Gdf in aziende del Napoletano, scoperti 38 addetti in nero

Gdf in aziende del Napoletano, scoperti 38 addetti in nero

Da Giugliano a Portici, scoperti percettori reddito cittadinanza

(ANSA) – NAPOLI, 19 AGO – Trentotto lavoratori in nero, tra
cui quattro percettori del reddito di cittadinanza, sono stati
scoperti dalla Guardia di Finanza nel corso di controlli
effettuati nei comuni a nord a e sud di Napoli, cui hanno preso
parte decine di finanzieri in servizio nelle varie Compagnie
dislocate nell’hinterland del capoluogo partenopeo.
   
In particolare i finanzieri del Gruppo di Giugliano in
Campania hanno ispezionato un emporio gestito da un ghanese dove
è stata riscontrata la presenza di sei lavoratori impiegati in
pessime condizioni igieniche e senza alcun possibilità di
usufruire di ferie e giorni di riposo settimanale;
l’amministratore dell’attività è stato denunciato per violazione
della normativa in materia di tutela dei lavoratori e della
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel corso di un secondo
intervento realizzato presso un capannone adibito a lavanderia
industriale, risultata abusiva, i finanzieri hanno identificato
7 lavoratori, di cui 3 “in nero”; tutti lavoravano senza
dispositivi di protezione nonostante l’uso di vernici e
solventi, e mancavano inoltre impianti di areazione sebbene la
temperatura interna fosse di 45 gradi. Il locale, di circa 200
mq, è stato sottoposto a sequestro e il titolare, un 46enne
napoletano, è stato denunciato.
   
I militari del Gruppo di Frattamaggiore e della Compagnia di
Portici, nel corso di quattro ispezioni in altrettante aziende,
hanno inoltre scoperto sei lavoratori in nero.
   
I finanzieri del Gruppo di Nola e della Compagnia di Torre del
Greco, hanno invece eseguito controlli in bar di Casamarciano e
Torre del Greco in cui, oltre a riscontrare la presenza in
totale di cinque lavoratori in nero, hanno accertato che quattro
di essi risultavano percettori del reddito di cittadinanza o
comunque facenti parte di nuclei familiari beneficiari del
sussidio; i quattro sono stati segnalati all’Inps per la
sospensione del contributo. (ANSA).
   

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