Dal catasto all’ Imu , primo sì alla riforma del Fisco

Dal catasto all’ Imu , primo sì alla riforma del Fisco

Dopo un lungo braccio di ferro, arriva il sì da parte della Camera al Ddl delega fiscale. Il disegno di legge ha superato l’esame di Palazzo Montecitorio con 322 voti favorevoli, 43 contrari e 5 astenuti. Adesso la palla passa al Senato, che dovrebbe pronunciarsi entro la pausa estiva.

Ma cosa si trova all’interno del Ddl delega per la revisione del sistema fiscale? Dalla riforma del catasto, vero Pomo della discordia, alla riduzione delle aliquote Irpef, passando all’introdurre il cashback fiscale, sono tanti i punti che compongono il programma.

Il catasto

Di particolare rilievo l’articolo 6 della delega relativo al catasto, che è stato interamente riscritto. Per ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale già prevista dalle normative vigenti, sarà indicata anche“una ulteriore rendita, suscettibile di periodico aggiornamento, determinata utilizzando i criteri già previsti in materia di tariffe d’estimo delle unità immobiliari urbane” (DpR 138/1998). Essa terrà conto, quindi, anche dell’articolazione del territorio comunale in ambiti territoriali omogenei di riferimento, della rideterminazione delle destinazioni d’uso catastali (distinguendole in ordinarie e speciali) e dell’adozione di unità di consistenza per gli immobili di tipo ordinario. Oltre ciò, viene introdotta anche la consultazione della banca dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare presso l’Agenzia delle entrate, ossia quella che censisce i valori di mercato degli immobili per microzone.

Imu

Una quota dell’eventuale maggior gettito derivante dalla revisione del catasto potrebbe essere destinata alla riduzione dell‘imposizione tributaria sugli immobili, da attuare prevalentemente in quei comuni in cui sono collocati gli immobili interessati dalle disposizioni di revisione. Il governo viene altresì delegato a realizzare procedimenti amministrativi semplificati e a incentivare la collaborazione tra Comuni e Agenzia delle Entrate, affidando a quest’ultima l’incarico di coordinare tali operazioni.

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Cashback fiscale

In arrivo anche il cosiddetto “cashback fiscale”, con deduzioni e detrazioni che si concretizzerano in rimborsi erogati tramite piattaforme telematiche direttamente sul conto corrente del cliente, qualora il pagamento, con precedenza per spese di natura socio-sanitaria, sia effettuato con metodi tracciabili. Il diretto interessato potrà così ottenere il rimborso immediatamente, senza dover attendere la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

Tasse regionali

Nelle Regioni con squilibri di bilancio sanitario l’applicazione di aliquote dell’addizionale Irpef superiori a quelle “minime” avverrà in modo automatico. La sovraimposta sull’Irpef che andrà a sostituire l’addizionale regionale dovrà garantire alle Regioni il medesimo incremento di gettito che ora deriverebbe dall’applicazione del massimo livello dell’addizionale Irpef.

Sanzioni

Un passo importante del sistema fiscale sarà quello di“razionalizzare le sanzioni amministrative, garantandone la gradualità e proporzionalità rispetto alla gravità delle violazioni commesse, con particolare attenzione alle violazioni formali o meramente formali”. Le modalità di attuamento saranno da definire in futuri decreti legislativi,“che dovranno essere corredati di una relazione tecnica, che indichi, per ciascuna misura, l’impatto sul gettito, e, ove pertinente, l’impatto in termini di tributi locali”.

Lotta all’evasione

Il decreto legislativo di riforma del sistema fiscale dovrà prevedere la riduzione dei fenomeni dell’evasione e dell’elusione“anche attraverso la piena utilizzazione dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria, il potenziamento dell’analisi del rischio, il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale, ferma restando la salvaguardia dei dati personali”.

Autonomi

Per quanto concerne il versamento dell’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi e da coloro a cui si applicano gli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale, sarà mantenuto l’attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti anche previsionale.

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L’obiettivo dichiarato è quello di poter raggiungere una distribuzione del carico fiscale più equa, magari tramite un meccanismo di progressiva mensilizzazione degli acconti e dei saldi e un’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto (sempre nel caso in cui tale attuazione non comporti maggiori oneri per le finanze pubbliche).

Ires, Iva, Irap

Nel processo di riforma dell’Ires, il governo si impegna a ridurre gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese, attraverso una revisione dei costi parzialmente e totalmente indeducibili.

Per quanto concerne la revisione dell’Iva, invece, nella delega si specifica che si dovrà tenere conto dell’eventuale impatto ambientale dei diversi prodotti e “della promozione di uno sviluppo sostenibile”.

Relativamente al superamento dell’Irap, nel testo della delega fiscale si stabilisce che i futuri interventi legislativi non dovranno “generare aggravi di alcun tipo sui redditi di lavoro dipendente o da pensione”. Il graduale superamento dell’Irap, che riguarderà in modo prioritario “le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti” dovrà comunque garantire gettiti equivalenti per quelle Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario o per quelle sottoposte a piani di rientro per i quali sono previste aliquote Irap superiori a quelle “minime“.

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