Eliminare i debiti con ‘l’esdebitazione’ la via d’uscita che pochi conoscono: funziona davvero

Eliminare i debiti con ‘l’esdebitazione’ la via d’uscita che pochi conoscono: funziona davvero

L’esdebitazione è un meccanismo e beneficio al contempo, che permette a coloro che si trovano in una situazione di grave indebitamento di potersi liberare dalle proprie pendenze. Le caratteristiche essenziali dell’istituto.

I rapporti di debito-credito oggi sono tra i più diffusi tra privati: complice una crisi energetica senza precedenti ed una inflazione galoppante, sono in molti a chiedersi come fare a gestire tutti gli aumenti di prezzi e bollette, cercando ogni mese di far quadrare il bilancio familiare.

esdebitazione
pixabay

E in situazioni talvolta molto delicate, c’è il rischio che di non riuscire a saldare qualche debito e a far fronte dunque ai propri obblighi nei confronti di uno o più debitori.

Forse però non tutti sanno che esiste una procedura ad hoc che, in qualche modo, è in grado di ‘salvare’ il debitore dalle legittime pretese dei creditori: ci riferiamo alla cosiddetta esdebitazione, la quale sarà l’argomento centrale del nostro articolo. Come funziona questo particolare meccanismo a protezione del debitore? E quali sono le condizioni che permettono di sfruttarlo? Vediamolo insieme più avanti, chiarendo chi sono i soggetti che hanno diritto di usare l’esdebitazione. In particolare ci focalizzeremo sull’esdebitazione del consumatore. I dettagli.

Procedura di esdebitazione del consumatore: che cos’è in concreto

L’esdebitazione è un meccanismo previsto da norme ad hoc, quali quelle contenute nella legge n. 3 del 2012 e dalla legge n. 155 del 2017, in tema di disciplina della crisi dell’impresa e dell’insolvenza. Essa permette alle persone fisiche e giuridiche sovraindebitate – e quindi in gravi difficoltà finanziarie – di liberarsi dei propri debiti, facendo un proposta di piano di rientro ai propri creditori. Ricordiamo in breve che è considerato “sovraindebitato” il soggetto che:

  • per ragioni di qualsiasi natura non è in grado di far fronte ai debiti;
  • non dispone di un “patrimonio prontamente liquidabile” per pagare quanto dovuto al creditore.
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Ma è sovraindebitato anche il soggetto che non potrà onorare il debito entro breve termine, anche se ancora di fatto non insolvente. L’esdebitazione di per sé comporta la liberazione da tutti i debiti gravanti sul soggetto insolvente.

Abbiamo anticipato che intendiamo vedere da vicino come funziona l’esdebitazione con riferimento ai consumatori: infatti, occorre distinguere questo istituto dall’esdebitazione fallimentare, che invece attiene agli imprenditori ovvero ai soggetti fallibili. Fonte normativa dell’esdebitazione non fallimentare è in particolare la citata legge n. 155/2017, la quale si rivolge ai soggetti non fallibili – vale a dire consumatori, piccoli imprenditori, liberi professionisti e così via.

Finalità ed effetti dell’esdebitazione

Le procedure di esdebitazione sono previste a favore dei soggetti che sono in una grave crisi finanziaria, che non permette loro di saldare tutti i debiti contratti. Appunto in circostanze come queste risultano applicabili le regole della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento. Per questa via è possibile arrivare alla conclusione di un piano con un duplice scopo:

  • da un lato saldare anche solo in parte tutti i creditori;
  • dall’altro liberare il debitore.

Attenzione però, perché onde sfruttare questo meccanismo, in qualche modo ‘agevolativo’ per il debitore, quest’ultimo non deve aver compiuto alcun atto pregiudizievole nei confronti dei creditori. Per fare un esempio pratico, pensiamo al caso di chi abbia venduto una o più abitazioni di sua proprietà, o altre proprietà immobiliare, nascondendo però i profitti per sottrarli alle pretese dei creditori.

Il funzionamento dell’esdebitazione per consumatori, piccoli imprenditori e liberi professionisti

Con l’esdebitazione il debitore viene liberato dai propri debiti in maniera definitiva, ma è necessario rispettare alcune ‘tappe’ ben precise, che di seguito esponiamo:

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In particolare, il soggetto non fallibile, sovraindebitato e che si sia sempre comportato con correttezza nei confronti dei creditori, potrà ricorrere agli strumenti previsti dalla legge n. 155/2017 per onorare i propri debiti (per quanto possibile) e così conseguire l’esdebitazione, vale a dire la liberazione da tutti i debiti.

I tre possibili meccanismi con i quali è possibile conseguire l’esdebitazione sono i seguenti:

  • il piano del consumatore, vale a dire un piano di pagamento dei debiti previsto per i soli consumatori, in riferimento a debiti contratti per scopi personali e non lavorativi;
  • il concordato minore, vale a dire una specie di piccolo concordato che attiene a piccole imprese e aziende agricole. Si differenzia dal concordato fallimentare che, nell’ordinamento giuridico italiano, consiste in una causa legale di cessazione del fallimento;
  • la liquidazione del debitore, ovvero un procedimento cui possono accedere tutti i soggetti non fallibili che consiste nella vendita dell’intero patrimonio del debitore, per suddividere il ricavato tra i creditori.

In base alla specifica situazione debitoria e patrimoniale, il debitore potrà scegliere e domandare di intraprendere uno di questi procedimenti. Sarà il tribunale ad approvare la domanda e a stabilire le effettive modalità con cui saldare il debito.

L’esdebitazione del consumatore: il caso dei debiti contratti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione

Il privato non deve dimenticare che l’esdebitazione è un meccanismo che potenzialmente può essere attivato anche nei confronti dei debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia).

Ma attenzione a questo dettaglio. Di solito l’Amministrazione finanziaria non aderisce ai piani predisposti dal debitore, perciò la sola soluzione percorribile per conseguire l’esdebitazione nei suoi confronti potrebbe essere la terza procedura che abbiamo appena menzionato, vale a dire la liquidazione del patrimonio.

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Infatti le altre due impongono l’approvazione del piano o del concordato almeno di parte dei creditori, e dunque per loro natura sono di ben più complessa attivazione, in circostanze come queste.

In ogni caso, per attivare la procedura che porta all’esdebitazione è preferibile rivolgersi ad un avvocato ferrato in materia, che valuterà preventivamente la sussistenza di tutti i requisiti di legge in modo che la proposta possa essere formulata.

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Ricordiamo infine che, dopo aver ottenuto la pronuncia di esdebitazione da parte del giudice, il debitore è liberato da tuti i debiti anteriori all’apertura della procedura di sovraindebitamento finora non saldati. Invece, nessun effetto liberatorio si collega ai debiti contratti a seguito dell’inizio della procedura.

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