Chi è Kosovare Asllani, il colpo del Milan femminile

Chi è Kosovare Asllani, il colpo del Milan femminile

di Simone Golia Redazione Di Marzio

L’attaccante arriva dal Real, che aveva. I genitori scapparono in Svezia dal Kosovo. Ha iniziato seguendo i fratelli al campo. Oggi un’icona da oltre 300mila follower corteggiata dai brand pi prestigiosi

Quando nel 2012 mise piede a Parigi, Kosovare Asllani venne accolta da Leonardo e Ibrahimovic. La prima attaccante svedese (di origine kosovara albanese) della storia del club arrivata lo stesso giorno di Zlatan, appena sbarcato da Milano. Stessa maglia addosso, stessa nazionalit, stesso ruolo. Beh, sarebbe stato imperdonabile farsi sfuggire tutte queste coincidenze. E infatti i fotografi, velocissimi, iniziano ad assalirli di flash. Per un’ora, perch poi il cinema finisce. Zlatan viene prima accompagnato al Parco dei Principi e poi sotto la Tour Eiffel per una presentazione da re.

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Kosovare invece si ritrova in un residence nei bassifondi di Parigi senza informazioni su dove comprare da mangiare o su come andare in palestra. Ora, dieci anni dopo, i due si ritroveranno. S, perch il Milan ha chiuso la trattativa per l’attaccante classe 1989, che prover cos ad imitare il suo connazionale: il campionato femminile da cinque anni ha un solo padrone, cio la Juventus, con il Milan che nella sua breve storia (dal 2018 in poi) si sempre piazzato sul podio. Ora il desiderio di fare un passo avanti. Niente male come sfida.

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Dal campetto a icona mondiale

Kosovare arriver dal Real Madrid, tuffatosi nel calcio femminile solo nel 2019. Troppo tardi a suo dire, come non esit a ribadire con un tweet diventato virale. Succede che il club spagnolo, per cui ha sempre avuto un debole grazie a Ronaldo il Fenomeno, augura un buon 8 marzo a tutte le donne: Se per voi siamo importanti, dovreste allestire una squadra femminile la replica pubblica di Asllani, che di l a poco ne diventer la prima giocatrice. Non male per chi ha iniziato col calcio seguendo i tre fratelli al campo pi vicino nella zona residenziale di Bullerbyn: Sapevo bene dove si trovasse, anche se loro facevano di tutto per seminarmi, ha scherzato pi volte. Odia perdere, da ragazzina scioperava e non mangiava dopo una sconfitta, mettendosi in castigo da sola: S, sono stata molto severa con me stessa. Il suo primo contratto da professionista con il Linkping prevedeva uno stipendio mensile di 6000 corone, poco pi di 500 euro. Dormiva sul divano letto di un piccolo studio, oggi un’icona con i suoi oltre 300mila follower su Instagram, dove vanta collaborazioni con i pi importanti sponsor come Coca Cola, Visa, Nike e Kia.

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La guerra e la paura di morire

Non avrebbe mai pensato di diventare una calciatrice. Dopo aver studiato Economia ed essersi immaginata giornalista sportiva, voleva solo un lavoro che le permettesse di comprare qualunque cosa per la madre. Ha visto con i suoi occhi quanti sacrifici ha fatto per lei. La famiglia fuggita in Svezia nel 1988, l’anno prima dello scoppio della guerra in Kosovo, abbandonando il proprio negozio di abbigliamento. Una volta l sua madre ha iniziato a lavorare in una scuola materna, il padre invece come interprete. Entrambi si sono profondamente impegnati ad aiutare i tanti profughi che arrivavano a Bullerbyn. La casa era sempre piena, la tavola spesso vuota perch non c’era abbastanza cibo per tutti. Kosovare non ha vissuto la guerra, ma l’ha subita comunque. I racconti e le notizie che le arrivavano le hanno creato una paura della morte sempre pi forte. Un’ansia che l’ha sempre seguita, anche a Parigi. Era l durante gli attacchi terroristici a Charlie Hebdo e al Bataclan. Un amico, che non segu perch era troppo stanca, l’aveva invitata ad assistere alla partita contro la Germania allo Stade de France, dove ci furono tre esplosioni. Due anni dopo, nel maggio del 2017, si trova al Manchester City quando vengono uccise 23 persone al concerto di Ariana Grande. Era al ristorante, sente il frastuono delle sirene e dopo poco si trova a consolare chi nel club aveva parenti feriti. Un cuore grande, dunque.

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Tanta voglia di vincere, poca di perdere:
Sono stanca di tutte queste f… medaglie d’argento!,
tuon dopo l’ennesimo secondo posto alle Olimpiadi di Tokyo. No, con il Milan non vuole arrivare dietro a nessuno.

18 giugno 2022 (modifica il 18 giugno 2022 | 16:27)

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