Bollette, il governo congela i rincari tre miliardi di aiuti evitano l’aumento

Bollette, il governo congela i rincari tre miliardi di aiuti evitano l’aumento

Tariffe raddoppiate in un anno, ma niente stangata a luglio. Metano, 4 miliardi per le scorte

ROMA

L’intervento sul filo di lana del governo, che ieri ha varato un altro decreto energia da 3 miliardi di euro, arresta il rincaro delle bollette. «Nonostante prezzi all’ingrosso in brusco rialzo, influenzati dalla grande incertezza per il conflitto russo ucraino» i provvedimenti e le misure regolatorie adottate dall’Autorità per l’energia, come ha comunicato ieri sera la stessa Area, «hanno sterilizzato gli aumenti per l’energia ed il gas natural, per il mercato tutelato ed in parte anche per il mercato libero». Il risultato è che nel terzo trimestre una famiglia tipo vedrà la bolletta dell’elettricità aumentare solo dello 0,4%, mentre quella del gas resterà stabile, senza nessuna variazione. «Se non avessimo previsto le nuove agevolazioni – ha spiegato ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa – a partire da luglio avremmo avuto rincari del 35-40%». In realtà, precisa Arera, «il quadro generale, in assenza di interventi, avrebbe determinato una variazione intorno al 45% della bolletta del gas e del 15% di quella elettrica».

Ciò non toglie che per la bolletta elettrica la spesa per una famiglia tipo nel periodo ottobre 2021-settembre 2022 arrivi comunque a quota 1.071 euro (+91%), mentre quella del gas sarà pari a 1.696 euro con un incremento del 70,7% rispetto a 12 mesi prima.

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Rispetto alla prima stesura, la versione definitiva del decreto varato ieri pomeriggio dal Cdm vale 3 miliardi di euro anziché 3,27. Fondi destinati a confermare anche per il terzo trimestre l’azzeramento degli oneri generali di sistema per famiglie negozi e piccole imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini, sia sull’elettricità che sul gas, e sempre sul gas anche l’abbattimento dell’Iva al 5%. Gli oneri di sistema sull’elettricità vengono scontati anche per gli usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici. Sul gas, poi, è prevista una ulteriore riduzione degli oneri con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.

Questo nuovo decreto energia, andato ieri sera alla firma del capo dello Stato e subito trasferito con un emendamento nel «dl Aiuti» in modo da accelerarne la conversione, riduce però lievemente gli stanziamenti rispetto alla prima stesura: i fondi per l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette elettriche passano da 2.080 milioni a 1.915, quelli sul gas da 470 a 292. Vengono, invece, stanziati 116 milioni di euro in più per potenziare il bonus sociale per l’energia in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati e per i clienti domestici in gravi condizioni di salute che in questo modo sarà riconosciuto, per il primo trimestre, a chi ha un reddito fino a 8mila euro, mentre per il secondo e il terzo trimestre la soglia si alza a 12mila euro. Questa agevolazione, specifica il decreto, viene riconosciuta anche retroattivamente per il primo trimestre quindi i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dalla data del 1° gennaio 2022.

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Altro tema caldo, quello degli stoccaggi. L’obiettivo del governo come ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, è «andare al 90% del riempimento degli stoccaggi. Oggi siamo al 57% – ha aggiunto – ma l’andamento di riempimento negli ultimi giorni é in crescita». Per questo vengono confermate le garanzie Sace a favore delle imprese che concorrono ad aumentare le riserve in vista del prossimo inverno. Ma poi si prevede che «ci sia un concorso anche pubblico a questa operazione di importazione finalizzata agli stoccaggi. Per questo – ha annunciato Garofoli – viene coinvolto il Gse che in questa operazione affiancherà operatori di mercato e anche Snam». Il decreto stanzia così 4 miliardi sotto forma di prestiti per consentire al Gse di concorrere «a finalizzare» questo che per il governo è un vero e proprio «obiettivo di sicurezza energetica nazionale».

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