Crisi di governo, cosa succede a bonus e agevolazioni non attuate? Le misure del 2022 ancora in stand by

Crisi di governo, cosa succede a bonus e agevolazioni non attuate? Le misure del 2022 ancora in stand by

Crisi di governo: cosa succede a bonus, agevolazioni e misure approvate ma rimaste senza decreti attuativi? Rischiano di allungarsi ulteriormente i tempi di attesa. Nel frattempo l’attuale Esecutivo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. Una panoramica sulle novità del 2022 attualmente in stand by.

Crisi di governo: cosa succede a agevolazioni, bonus e strumenti di Fisco e Lavoro approvati ma in attesa dei decreti attuativi?

Le misure che hanno ottenuto già il via libera ovviamente non sono a rischio, ma i tempi di attesa per passare dalla teoria alla pratica con molta probabilità si allungheranno ulteriormente.

Sono ancora numerose le novità del 2022 che restano in stand by. Il lavoro sugli strumenti della Legge di Bilancio da rendere concreti è completato solo per il 60 per cento. Una panoramica sui provvedimenti attesi e uno sguardo al passato.

Crisi di governo, cosa succede a bonus e agevolazioni non attuate?

Con le dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi, confermate dopo il voto in Senato, la crisi di governo è aperta e profonda.

Nel comunicato stampa diffuso dalla Presidenza della Repubblica il 21 luglio 2022 si legge:

“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto.

Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”.

Quale sarà il perimetro degli “affari correnti”, di cui manca una definizione univoca, sarà stabilito con molta probabilità nel Consiglio dei Ministri annunciato sempre per il pomeriggio di mercoledì 21 luglio.

Quello che è certo che i bonus, le agevolazioni e le misure già approvate per il 2022 non sono a rischio, anche se non sono state definite le modalità attuative. Il compito di stabilire tempi e istruzioni per l’applicazione spetta in linea generale ai Ministeri indicati per competenza nei testi normativi.

Non c’è dubbio, quindi, le novità introdotte sulla carta diventeranno concrete, prima o poi, ma prenderanno probabilmente ancora più a rilento. L’attesa, lunga anche in tempo di pace, rischia di allungarsi ulteriormente in tempi di crisi.

Sono diverse, infatti, le misure progettate dall’attuale Esecutivo che non hanno ancora visto la luce.

Crisi di governo: verso un nuovo Esecutivo con una lunga lista di decreti attuativi da approvare

Se si considera solo il 2022, includendo anche la Legge di Bilancio approvata negli ultimi giorni del 2021, si contano 322 misure non autoapplicative introdotte.

Vengono definiti in questo modo quegli strumenti che per diventare operativi, reali, tangibili hanno bisogno di un ulteriore passaggio burocratico: l’approvazione da parte di un Ministero o, ad esempio, dell’Agenzia delle Entrate di un provvedimento attuativo che definisca nel dettaglio il funzionamento dell’agevolazione, del bonus, delle novità previste sulla carta.

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Non si tratta di un aspetto irrilevante: senza questo step, le misure approvate non esistono.

Il Governo Draghi fin dai primi mesi ha mostrato molta attenzione alla questione, tanto che a giugno 2021 il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli ha presentato un nuovo metodo operativo per ridurre i tempi di attuazione delle novità introdotte.

La nuova direzione si articolava su una serie di obiettivi chiave, tra cui:

  • rafforzare le amministrazioni;
  • superare le criticità procedimentali;
  • affidare i provvedimenti in maniera più coerente;
  • prevedere al momento della definizione della norma un ulteriore passaggio per la piena operatività delle misure solo se strettamente indispensabile.

Nonostante ciò, se si analizzano solo le novità del 2022 su un totale di 322 decreti attuativi necessari ne sono state approvati 139, meno della metà.

Crisi di governo: una panoramica di bonus, agevolazioni, misure ancora in stand by

Prendendo in esame la Legge di Bilancio 2022, la prima della lista, emerge che a distanza di 7 mesi il lavoro è stato completato solo per il 60 per cento.

Dalla cassa integrazione alle misure di sostegno per specifici settori, sono diverse le novità previste dalla Legge n. 234 del 2021 su cui si attendono ancora istruzioni di dettaglio e che, per ora, rimangono solo teoriche.

Di seguito una panoramica dei decreti attuativi sul fronte del Fisco e del Lavoro che ancora non sono stati approvati, nonostante in molti casi il testo della norma abbia indicato come scadenza per l’adozione marzo 2022.

Riferimento normativoMisuraScadenza per l’approvazione del decreto attuativo
L. 234/2021, art. 1, comma 862Criteri e modalità di ripartizione delle risorse destinate a sostenere la filiera apistica1 maggio 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 660Indicazione delle misure formative che consentono l’accesso alle erogazioni di cui al Fondo per le attività di formazione propedeutiche per l’ottenimento della certificazione di parità di genere
L. 234/2021, art. 1, comma 624Termini e modalità della revoca dell’applicazione della disciplina fiscale relativa al versamento delle imposte sostitutive, nonché termini e modalità per il rimborso o per la compensazione dell’importo delle imposte sostitutive versate
L. 234/2021, art. 1, comma 676Termini e modalità di erogazione dei contributi di cui al fondo in favore dei proprietari di unità immobiliari a destinazione residenziale inutilizzate per effetto della denuncia alle autorità giudiziarie del reato di cui agli articoli 614, comma 2 e 633 del codice penale2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 377Termini e modalità di ripartizione del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria31 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 249Individuazione dei progetti formativi e di inserimento nel lavoro nei settori della transizione ecologica e digitale
L. 234/2021, art. 1, comma 167Determinazione, ai fini della graduale introduzione dei LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali), delle modalità attuative, le azioni di monitoraggio e la verifica del loro raggiungimento per le persone anziane non autosufficienti Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
L. 234/2021, art. 1, comma 166Definizione degli strumenti e dei modelli di supporto, utilizzabili su tutto il territorio nazionale, ai servizi socio assistenziali volti a promuovere la continuità e la qualità della vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza delle persone anziane non autosufficienti
L. 234/2021, art. 1, comma 138Definizione delle procedure per l’acquisizione da parte delle imprese pubbliche e private di una certificazione di parità di genere, per la concessione di benefici contributivi in favore del datore di lavoro, per il raggiungimento della parità di salariale di genere
L. 234/2021, art. 1, comma 74 d) .7Modalità di presentazione della richiesta del Cdr anche contestualmente alla presentazione della DSU a fini ISEE Decreto Ministeriale
L. 234/2021, art. 1, comma 202. 4Modalità di attuazione delle iniziative di carattere formativo per i lavoratori beneficiari di integrazione salariale2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 74 a)Approvazione del piano di verifica dei requisiti patrimoniali dichiarati nella dichiarazione sostitutiva unica anche ai fini della verifica dei requisiti per il RdC
L. 234/2021, art. 1, comma 605Termini e modalità di ripartizione del fondo destinato a all’incremento delle risorse finanziarie destinate agli istituti contrattuali aventi natura di trattamento economico accessorio, o in subordine per l’incremento delle ore di straordinario, da attribuire al personale non dirigenziale delle Forze di polizia e delle Forze armate
L. 234/2021, art. 1, comma 357Criteri e modalità di attribuzione di una carta elettronica per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali, cinematografiche e spettacoli da vivo2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 479Termini e modalità per la concessione di agevolazioni di cui al fondo per il sostegno alla transizione industriale in favore delle imprese l’erogazione, alle imprese, in particolare a quelle operanti nei settori ad alta intensità energetica31 gennaio 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 487Termini e modalità di erogazione delle risorse da destinare al sostegno degli operatori economici nel settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile gravemente colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-192 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 892Termini e modalità di riparto del fondo per l’implementazione di politiche organiche di natura economica finanziaria e fiscale nell’ambito dell’economia sociale2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 90Termini e modalità per l’erogazione delle risorse previste dal Fondo creato per agevolare l’uscita anticipata dal lavoro i dipendenti, con almeno 62 anni di età, delle piccole e medie imprese in crisi2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 202. 3Modalità e criteri per l’applicazione delle sanzioni per i lavoratori beneficiari di integrazione salariale che ingiustificatamente non partecipano a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione
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Se l’analisi si concentra su provvedimenti più vicini nel tempo, ma comunque di peso, come il Decreto Aiuti, DL n. 50 del 17 maggio 2022, emerge che il lavoro di attuazione è stato solo avviato: su 19 misure da rendere concrete solo in 4 casi il passaggio dalla teoria alla pratica è stato portato a termine.

Un esempio su tutti? Manca ancora il decreto attuativo per avviare la macchina organizzativa dell’indennità una tantum per lavoratrici e lavoratori autonomi e professionisti, l’equivalente del bonus 200 euro che la maggior parte delle altre categorie di beneficiari si avviano a ricevere o hanno già ricevuto.

La scadenza per l’adozione era fissata al 17 giugno 2022.

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Ancora inattuato è rimasto anche il Decreto Sostegni ter, approvato all’inizio dell’anno: solo 10 su 29 misure hanno preso forma.

Come segnalato dallo stesso sottosegretario Garofoli nella presentazione del nuovo metodo operativo a giugno 2021, i tempi lunghi non sono una novità, sono una consuetudine. La crisi di governo, però, rischia di rallentare ulteriormente i processi.

Se si guarda al passato, ci sono esempi poco rassicuranti. Il passaggio del testimone da Conte a Draghi si è verificato a marzo del 2021, a pochi mesi dall’approvazione della Legge di Bilancio 2021: ci sono misure, come il bonus chef, che hanno preso forma da pochi giorni e altre, come il bonus occhiali, che restano ancora arenate sulla carta. In totale sono 17.

Certo, non si può dimostrare che esiste una correlazione diretta tra il cambio di Governo e la lentezza dei provvedimenti attuativi, che è una certezza a prescindere dagli equilibri politici.

Ma sicuramente è verosimile pensare che, ancor di più quando la squadra di Governo cade e poi cambia, per alcune misure ci sia il rischio di finire nel dimenticatoio e che nella corsa verso l’attuazione le ultime novità introdotte guadagnino priorità rispetto a quelle che sono già in lista, e che appartengono a un altro tempo e a un altro Esecutivo.

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