A Siracusa si festeggiano i 248 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza: in un anno scoperti 275 furbetti del reddito di cittadinanza

A Siracusa si festeggiano i 248 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza: in un anno scoperti 275 furbetti del reddito di cittadinanza

Ieri, 29 giugno, a Siracusa, la Festa delle Fiamme Gialle si è tenuta nella caserma M.A.V.M. Ten. Alfredo Lombardi, alla presenza del Comandante Provinciale, colonnello Lucio Vaccaro, del Prefetto, Giusi Scaduto, del Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa, Sabrina Gambino, e di tutte le Autorità militari, civili e religiose della provincia aretusea.

Prendono parte all’incontro i Comandanti dei Reparti dipendenti oltre a una rappresentanza di finanzieri in servizio alla sede di Siracusa e della locale Sezione A.N.F.I.. Dopo la deposizione di una corona alla memoria dei caduti, si dà lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale Giuseppe Zafarana. Viene infine recitata la preghiera del Finanziere, seguita da parole di ringraziamento dell’Autorità di Governo, dell’Autorità Giudiziaria e del Comandante Provinciale.

La significativa ricorrenza, oltre a rivestire una particolare valenza per le vicende legate alla pandemia e alla situazione internazionale in essere, rappresenta, al tempo stesso, l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte nel corso del 2021 e nei primi 5 mesi del 2022, nonché per riflettere sul ruolo sempre più importante che il Corpo riveste, a 360 gradi, per la tutela dei cittadini e, grazie alle proprie peculiarità, per la salvaguardia della legalità e a difesa della sicurezza economico-finanziaria della Provincia e della Nazione.

Piena e determinante è stata, anzitutto, la partecipazione dei Finanzieri all’azione sviluppata da tutte le Forze di polizia nel particolare momento storico che ha vissuto e sta vivendo la nostra società. Le Fiamme Gialle hanno infatti concorso all’azione di controllo del territorio dalla necessità di contenere la diffusione del Covid – 19.

Le attività, promosse a livello interforze fino al 30 aprile scorso, sotto l’egida della Prefettura, sono state intense e hanno rivelato tutta la loro efficacia preventiva, riscontrata dai contenuti numeri della pandemia che si sono sviluppati in provincia.

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Al di fuori dell’impegno profuso in relazione all’emergenza sanitaria, la specificità che distingue l’operato della Guardia di Finanza ha conferito particolare valore aggiunto agli altri settori di intervento del Corpo.

Diverse e penetranti sono state le attività investigative condotte su delega dell’Autorità Giudiziaria, altro interlocutore istituzionale di primissimo livello del Corpo. Le importanti operazioni delegate dalla Procura della Repubblica di Siracusa hanno interessato, in via trasversale, una vasta gamma di comportamenti fraudolenti, assicurando peraltro il conseguimento di numerosi risultati in materia di Tutela delle Entrate, Spesa Pubblica e Tutela dell’Economia.

Nel primo segmento della missione istituzionale del Corpo, tenuto conto del perdurare dell’emergenza pandemica nel corso del 2021, la Guardia di Finanza è stata chiamata a fornire un contributo sostanziale alla prevenzione e repressione dei fenomeni di evasione, elusione e frode fiscale più gravi e perniciosi.

In questo ambito sono stati eseguite 226 verifiche e controlli condotti nei confronti di professionisti e imprese constatando nel campo dell’imposizione diretta, ricavi non dichiarati per oltre 45 milioni di euro con l’individuazione di 15 soggetti sconosciuti al fisco nonché di quantificare ritenute operate e non versate (denaro trattenuto sulla retribuzione del lavoratore e non versato allo Stato) per circa 2 milioni di euro; nel campo dell’imposizione indiretta, violazioni per circa 3 milioni di euro di I.V.A. (dovuta e/o non versata); ​90 lavoratori “in nero” e “irregolari”, impiegati da 44 datori di lavoro; ​in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati effettuati circa 3.300 controlli, il 34% dei quali sono risultati irregolari; 59 imprenditori responsabili di frodi e reati fiscali denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Ma è in materia di spesa pubblica e contrasto alla criminalità economica e finanziaria che, in un particolare contesto come quello siciliano, deve essere colta in pieno la “trasversalità” dell’azione sviluppata dalla Guardia di Finanza.

La tutela del bilancio dello Stato viene infatti garantita anche controllando le Uscite del settore pubblico. In questo ambito si inquadra l’esecuzione di indagini che hanno consentito di accertare danni all’Erario, con conseguente segnalazione alla Corte dei Conti di Palermo, di oltre 3,5 milioni di euro e la denuncia all’A.G. ordinaria di 275 soggetti che hanno indebitamente percepito il “Reddito di Cittadinanza” per oltre 2,7 milioni di euro.

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Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono da evidenziare gli interventi eseguiti nel settore della Tutela dell’Economia, che hanno portato alla luce fatti di bancarotta fraudolenta ad opera di una società riconducibile a un noto gruppo imprenditoriale a carattere familiare; in quello della Tutela del Mercato dei Capitali con l’approfondimento di 200 segnalazioni di operazioni sospette che, oltre a verificare la corretta applicazione della normativa valutaria, hanno consentito di avviare interventi di natura tributaria, in materia di spesa pubblica e accertamenti patrimoniali per l’applicazione di misure di prevenzione nei confronti di soggetti che presentavano una notevole sperequazione tra i beni posseduti e quelli dichiarati/percepiti nonché risultavano essere dediti ad attività delittuose per le quali è stato applicato il codice antimafia di cui al D.Lgs. 159/2011. In tale ultimo settore, sono stati effettuati 15 controlli che hanno interessato 133 soggetti; avanzate proposte di sequestro per circa 25 milioni di euro; operati sequestri per oltre 110 milioni di euro e confische per circa 1,5 milioni di euro.

Da rimarcare l’importante operazione denominata “Good Company” che ha consentito di sottoporre a sequestro e, in seguito, l’immissione in amministrazione giudiziaria della Tech Servizi S.r.l., rilevante soggetto economico della provincia aretusea, operante nel delicato settore dello smaltimento dei rifiuti, misura di prevenzione prevista dall’art. 34 del Testo Unico della Normativa Antimafia per la cui concretizzazione è stato determinante l’apporto fornito dalla Prefettura di Siracusa atteso che l’attività ha proseguito, in via giudiziaria, quella precedente, in via amministrativa, della Prefettura medesima, che aveva già colpito la società con comunicazione interdittiva antimafia, ai sensi dell’art. 92 dello stesso D.Lgs. 159 del 2011. Il servizio, nel suo complesso, ha consentito di appurare la piena efficienza degli strumenti normativi a disposizione dello Stato per la lotta alla Mafia, che consentono, ricorrendone i presupposti, di evitare provvedimenti di natura “demolitoria”

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È da far risaltare, inoltre, l’operato dei finanzieri della Sezione Operativa Navale, dislocata nelle sedi di Siracusa e Augusta che, in costante collaborazione con i colleghi delle Capitanerie di Porto, si sono adoperati nel contrasto all’immigrazione clandestina via mare e nella diuturna vigilanza delle navi quarantena ormeggiate nel golfo di Augusta.

Preziose, per l’operato del Corpo, le diverse forme di sinergia intrattenute con altre Amministrazioni dello Stato. Da sottolineare la collaborazione con il Provveditorato per le Opere Pubbliche per gli interventi eseguiti al fine di migliorare le strutture militari.

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