“Borotalco”: stasera in tv il film culto di Verdone con Eleonora Giorgi

Sullo sfondo della Roma degli anni Ottanta, Carlo Verdone e Eleonora Giorgi sono Sergio e Nadia di “Borotalco“, pellicola del 1982 diretta e scritta dallo stesso Verdone. Il film culto, in onda stasera su Cine34, rende omaggio alla Giorgi che spegne oggi, 21 ottobre, 68 anni e che vinse proprio grazie a “Borotalco” un David di Donatello come migliore attrice protagonista. Una commedia di maschere ed equivoci, inganni leggeri, di bugie dette a fin d’amore. In cui accanto a Verdone e Giorgi, la musica di Dalla è terza protagonista.

Un complessato venditore di enciclopedie porta a porta, si invischia in una serie di equivoci per fare colpo sulla bella e spigliata collega. Un film costruito a regola d’arte che fa divertire con picchi di originalità non scontati. Pluricandidato, vince ben cinque David di Donatello. Oltre Migliore attrice protagonista a Eleonora Giorgi, la pellicola si aggiudica il riconoscimento per Miglior Film, Miglior attore protagonista che va a Carlo Verdone, Miglior attore non protagonista a Angelo Infanti e Miglior colonna sonora a Lucio Dalla e Fabio Liberatori.

Tiè senti ‘sto prosciutto, senti com’è dorce.
Eh, ho mangiato…
Senti ‘sto prosciutto t’ho detto, è dorce!!! E ‘ste olive? Tiè senti ‘ste olive, queste so’ ggreche sa’ oh, ggreche!
(infilandogliene una in bocca) E ‘nnamo e ddai, so’ ggreche! So’ bbone? Come so’, dì la verità!
So’ ggreche!

Dialogo tra Sergio Benvenuti (Carlo Verdone) – Il padre (Mario Brega)

Trama e curiosità

Sergio Benvenuti (Carlo Verdone) è un imbranato venditore a domicilio di enciclopedie. La sua vita si complica quando assume l’identità di un affascinante gaudente per far colpo sulla bella e grintosa collega, Nadia (Eleonora Giorgi). Ma a poco a poco il vortice delle menzogne lo porta a non riuscire a liberarsi del personaggio da lui stesso costruito, con tragicomiche conseguenze.

Leggi anche:  Agosto, le imprese veronesi alla ricerca di 7mila lavoratori

La scelta del titolo Borotalco, è nata quasi per caso da Carlo Verdone quando durante la descrizione della trama fatta al telefono con Eleonora Giorgi, definì il film “leggero come una nuvola, come borotalco”.

Carlo Verdone ha dichiarato in un’intervista che, poco prima dell’uscita della pellicola, Lucio Dalla, che curava la colonna sonora, si arrabbiò con lui poiché, a causa di un errore, vennero stampati alcuni manifesti del film dove il nome del cantautore bolognese era stato stampato in maiuscolo, diversamente da quello di Verdone che invece era scritto in minuscolo, e minacciò l’attore romano di fargli causa. Tuttavia, dopo aver visto il terzo film del Verdone regista, rimase così colpito dallo splendido omaggio che Verdone gli aveva fatto che ritirò tutte le accuse.

Leggi anche:  'Schumacher': su Netflix arriva il documentario sul campione di Formula 1

Arianna Panieri

Seguici su FacebookInstagram, Metrò, La Rivista Metropolitan Magazine

Adv

Fonte e diritti articolo

Per rimuovere questa notizia puoi contattarci sulla pagina Facebook GRAZIE!.

Notizie H24! Il portale gratuito di tutte le attuali notizie e curiosità in tempo reale. Nel sito puoi trovare le notizie verificate e aggiornate h24 provenienti da siti autorevoli.
Tramite un processo autonomo vengono pubblicati tutti gli articoli di oggi da fonti attendibili (Quindi non fake news) così da poter cercare in modo facile ogni notizia che più ti interessa.
Non ci assumiamo nessuna responsabilità sui diritti e dei contenuti pubblicati, il sito Notizie H24 è solo a scopo informativo. Seguire la fonte dell’articolo per avere maggiori informazioni sulla provenienza e per leggere il resto delle notizie.

Leggi anche:  Come intestare una casa al figlio senza notaio?

Vuoi rimanere sempre aggiornato su tutte le notizie di oggi e domani che vengono pubblicate?
Seguici tramite i nostri Social Network:
Piattaforma di Google News
Facebook