Bologna – Verona 1 – 0: Svanberg spinge Mihajlovic in alto, Hellas ferma al palo

BOLOGNA – Comincia con l’abbraccio tra Di Francesco e Mihajlovic, ma poi in campo è battaglia sportiva. Il Verona del nuovo corso, Caprari e Simeone subito in campo, parte col piede sull’acceleratore. Ma nel nuovo scacchiere difensivo rossoblù c’è un Medel mai visto sotto le due torri così tonico. Il cileno comanda la difesa e scandisce gli interventi in chiusura attirando applausi. Nel Bologna all’improvviso senza playmaker, Dominguez fa il mediano basso con ordine, De Silvestri si fa sentire, Hickey è un po’ più timido. 

<< La cronaca della gara>>

Verona spinge sulla destra, poi ecco Arnautovic

È dalle parti dello scozzesino, con Faraoni e Barak, che i gialloblù filtrano con maggiore continuità, Faraoni invita al tiro Tameze, il solito Medel chiude, mentre Bonifazi s’impone sulla voglia di fare del Cholito. Finita l’iniziale sfuriata veneta, ecco il Bologna. Dove Arnautovic giostra da pivot puro ma fa anche il gioco. Su di lui Gunter e Dawidowicz non fanno complimenti, Pezzuto lascia correre e l’austriaco non gradisce. Sono i giovani talenti che non emergono nella prima parte. Orsolini si fa irretire da Casale e Barrow non riesce mai a eludere la guardia corpulenta di Dawidowicz. Ma il Bologna a tratti accelera e centralmente, girando attorno al suo uomo guida, si fa sentire. 

Svanberg fa le prove, Simeone sfiora il gol

Un tiro di Svanberg sfiora il palo, una splendida triangolazione tra l’austriaco e Soriano consente al rifinitore rossoblù di tirare in diagonale e lambire la base del palo. Poi Montipò si allunga a deviare l’unico acuto del gambiano Barrow, un tiro a giro comunque non potentissimo. Il Verona attende il suo turno che arriva, quando ancora Faraoni ha spazio e tempo per crossare e la difesa centrale si dimentica di Simeone, libero di staccare e incornare a un metro dal bersaglio grosso. Skorupski è una statua, il pallone lo grazia. Fuori di centimetri. 

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Caprari e Simeone, vince la difesa 

La ripresa conferma l’alternanza di emozioni, il Verona ha due occasionissime nei primissimi minuti, Caprari sfila Medel, unica ingenuità del cileno, ma il suo tiro ravvicinato trova una deviazione, poi Bonifazi si fa togliere palla da Simeone nei pressi della porta, rimedia Skorupski (unica parata del suo match). Quando Mihajlovic decide di dare sostanza al suo gioco laterale inserendo Sansone e Skov Olsen per gli evanescenti Barrow e Orsolini, il Bologna fa la voce grossa. La sola gemma del match di Orsolini è un angolo battuto a rientrare con Dominguez che vede il suo colpo di testa ravvicinatissimo miracolosamente sventato da Montipò. Un segnale che Di Francesco non rileva, Hongla prende il posto di Tameze, ma i gialloblù non trovano più la quadra per avvicinarsi al bersaglio. Al contrario il Bologna cresce in determinazione e in voglia se non in lucidità. 

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Un gol voluto fortemente 

Al 79′ – ponendo fine a una fase di contrasto centrale senza profondità – arriva il gol decisivo. Un’azione che premia più la determinazione felsinea che la linearità dell’azione. Arnautovic controlla male in area un pallone ma riesce a difenderlo, Dominguez (uomo ovunque) a un passo, prova a infilarsi, la palla filtra al limite ancora toccata da Arnautovic ma è Svanberg stavolta a trovare l’angolino basso. Uno a zero. 

Più vicino al raddoppio il Bologna che al pari il Verona 

Il Verona barcolla,  il Bologna prova il colpo del ko con Skov Olsen di testa, con palla che sfila appena fuori. Il Verona non si rialza più, è il Bologna a sciupare l’ennesima grossa occasione con Arnautovic che arriva a calciare di controbalzo sotto misura la più comoda delle palle gol: alta. Anche Sansone sfiora la rete dopo un tiro alla fine di una volatona. Insomma, il Verona ci prova fino alla fine, gli ultimi istanti sono un po’ concitati, ma la vittoria felsinea è legittima. L’Hellas esce dal campo punita oltre i suoi demeriti, ma il successo è cristallino.  

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BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski, De Silvestri, Medel, Bonifazi, Hickey, Svanberg, Dominguez; Orsolini (67′ Skov Olsen), Soriano, Barrow (67′ Sansone); Arnautovic (93′ Santander).
All. Mihajlovi?

VERONA (3-4-2-1): Montipò, Casale (75′ ceccherini), Gunter, Dawidowicz (45′ Magnani); Faraoni, Tameze (61′ Hongla), Ilic (84′ Lasagna), Lazovic; Barak (, Caprari (75′ Cancellieri), Simeone.
All. Di Francesco

Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce

Marcatori: 79′ Svanberg

Note: ammoniti Barak, Ceccherini Faraoni, Dominguez e Di Francesco. Recupero 0′ e 6′. 

 

Arbitro: Pezzuto di Lecce

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