Carenza di personale nella ristorazione? La proposta di Ubri

Carenza di personale nella ristorazione? La proposta di Ubri

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La difficoltà di reperire personale nel settore della ristorazione è uno dei temi caldi delle ultime settimane. Un tema su cui si “fronteggiano” opposti schieramenti: da una parte c’è chi addita come causa le condizioni di lavoro (a partire dai bassi salari a fronte di orari massacranti),  dall’altra parte c’è chi punta il dito sui giovani, accusati ora di essere viziati e pigri, ora di preferire il reddito di cittadinanza al lavoro.

Si inserisce in questo dibattito Ubri, Unione Brand della Ristorazione Italiana. E lo fa con una proposta concreta, nello sforzo di superare le polemiche (spesso sterili) di questi giorni.

L’associazione, che rappresenta oggi oltre 40 aziende per un totale di 1.500 locali, formula una richiesta chiara: l’estensione a tutto il paese – senza distinzione tra Mezzogiorno, a cui è attualmente circoscritta, e Nord – della legge 178, che prevede sgravi contributivi per le imprese che assumono personale.

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La mancanza di lavoratori nel nostro comparto si è ormai cronicizzata – afferma il presidente, Vincenzo Ferrieri – e l’immediata soluzione che proponiamo al Governo, in vista di una stagione che si annuncia promettente,  va a risolvere il problema centrale dell’assenza di personale: l’impossibilità di correggere al rialzo le retribuzioni, a causa di un costo del lavoro troppo alto”.

La norma, emanata nel 2020, prevede fino al 2029 una scalabilità dal 30% al 10% dei costi di contribuzione. “Quei risparmi – sottolinea Ferrieri – potrebbero essere reinvestiti in maggiore riconoscimento per i lavoratori che nel nostro settore sono principalmente giovani”.

Sarebbe, questo, un intervento sufficiente? Sicuramente rappresenterebbe un passo avanti.

Permetterebbe, infatti, da un lato di aumentare l’appeal del lavoro nella ristorazione e dall’altro lato di intercettare un segmento più vasto di potenziali candidati. Va detto, tuttavia, che la retribuzione è, per quanto non secondaria, solo uno dei temi in gioco. Altrettanto rilevante è la questione del work-life balance, vale a dire il corretto bilanciamento tra tempo (e impegno) dedicato al lavoro e alla vita privata.

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