Da “Alien” a “Avatar”, i ruoli più noti di Sigourney Weaver

Nasceva 72 anni fa, a New York, l’attrice Sigourney Weaver. Già erede di una vena artistica familiare, discesa direttamente dalla madre, attrice e executive dell’NBC, comincia a lavorare in teatro appena terminati gli studi all‘Accademia di Yale.

Da quell’esordio sulle scene si sviluppa nel tempo una carriera dalle prospettive internazionali. Qui di seguito, i personaggi più iconici che hanno consacrato Weaver come uno dei volti cinematografici più noti dagli anni ’70 ai giorni nostri.

Sigourney Weaver, l’Ellen Ripley di “Alien”

La svolta al suo percorso artistico arriva con la parte di protagonista in “Alien” di Ridley Scott nel 1979. Qui interpreta Ellen Ripley, personaggio al quale tornerà a più riprese lungo la sua carriera: come interprete nei tre film successivi della saga “Alien – Scontro finale” (1986), “Alien³” (1992) e “Alien – La clonazione” (1997) e come doppiatrice nel videogioco dedicato alla saga.

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A dimostrazione della centralità di questo personaggio nella sua ascesa dell’industria cinematografica, a distanza di quasi 20 anni sembra palesarsi la possibilità di un suo ritorno nei panni dell’ufficiale Ripley. Quando nel 2015 lo sceneggiatore e regista Neill Blomkamp parla di dare un seguito ad “Alien”, l’attrice dichiara che avrebbe piacere di “togliere in un certo senso Ripley dal suo stato oribitante e dare una conclusione appropriata a quella che era una storia davvero eccellente“.

La carriera della star lanciata da “Alien”

Nel 1982 Sigourney Weaver si trova accanto ad un’altra stella nascente destinata a una grande fama: Mel Gibson. L’attrice è Jill Bryant in “Un anno vissuto pericolosamente“, film per cui il regista Peter Weir si ispira ad una storia vera, condensata nell’omonimo romanzo di C.J. Kock.

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Due anni dopo, nell’84, la troviamo invece nei panni di Dana Barrett in “Ghostbusters” di Ivan Reitman. Qui è la prima cliente della banda di acchiappafantasmi, nel primo film cult a loro dedicato.

Sempre negli anni ’80 la ricordiamo in una delle interpretazioni più iconiche della sua carriera. Nel 1989 è Katherine Parker in “Una donna in carriera“, datrice di lavoro della protagonista interpretata da Melanie Griffith. Questa parte le varrà il Golden Globe e il premio BAFTA come Migliore attrice non protagonista.

Tra i progetti più recenti che l’hanno resa famosa anche tra il pubblico più giovane non si può non menzionare “Avatar“, il kolossal di James Cameron in cui Weaver interpreta l’umanissima scienziata Dr. Grace Augustine.

Debora Troiani

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