Bonus 200 euro, negato a 200mila precari della scuola, Anief chiede allargamento con il decreto Aiuti bis

Bonus 200 euro, negato a 200mila precari della scuola, Anief chiede allargamento con il decreto Aiuti bis

Tra gli “affari correnti” del Governo Draghi vi sarebbe anche una norma per allargare l’accesso al bonus 200 euro, introdotto per combattere l’inflazione, il caro prezzi ed energia. Attualmente la quota una tantum viene assegnata a chi percepisce un reddito annuo fino a 35mila euro ed in particolare riguarda pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi, co.co.co., lavoratori domestici e stagionali, disoccupati e beneficiari del Reddito di Cittadinanza: in tutto si tratterebbe di oltre 30 milioni di persone, per un esborso pubblico di oltre 6 miliardi di euro. L’idea del governo è quella di inserire anche tutte le altre categorie che erano rimaste ufficialmente fuori dal primo bonus. Tra queste, vi sono circa 200mila precari della scuola, quasi la metà dei quali docenti di sostegno, che hanno terminato la supplenza lo scorso 30 giugno e che figurano tra i più bisognosi poiché licenziati ormai da un mese e senza stipendio almeno per tutto il prossimo.

“Per una serie di cavilli sfavorevoli – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ai docenti e al personale Ata con contratto a termine scaduto alla fine dello scorso mese, il bonus è stato negato: non avendo la busta paga nel mese di luglio e nemmeno l’accesso alla Naspi, si sono ritrovati esclusi. La questione era stata sollevata in sede parlamentare da alcuni deputati e senatori del M5S, firmatari dell’emendamento al Decreto Aiuti 50/2022 del 17 maggio scorso, poi però respinto in Commissione Bilancio prima dell’approdo in Parlamento. Così, ad oggi sul sito dell’INPS non vi è nessuna funzione dedicata, che consenta ai lavoratori a tempo determinato con scadenza contratto al 30 giugno, di poter presentare domanda regolarmente. Tuttavia, sconsigliamo vivamente di chiedere il bonus dichiarandosi lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del D.lgs n. 81/2015, come più di qualche consulente starebbe indicando”.

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“Nei giorni scorsi – prosegue Pacifico – abbiamo inviato, tramite l’associazione promotrice dell’Ente di Patronato ENCAL – CISAL, un Interpello al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per avere chiarimenti in ordine alla corretta interpretazione delle disposizioni di cui agli artt. 31 e 32 del DL n° 50 del 17 maggio scorso, specificatamente per capire quali sono le modalità e tempistiche di erogazione del beneficio dell’indennità una tantum da assegnare al personale scolastico con scadenza contratto al 30 giugno scorso. A questo punto – conclude il sindacalista autonomo – è necessario che nel decreto Aiuti bis venga riconosciuto l’assegno da 200 euro a tutti i supplenti al 30 giugno”.

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Inoltre, prima di procedere all’invio di eventuali istanze, Anief consiglia gli interessati di attendere riscontri ufficiali da parte di chi dovrà poi erogare l’indennità, i cui tempi di erogazione da parte dell’INPS non sarebbero comunque immediati. Ricordiamo che per l’inoltro delle domande c’è tempo fino al 31 ottobre. Non appena il sindacato avrà risposta all’Interpello, nota ufficiale, ne darà immediato riscontro. Intanto, tutti i lavoratori interessati a ricevere informazioni dettagliate sull’argomento e sulla Naspi possono chiedere una consulenza a Cedan. Mentre per recuperare il compenso delle ferie non godute e delle mensilità estive, si può fare richiesta di consulenza direttamente ai sindacalisti Anief.

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