Green Book, storia vera: ecco le 3 differenze con il film


Stasera in prima serata su Rai 1 andrà in onda la pellicola cinematografica Green Book. I protagonisti sono due uomini, uno bianco ed uno nero, che vivono le difficoltà di un’America degli anni Sessanta ancora fortemente legata alla segregazione razziale. I due si incontrano per caso e per utilità dell’uno nei confronti dell’altro, ad un certo punto si trovano a stringere una bella amicizia. Quest’ultima li porterà a conoscere più in profondità quello che in un contesto americano degli anni Sessanta porta la denominazione di “diverso”, ma anche e soprattutto sé stessi.

Il film, uscito nel 2018, ha ricevuto tre premi Oscare nel 2019, tra cui quello di miglior film dell’anno. A prestare i loro volti ai personaggi principali sono Viggo Mortensen e Mahershala Ali. La pellicola è diretta da Peter Farrelly e ambientata nel 1962. Racconta la storia vera del buttafuori italoamericano Tony Vallelonga, detto Tony Lip e del pianista afroamericano Don Shirley.

Green Book, la trama del film

Tony Vallelonga dopo aver perso il lavoro in uno dei migliori club di New York, deve trovare a tutti i costi un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta così fare da autista al pianista Don in un tour nel Sud degli Stati Uniti. Per questo motivo la casa discografica gli consegna il Green Book, dove sono contenuti tutti gli alberghi ed i ristoranti in cui vengono accolti gli afroamericani.

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Il rapporto tra i due uomini inizialmente non è dei migliori, diffidente e problematico. Don non sopporta le abitudini rozze di Tony, mentre il buttafuori ha dei pregiudizi su di lui e sul suo carattere altezzoso. Finché quest’ultimo non si rende conto di quante vessazioni e violenze subisca il musicista per il colore della sua pelle, nonostante la sua innegabile fama.

A poco a poco tra i due uomini nasce una forte amicizia. Tony salva Don da un’aggressione di un gruppo di bianchi in un bar. Don, invece, lo aiuta a sviluppare il suo romanticismo e a scrivere lettere romantiche per sua moglie.

Green Book, 3 differenze con la storia vera

In tutti i film c’è sempre qualcosa di estremamente vero o riarrangiato. La sceneggiatura di Green Book è opera del figlio di Tony, Nick. Questa è il frutto delle interviste fatte al pianista. In realtà però ci sarebbero state delle distorsioni. Ecco quali potrebbero essere alcune delle differenze tra la storia vera e il film.

1. È difficile dimostrare quanto fosse forte l’amicizia tra Tony e Don

La famiglia di Shirley ha descritto la pellicola cinematografica in questione come una “sinfonia di bugie”. In realtà pare che il musicista abbia voluto appositamente nascondere alcuni dettagli del suo legame con Tony alla propria famiglia. Non solo, sembra anche che abbia chiesto di realizzare il film unicamente dopo la sua morte. I parenti di Shirley, comunque, hanno ribattuto sulla rappresentazione sbagliata di Don e hanno sottolineato come il rapporto tra lui e il buttafuori fosse unicamente lavorativo.

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Nel film i protagonisti stringono un legame fortissimo. Nella realtà non si sa a quale livello di amicizia fossero arrivati i due. L’unica cosa che si sa è che sicuramente Don e Tony non erano solo colleghi. Ed una delle sue registrazioni lo dimostra, sottolineando che si fidava implicitamente di lui ed erano legati molto di più che dal lavoro.

2. Il rapporto difficile col suo “unico” fratello

Nel film Don sostiene di non avere molti rapporti col fratello. L’uomo sottolinea come il suo lavoro non gli permetta di mantenere i rapporti con lui e che i contatti siano sempre più limitati. Nella realtà invece Shirley aveva tre fratelli ancora vivi con i quali si sentiva molto spesso. Quasi tutti i giorni.

3. L’arresto di Don è falso, come le tempistiche del tour con Tony

Nel film Tony e Don vengono fermati ad un posto di blocco ed il buttafuori discute con il poliziotto del Missisipi, lo colpisce e finiscono in prigione. Per uscire, il pianista fa una telefonata a Robert Kennedy, allora procuratore generale degli Stati Uniti.

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Secondo Shirley, Tony non ha tirato nessun colpo, Don non è mai stato arrestato e stavano guidando verso il West Virginia. La chiamata a Kennedy è stata fatta solo per accettare la carta di credito del pianista per pagare il rilascio del buttafuori in assenza di contanti. La telefonata è stata sufficiente per liberarli dai guai.

Inoltre il tour di Tony e Don non dura due mesi come nel film ma almeno un anno.

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