Siamo entrati ufficialmente nella quarta ondata di Coronavirus per colpa della Variante Delta: i numeri della Fondazione Gimbe.
La variante Delta del Coronavirus è ormai preponderante in Italia e, secondo i dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe, siamo nel pieno della quarta ondata. Fortunatamente però la pressione sugli ospedali è ancora minima nonostante ci sia un +34% di ricoveri e un +14% di ingressi in terapia intensiva.
I nuovi casi di variante Delta e l’inizio della quarta ondata
L’impatto della variante Delta in Italia si sta facendo sentire. Nonostante i numeri non siano ancora elevati e per ora il nostro Paese resti ancora in zona bianca si teme che a breve la situazione cambi. Tutto questo anche perché la campagna vaccinale procede, ma non così rapidamente come si sperava. In una settimana, secondo i casi della fondazione Gimbe i nuovi casi sono circa 32mila contro i 20mila della settimana precedente con molte più persone in isolamento domiciliare e anche un aumento dei decessi, 111 contro i 76 della settimana scorsa. Solo la terapia intensiva, fortunatamente, rimane ancora abbastanza libera, senza il caos dei mesi precedenti.
I nuovi casi continuano ad aumentare nonostante l’attività di testing non sia così elevata e quindi si presuppone che il virus circoli più di quanto non emerga dai dati. Quindi, secondo la Fondazione Gimbe, siamo ufficialmente entrati nella quarta ondata di Covid. Del resto, eccezion fatta per il Molise, si parla di più di 50 casi ogni 100mila abitanti e in alcune zone come Cagliari, Ragusa e Caltanissetta la situazione è anche molto più grave con circa 200 casi ogni 100mila abitanti. Fortunatamente, come abbiamo anticipato, la soglia di rischio per il sovraffollamento delle terapie intensive è ancora lontana e, di conseguenza, anche l’entrata in vigore della tanto temuta zona gialla.
La necessità di accelerare la campagna vaccinale
Il presidente della Fondazione Gimbe, Cartabellotta, sottolinea come ormai si debba puntare fortemente sui vaccini a mRNA anche se i tempi di consegna di oltre 45milioni di dosi resta un po’ incerta. Proprio la consegna non regolare dei vaccini potrebbe diventare un grande ostacolo per la campagna vaccinale.

Tuttavia l’88,5% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose, ma questo significa anche che circa 3,2 milioni di over 60 non hanno la seconda dose e oltre 2 milioni di over 60 non hanno nemmeno la prima dose.
Fonte Immagini Pixabay
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