E’ israeliano, il venditore di souvenir lo colpisce con le statuette della Torre di Pisa

Un soccorso in spiaggia (foto di repertorio)
Un soccorso in spiaggia (foto di repertorio)

Pisa, 6 settembre 2021 – Aggredito e picchiato perché israeliano. E’ successo a Pisa qualche giorno fa. Un episodio che è emerso solo ieri – proprio nel giorno in cui si ricorda la firma, 83 anni fa nella tenuta di San Rossore, delle leggi razziali – perché ripreso dall’Associazione Italia-Israele di Livorno dal sito “Noi che amiamo Israele”, che a sua volta ha ribattuto la notizia pubblicata da un quotidiano straniero. Su questo delicato caso indaga la Digos della Questura pisana.

Il giovane israeliano stava passeggiando in centro e in un negozio di souvenir, vicino a piazza Duomo, quando ha trovato una delle tante riproduzioni di Torre Pendente. Il venditore, un uomo originario del Pakistan – questa una prima ricostruzione degli agenti – gli ha chiesto da dove arrivasse. Quando il ragazzo ha risposto “Israele”, il commerciante ha cominciato a inveire contro di lui e a insultarlo. “Mi ha detto che odiava Israele e gli ebrei perché sono assassini”, è la testimonianza riportata online. “Non ho ribattuto, semplicemente ho restituito le statuine e ho detto che avrei rinunciato a comprare da lui, e mi sono voltato”. A quel punto è stato colpito con violenza. Tanto da finire al Pronto soccorso e ricevere 30 giorni di prognosi. “Per fortuna c’erano dei turisti che lo hanno fotografato… Sono arrivate la polizia e un’ambulanza e mi hanno condotto in ospedale”. Ha ecchimosi e fratture al volto.

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“Fatto gravissimo. Ho contattato la nostra ambasciata – spiega la presidente Associazione Italia-Israele di Livorno, l’avvocato Celeste Vichi – Un ennesimo gesto di antisemitismo di matrice antisionista – afferma – L’antisionismo, che rappresenta la nuova frontiera di antisemitismo si sta diffondendo in Europa e anche nel nostro Paese anche per la presenza di antisemitismo di origine islamista come in questo caso. La nostra associazione è impegnata da mesi a promuovere l’adozione da parte dei Comuni della nuova definizione operativa di antisemitismo proposta dall’Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance – Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto) che equipara l’antisemitismo all’antisionismo attraverso 11 indicatori esemplificativi, affinché questa definizione possa entrare nel patrimonio giuridico e culturale”. La mozione è stata consegnata alla consigliera “Maria Punzo e mi auguro che possa essere discussa quanto prima”. “Ci aspettiamo – prosegue – che vi sia convergenza di tutti gli schieramenti politici a condannare questo ignobile gesto e a sostenere la proposta. Al giovane do la nostra disponibilità a svolgere attività per la sua difesa”.

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Antonia Casini – Guglielmo Vezzosi

 

 

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