Bollo auto, dalle fake news alla rottamazione quater: viaggio tra l’odiata tassa

Bollo auto, dalle fake news alla rottamazione quater: viaggio tra l’odiata tassa

Il bollo auto è una tassa “antipatica” agli italiani ma occorre prestare molto attenzione alle notizie errate e alla possibilità di aderire alla rottamazione quater.

Intorno al bollo auto ci sarebbero numerose questioni da affrontare ma oggi ne abbiamo scelte due. Le notizie sbagliate che spopolano e la rottamazione delle tasse non corrisposte.

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InformazioneOggi.it

Tutti i proprietari di auto – a parte rare eccezioni – devono pagare il bollo auto una volta all’anno per poter guidare liberamente sulle strade cittadine e extraurbane. Si tratta di una tassa odiata dagli italiani che non capiscono il motivo di dover pagare un’ulteriore imposta di una proprietà acquistata a caro prezzo e a caro prezzo mantenuta. L’assicurazione ha un motivo valido di esistere, anche la revisione parimenti al tagliando e al costo del carburante (senza pieno si resta a piedi). Ma il bollo che senso ha? Questa la domanda degli automobilisti a cui non si può porre rimedio.

Girano tante notizie su un’eventuale eliminazione UE della tassa ma, purtroppo, non sono vere. Nessuna abolizione, si dovranno sborsare i soldi puntualmente ogni anno. E questa non è l’unica falsa informazione che periodicamente giunge alle orecchie degli automobilisti. Scopriamo le altre notizie sbagliare per poi scoprire chi potrà evitare di pagare un bollo non versato.

Bollo auto e fake news, attenzione alle leggende metropolitane

Prima fake news, il bollo auto è illegale perché dichiarato tale dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Sembrerebbe, poi, che l’Italia ogni anno paghi una multa per non rispettare il divieto UE. Tutto ciò è falso. Nessuna illegittimità della tassa anzi, l’Unione Europea vorrebbe regolamentare a livello comunitario il bollo auto.

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Una seconda notizia sbagliata riguarda la tempistica di pagamento dell’imposta. Non si ha un anno di tempo come alcuni dicono. Interessi e sanzioni scattano dopo quindici giorni dal superamento della scadenza (l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione dell’auto). Più ritardo si accumulerà più le sanzioni e gli interessi aumenteranno. Si potrebbe arrivare anche al fermo dell’auto e al pignoramento dei beni qualora la recidività continuasse.

Chi non paga il bollo rischia multa e sequestro dell’auto in caso di rilevamento dell’infrazione da parte della Polizia stradale o altra Autorità. Non è vero. È una notizia sbagliata anche quella che riporta il termine della prescrizione in cinque anni. Il bollo auto si prescrive in tre anni (partendo dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di versamento della tassa).

E le notizie sbagliare non finiscono qui

Continuiamo con la falsa idea che se l’auto è ferma in garage il bollo non deve essere pagato. Anche se il veicolo è inutilizzato la tassa va corrisposta. Stessa conclusione per le auto di proprietà di enti pubblici o di associazioni.

Il pagamento non deve essere necessariamente pagato in contanti, diffidate da chi afferma il contrario e tutte le Regioni, infine, ne pretendono il versamento. Alcune Regioni possono concedere sconti ed esenzioni parziali ma tendenzialmente tutti gli automobilisti devono pagare indipendentemente dalla Regione di residenza.

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Rottamazione cartelle, chi non dovrà pagare il bollo auto

Dopo aver chiarito quali sono le fake news relative al bollo auto è arrivato il momento di capire chi potrà non corrispondere gli importi non pagati. Grazie alla rottamazione quater introdotta dal Governo Meloni e allo stralcio delle cartelle di mille euro tanti debitori potranno tirare un sospiro di sollievo.

Iniziamo con il dire che la definizione agevolata riguarda unicamente le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Lo stralcio si limita, invece, alle cartelle definite tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Queste potranno non essere corrisposte se l’importo risulta inferiore a mille euro (comprensivo di interessi e sanzioni). La cancellazione scatterà in automatico e gli automobilisti si ritroveranno senza più debiti dal 30 aprile 2023.

Con riferimento alla rottamazione, invece, occorre sottolineare come non si tratta di una cancellazione totale del debito ma solamente di interessi e sanzioni (solo interessi per le sanzioni amministrative e le sanzioni per violazione del Codice della Strada). Lo sconto sarà comunque rilevante per gli automobilisti che non hanno pagato il bollo auto.

Importante verificare se il proprio Comune ha aderito o meno allo stralcio e alla rottamazione quater. Il Governo ha lasciato libero arbitrio e tante amministrazioni hanno deciso di pretendere indietro le somme dovute. Questo vale per i tributi locali e anche per il bollo auto.

Come aderire alla definizione agevolata

Ricordiamo che tutti coloro che vogliono aderire alla definizione agevolata e alleggerire notevolmente la somma da pagare per mancato versamento del bollo auto dovranno inoltrare comunicazione all’AdE.

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La richiesta di adesione dovrà essere inviata entro il 30 aprile 2023. Prima di procedere è consigliabile richiedere il prospetto informativo ossia il documento che permetterà di conoscere l’elenco delle cartelle con debiti rientranti nelle definizione agevolata. Non solo, si potrà visualizzare sia l’importo da pagare non aderendo alla rottamazione quater sia quello da corrispondere approfittando della pace fiscale per comprendere il risparmio da non lasciarsi sfuggire. Qui i dettagli della richiesta del prospetto informativo.

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