Dieci persone arrestate e 37 indagate, il bilancio dei controlli estivi della polizia ferroviaria

Redazione
13 settembre 2021 15:27

Dieci persone tratte in arresto, 37 indagate e 35.881 sottoposte a controllo.
Questi i numeri dell’estate 2021 per quanto riguarda l’attività della polizia ferroviaria nelle stazioni di Abruzzo, Marche e Umbria.

Sono state 3.113 le pattuglie impiegate in stazione e oltre 540 a bordo treno, per un totale di 1.113 convogli ferroviari presenziati (circa 11 treni al giorno).

Inoltre sono stati effettuati 156 servizi antiborseggio in abiti civili, sia in stazione che sui convogli e 313 servizi automontati lungo linea e nelle stazioni prive del presidio fisso di Polizia Ferroviaria. 67 sanzioni elevate, 12 minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità. 11 provvedimenti di polizia quali il cosiddetto “Daspo Urbano” e l’avviso orale. L’estate ha visto un’intensificazione dei sevizi di vigilanza da parte delle donne e degli uomini della polizia di Stato in servizio al compartimento polizia ferroviaria.

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Nove le giornate di controllo straordinario organizzate dal servizio polizia ferroviaria in tutto il territorio nazionale nel periodo estivo: 3 operazioni “Stazioni Sicure”, con una complessiva intensificazione dei servizi negli scali ferroviari interessati; 3 operazioni “oro rosso” per il contrasto al fenomeno dei furti di rame e 3 operazioni “rail safe day” per la prevenzione dei comportamenti scorretti e pericolosi in ambito ferroviario quali, ad esempio, l’attraversamento dei binari o il mancato rispetto delle regole di sicurezza. Durante tali servizi la Polfer si è avvalsa della collaborazione di unità cinofile della polizia di Stato e utilizzato metal detector e smartphone per il controllo dei documenti in tempo reale. Durante il periodo estivo, in particolare nel mese di agosto le regioni di Marche e Abruzzo sono state interessate da considerevoli incendi che hanno causato l’interruzione della circolazione ferroviaria, sulla linea Adriatica, anche per molte ore. I viaggiatori a bordo dei treni rimasti fermi in stazione e lungo linea hanno potuto contare sull’intervento e l’ausilio della polizia ferroviaria. Sei dei 10 arresti effettuati nelle regioni di Marche, Umbria e Abruzzo sono accomunati tra loro dal medesimo motivo: un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dall’autorità giudiziaria giurisdizionalmente competente; risultato dell’efficacia del dispositivo di controllo preventivo, intensificato e posto in essere dalla polizia ferroviaria sul territorio. 

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