Prima di tutto, vediamo quali sono i casi di esenzione dal pagamento della tassa rifiuti. Anzitutto, abbiamo l’ipotesi delle case disabitate, quindi inidonee a produrre rifiuti. Tuttavia, l’inutilizzabilità dell’immobile deve essere verificabile in modo oggettivo. Ad esempio, l’immobile sarà certamente inutilizzabile in caso di mancanza di utenze. Quindi, basta che manchino la rete elettrica, idrica e fognaria. Oppure, l’immobile deve essere inagibile o inabitabile. In tutti questi casi, si ha diritto all’esenzione della tassa. Al contrario, un immobile allacciato alle utenze è tassabile, anche se di fatto è inutilizzato.
Veniamo, adesso, ai casi di riduzione della TARI. Normalmente, i Comuni la prevedono per le abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo. Si tratta, tuttavia, di riduzioni marginali in cui non si tiene conto del numero effettivo degli occupanti e del periodo di utilizzo dell’immobile. Ma, vediamo, in maniera più dettagliata, quali sono i casi di riduzione/esenzione e quando ricorrono.
Come si calcola la tassa rifiuti
Le regole per calcolare la tassa sui rifiuti variano in base ad una serie di fattori. Si pensi: alla localizzazione dell’immobile (che sia mare, montagna o città) e al numero di componenti del nucleo familiare. Inoltre, il Comune applica spesso una tassazione forfettaria, calcolata in base a dati presunti. Detti dati possono differire da quelli reali. Da qui, le ragioni del disappunto dei contribuenti e dei frequenti contenziosi riguardanti il pagamento di questa tassa. Passiamo, adesso, in rassegna gli altri casi, quali il Bonus rifiuti e casi di esenzione o riduzione della TARI, nei dettagli.
Ebbene, il Comune può stabilire esenzioni o riduzioni dal pagamento della TARI, in alcune situazioni, quali:
- abitazioni con unico occupante;
- le abitazioni o locali tenuti a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, come le case vacanza;
- abitazioni occupate da persone che risiedono all’estero per più di 6 mesi all’anno;
- fabbricati rurali ad uso abitativo;
- le case inadatte all’alloggio e sprovviste di contratti di luce, gas e acqua;
- impossibilità di garantire l’efficacia del servizio, con possibilità di riduzione fino all’80% di quanto dovuto.
Bonus rifiuti e casi di esenzione o riduzione della TARI, in base alle novità per il 2022
Il Bonus rifiuti è un’agevolazione economica che implica la riduzione della TARI per i nuclei familiari in condizione di disagio economico. Si tratta di uno sconto applicato automaticamente a favore dei contribuenti per i quali ricorrono i seguenti requisiti:
- nucleo familiare con ISEE fino a 8.107,5 euro;
- famiglie numerose con ISEE fino a 20.000 euro;
- beneficiari del reddito o pensione di cittadinanza.
Anche in questo caso, le regole specifiche vengono stabilite dai Comuni. Pertanto, occorrerà informarsi direttamente presso il gestore della TARI locale.
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