Bonus energia, è boom a Napoli: ‘Raddoppia il numero delle famiglie in crisi’

Bonus energia, è boom a Napoli: ‘Raddoppia il numero delle famiglie in crisi’

I rincari delle bollette energetiche inquietano i cittadini, alle prese con gli effetti devastanti dell’inflazione. Per gli aumenti vertiginosi delle tariffe di luce e gas c’è un’unica soluzione, che consiste nelle agevolazioni concesse dal governo per i nuclei familiari in condizioni di disagio economico.

Napoli è al primo posto, tra le città italiane, per il numero di beneficiari dei bonus sociali per utenze domestiche di luce e gas. Nell’area metropolitana le famiglie che usufruiscono del bonus elettrico sono oltre 200mila, mentre poco più di 100 mila sono i nuclei familiari che beneficiano anche di quello per il gas. Analogo discorso per la Campania, prima regione italiana, con oltre 400mila erogazioni di bonus elettrici, mentre per il gas la quota supera le 200mila unità. Sul territorio campano, l’agevolazione, secondo il monitoraggio di Arera, viene concessa ad un numero di utenze che corrisponde al 18 per cento del totale regionale. Il governo ha introdotto recentemente nuove misure per estendere la platea degli aventi diritto, che entreranno in vigore nelle prossime settimane. Il bonus «per disagio economico» riguarderà ancora le tariffe per luce e gas e verrà riconosciuto in automatico ai nuclei familiari con un Isee al di sotto del 12mila euro. La soglia Isee è stata elevata rispetto agli 8240 precedenti. Il bonus elettrico è stato confermato per i clienti che si trovano in gravi condizioni di salute, senza vincoli reddituali.

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La crisi economica innescata dalla pandemia ha favorito l’accesso al bonus, tanto che in Campania a fine 2021 i beneficiari erano quadruplicati rispetto all’anno precedente. Proprio il 2021 «è stato il primo anno – sottolinea l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – di attuazione del nuovo regime di riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico. Il nuovo meccanismo è stato introdotto con l’obiettivo di colmare il divario tra i potenziali beneficiari e i percettori effettivi dei bonus sociali, che ha caratterizzato la fase basata sul meccanismo di riconoscimento del bonus a domanda». La novità consiste nel consentire alla platea dei soggetti aventi diritto di fruire dei bonus senza presentare l’apposita domanda di ammissione ai Comuni.

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Le bollette energetiche sono quasi raddoppiate nell’arco di 12 mesi. L’Unione Nazionale consumatori ha calcolato per una famiglia media di 4 componenti – con consumi pari 2700 kwh l’anno – che la bolletta dell’energia elettrica è aumentata dai 155 euro di giugno 2021 ai 282 euro di giugno 2022. A fronte dell’impennata dei prezzi internazionali dell’energia registrata nella seconda metà del 2021, l’automatizzazione dei bonus elettrici e gas «ha consentito – aggiunge Arera – un utilizzo rafforzato di natura emergenziale dello strumento. A partire dall’ultimo trimestre dell’anno 2021, i valori delle agevolazioni sono stati adeguati trimestralmente in modo tale da sterilizzare le bollette delle famiglie interessate dagli aumenti dei prezzi dell’energia». L’ammontare del bonus elettrico – secondo Arera – variava a fine 2021 dai 174 euro per le famiglie di 2 componenti ai 206 euro per quelle con 3 o 4 componenti, fino ai 241 euro per i nuclei con più di 4 componenti. Leggermente più contenute le agevolazioni per la bolletta del gas, che variano a seconda della tipologia di utenza. Nel 2022, secondo il Centro studi Intesa Sanpaolo, il mix dei prezzi di energia, carburanti e alimentari impatterà per il 48 per cento del reddito dei contribuenti con un imponibile inferiore ai 15 mila euro annui. Il dato è nettamente superiore al 37 per cento del 2020 e si traduce nell’evidente difficoltà di fare fronte agli aumenti dei prezzi. A Napoli il tasso di povertà resta elevatissimo e, perciò, è destinato ad aumentare il numero dei percettori dei bonus sociali. Agli effetti dell’inflazione si sono aggiunti gli aumenti dei mutui a tasso variabile, per effetto delle scelte della Bce. «Considerando un rialzo come quello deciso dalla Bce pari a mezzo punto – spiega Massimiliano Dona dell’Unione nazionale consumatori -, la rata subirà in media un aumento pari a 41 euro al mese, 492 euro all’anno».

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