Assegno Unico INPS, figli da 0 – 3 anni? 150 in più di Bonus dai Comuni alle famiglie

Assegno Unico INPS, figli da 0 – 3 anni? 150 in più di Bonus dai Comuni alle famiglie

Assegno Unico ancora più ricco, almeno per tutte le famiglie con figli a carico da 0-3 anni già percettrici dell’agevolazione. Debutta, infatti, un nuovo Bonus da 150 euro, compatibile con lo stesso AUU entrato in vigore lo scorso gennaio, erogato però dai Comuni e non dall’INPS. Vediamo subito a chi spetta e come funziona.

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 continua a mettere a dura prova gli italiani, soprattutto in termini economici. Nonostante il Governo italiano sia intervenuto mettendo a punto una serie di provvedimenti per combattere la crisi economica causata dalla pandemia, in molti continuano a lamentare la poca attenzione dell’esecutivo nei confronti delle famiglie, soprattutto per quelle più bisognose.

In tanti hanno dimenticato l’entrata in scena dell’Assegno Unico INPS a partire dallo scorso gennaio. Seppur lo scetticismo sulla misura non sia mancato, tanti sono i cittadini che si sono dovuti ricredere sul contributo erogato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a partire da marzo 2022.

E’ vero che l’Assegno Unico ha finito per assorbire la maggior parte delle agevolazioni rivolte alle famiglie attive lo scorso anno (Bonus mamma domani, Bonus bebè, ANF, etc.), ma altrettanto vero è che molte sono ancora fruibili.

Fra questi, spicca un Bonus da 150 euro non vincolato al rispetto di soglie patrimoniali o reddituali (ISEE compreso), compatibile con l’Assegno Unico e Universale, rivolto a tutte le famiglie con figli sotto i tre anni di età.

Scopriamo subito qualcosa in più su questo contributo battezzato “Bonus pannolini”.

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In cosa consiste il nuovo Bonus da 150 euro a famiglia

Come facilmente desumibile dal nome, il Bonus da 150 euro rivolto alle famiglie con figli da 0 a 3 anni di età si sostanzia in un contributo atto a finanziare l’acquisto di pannolini lavabili da utilizzare per il nuovo nato. 

Per essere più precisi, non si concretizza in una somma di denaro erogata dai Comuni ai beneficiari, ma in uno “sconto” da applicare come riduzione sulla Tari.

Uno sgravio fiscale in piena regola che va ad intervenire sull’ammontare della tassa di rifiuti da pagare.

C’è però da fare attenzione ad un particolare: poiché i titolari di un reddito ISEE sotto i 6.500 euro non sono tenuti al pagamento della TARI, non hanno diritto ad accedere al Bonus da 500 euro.

Tutti gli altri, che decidono di acquistare pannolini lavabili, quindi, non usa e getta, potranno usufruire dello sconto sulla tassa da pagare al Comune.

Il contributo, compatibile con l’Assegno Unico e Universale, mira infatti ad incentivare le famiglie verso l’utilizzo del monouso, allo scopo di sostenere l’ambiente.

Servirsi dei pannolini lavabili, oltre a garantire un risparmio economico, si rivela essere più salutare per il bambino, meglio protetto in da irritazioni e allergie.

Assegno Unico INPS, figli da 0-3 anni? 150€ in più di Bonus dai Comuni a tutte le famiglie

Per ottenere il riconoscimento del Bonus da 150 euro da parte dei Comuni, ad incrementare l’Assegno Unico e Universale erogato invece dall’INPS, occorre rispettare una serie di requisiti. Innanzitutto, l’agevolazione spetta esclusivamente ai nuclei familiari con figli a carico fino ai 3 anni di età.

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Le famiglie interessate al Bonus da 150 euro devono, poi, risiedere nel Comune dove si richiede l’agevolazione. Tutte le informazioni sulla procedura da seguire per beneficiare dello sconto pannolini si possono ottenere contattando gli uffici competenti della propria città oppure consultando il sito internet del Comune di residenza.

La misura copre gli acquisti fatti nell’intero anno, da gennaio fino alla 31 dicembre 2022. Per questo motivo, si devono conservare gli scontrini. 

Il Bonus da 150 euro sarà riconosciuto per un quantitativo minimo di 20 pannolini, acquistati online o presso un gruppo solidale.

Come farne domanda 

Come anticipato in apertura di articolo, il Bonus pannolini da 150 euro va richiesto al Comune di residenza. Ogni ente locale fissa su base volontaria il termine ultimo per presentare le istanze e i requisiti da rispettare.

Le famiglie potranno presentare le domande anche prima della nascita dei figli, quindi già verso la fine della gravidanza. In questo caso, occorre indicare nell’istanza la data del parto e allegare il certificato di nascita.

Serve, poi, allegare la documentazione (scontrino fiscale o fattura) attestante l’acquisto dei pannolini lavabili. 

Il Bonus è cumulativo se all’interno della famiglia sono presenti più figli da 0 a 3 anni di età. Basta moltiplicare l’importo per ogni figlio avente diritto.

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Come già detto. Il Bonus da 500 euro comunale spetta anche ai percettori dell’Assegno Unico INPS. Non si ravvisano, insomma, problemi di incompatibilità con l’AUU attivo da gennaio 2022 e pagato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a partire da marzo.

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