Divario di genere e lavoro autonomo, in Regione Lombardia l’incontro sull’occupazione femminile- Corriere.it

Divario di genere e lavoro autonomo, in Regione Lombardia l’incontro sull’occupazione femminile- Corriere.it

«Divario di Genere nelle libere professioni e nel lavoro autonomo» è il titolo dell’incontro che si è tenuto giovedì 27 ottobre in sala Biagi a Palazzo Lombardia. Si tratta del quinto e ultimo evento nel programma di “Zherogap”, ciclo organizzato dall’assessorato alla Formazione e al lavoro della regione Lombardia e che intende promuovere e approfondire la questione sempre attuale della disparità di genere all’interno del mondo del lavoro. Ciò che è emerso è quella che viene definita la “strategia regionale lombarda”, orientata alla promozione e all’aumento dell’occupazione femminile.

La “strategia lombarda”

Raggiungere la parità di genere in ogni ambito di vita è uno degli obiettivi fondamentali dell’agenda dell’Onu per incentivare uno sviluppo sostenibile. La stessa Unione Europea ne riconosce l’importanza e il valore. Per questo motivo la regione Lombardia ha avviato questa iniziativa per analizzare le ragioni per cui la donna in Italia è ancora costretta in una posizione di svantaggio lavorativo. «Le donne incontrano ostacoli diversi — così ha aperto i lavori Melania Rizzoli, l’assessore alla Formazione e al lavoro —, di natura economica, legislativa e sociale. Tali ostacoli si basano su stereotipi di genere che contribuiscono alla segregazione nell’istruzione, ad un minore livello di fiducia imprenditoriale e soprattutto alla difficoltà di conciliazione tra vita professionale e privata». In Italia risultano esserci un milione e mezzo di lavoratrici autonome di cui mezzo milione sono anche madri (dati Istat). Per queste ultime la situazione risulta molto critica considerata la mancanza di ferie, malattia, tredicesima, diritto all’allattamento e con poche garanzie in tema di congedi di maternità e paternità. «Se già le lavoratrici dipendenti soffrono la mancanza di tutele — continua Rizzoli —, immaginiamo quante difficoltà siano costrette ad affrontare le lavoratrici autonome le libere professioniste, le quali rappresentano un ulteriore potenziale per l’economia».

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Alfabetizzazione finanziaria

I dati sopracitati, nel dettaglio, sono stati esposti al pubblico all’evento, sia in presenza fisica che virtuale, in modo che fosse resa loro una fotografia completa della situazione. Tra quelli più rilevanti emersi dalle diverse ricerche, c’è quello sul divario di alfabetizzazione finanziaria tra uomini e donne: un ostacolo alla partecipazione delle donne alle attività del settore economico-finanziario, aumentato con la loro scarsa presenza nei ruoli decisionali delle società di investimento in capitale di rischio e che determina una mancanza di fiducia e un conseguenze deficit di finanziamento dell’impresa femminile. In questo contesto, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione il 3 maggio 2022 per invitare gli Stati Membri a intervenire con strumenti concreti considerando le lavoratrici autonome una fonte di crescita economica, in particolare nel contesto delle trasformazioni verdi e digitali. Una fonte di crescita che contribuisce a creare posti di lavoro e ridurre la disoccupazione.

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