Guerra in Ucraina, diretta. Putin: ‘L’era dominata da Usa è finita per sempre. Le sanzioni contro la Russia hanno fallito’

Guerra in Ucraina, diretta. Putin: ‘L’era dominata da Usa è finita per sempre. Le sanzioni contro la Russia hanno fallito’

Guerra in Ucraina, le notizie in diretta oggi 17 giugno, 114° giorno dall’invasione voluta dalla Russia di Putin. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l’Ucraina non avrà mai pace se l’obiettivo finale del conflitto nel Paese è «schiacciare la Russia». Intanto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen annuncia che «oggi abbiamo adottato la raccomandazione al consiglio di dare all’Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all’ingresso nell’Unione». E la Russia chiude ancora di più i rubinetti del gas verso l’Italia. Eni ha reso noto infatti che a fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni pari a circa 63 mln di metri cubi, Gazprom ha comunicato che fornirà solo il 50% di quanto richiesto.

 

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Ucraina, la diretta

Ore 14.50 – «Gli Usa pensano di essere l’unico centro del mondo. L’era dell’ordine mondiale unipolare
è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo. Le sanzioni contro la Russia sono folli e sconsiderate, il loro scopo è schiacciare l’economia della Federazione russa ma non non hanno funzionato. I politici europei hanno inferto un serio colpo alle proprie economie con le sanzioni. Con le proprie mani hanno danneggiato le loro economie. L’inflazione in alcuni Paesi europei ha già superato il 20%. L’attuale situazione in Europa porterà a un’ondata di radicalismo e in prospettiva ad un cambiamento di élite. L’attuale scopo della russofobia rappresenta un tentativo di isolare e cancellare una Russia ribelle verso l’Occidente». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando al forum economico di San Pietroburgo. «L’Unione europea ha perso irreversibilmente la sovranità» mentre le sue élite ballano con un’altra musica. La Russia accoglie con favore l’invito dell’Onu per il dialogo sulla sicurezza alimentare. La Russia – ha aggiunto Putin – non ostacola la fornitura di grano ucraino al mercato mondiale, non abbiamo minato i loro porti».

Ore 14.45 – L’Ue «manipola» l’Ucraina con la prospettiva di un’adesione. Lo afferma la portavoce del ministero della Difesa, Maria Zakharova, dopo la raccomandazione della Commissione al consiglio Ue di dare all’Ucraina lo status di candidato all’ingresso nell’Unione europea.

Ore 14.30 – «Non siamo al punto in cui raccomandiamo al Consiglio di aprire negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, si tratta di un processo lungo, doloroso e dinamico ed è un processo in cui anche l’Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale». Lo fa sapere un alto funzionario europeo. «La Polonia, ad esempio, ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all’ingresso nell’Ue».

Ore 13.45 – «Sulla base del nostro scambio con le autorità nazionali attraverso il gruppo di coordinamento del gas, non vi è alcuna indicazione di un rischio immediato di sicurezza degli approvvigionamenti, ma continuiamo a monitorare la situazione molto da vicino e rimaniamo in stretto contatto con le autorità nazionali dei Paesi colpiti». Lo afferma un portavoce della Commissione europea in merito alle nuove riduzioni delle forniture di gas russo ad alcuni Stati membri dell’Ue.

Ore 13.25 – Slitta di un’ora il discorso del presidente russo Vladimir Putin al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) «a causa di un attacco informatico al sito web del forum, che ha interrotto il sistema di ammissione alla riunione plenaria». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov come riporta Interfax.

Ore 13.23 – L’Ucraina introdurrà i visti per i russi a partire dall’1 luglio. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Ore 13.15 –  «Non ne sappiamo nulla». Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sui combattenti statunitensi scomparsi a nord di Kharkiv, in Ucraina. «No, non ne sappiamo nulla», ha detto Peskov alla Cnn in un’intervista telefonica.

Ore 13.10 – Alcune truppe ucraine che si sono nascoste nell’impianto Azot di Severodonetsk hanno cominciato ad arrendersi. Lo sostengono le milizia filorusse del Lugansk, come riporta la Tass.

Ore 12.28 – «Oggi è una giornata davvero storica: l’Ucraina ha sentito contemporaneamente il sostegno di quattro potenti Stati europei. E in particolare il sostegno al nostro movimento verso l’Unione Europea». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la raccomandazione della Commissione al consiglio Ue di dare all’Ucraina lo status di candidato all’ingresso nell’Unione europea.

Ore 12.25 – «Zelensky ci ha detto che, anche senza il percorso europeo, le riforme» chieste da Bruxelles «sono ritenute comunque necessarie. Sull’Ucraina abbiamo un messaggio chiaro: si merita una prospettiva europea e deve ottenere lo status di candidato tenendo presente che c’è ancora da lavorare. Il popolo ucraino ha mostrato si essere pronto a morire per il sogno europeo». Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa. La numero uno dell’esecutivo europeo si è presentata ai cronisti indossando un completo evocativo, con giacca gialla e camicia blu.

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Ore 12.16 –  La candidatura dell’Ucraina per l’adesione all’Ue richiede «l’attenzione acuta della Russia, dato il rafforzamento dell’elemento di difesa dell’Unione Europea». Così il portavoce del Cremlino Dritri Peskov dopo il via libera della Commissione Ue allo status di Paese candidato per l’Ucraina.

Ore 12.08 – «Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al consiglio di dare all’Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all’ingresso nell’Unione». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dopo la riunione del collegio.

 

 

Ore 12.03 –  Il presidente russo Vladimir Putin appoggia la posizione del presidente francese Emmanuel Macron su una soluzione politico-diplomatica in Ucraina. Lo ha dichiarato venerdì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista a Izvestia, come riporta la Tass. «Apprezziamo molto queste qualità (di Emmanuel Macron, ndr). Nonostante le differenze di fondo esistenti, Macron ha seguito coerentemente questa strada, che anche il presidente approva», ha detto Peskov.

Ore 11.53 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l’Ucraina non avrà mai pace se l’obiettivo finale del conflitto nel Paese è «schiacciare la Russia». In un’intervista alla tv francese Bfmtv, ripresa da Cnn, di ritorno dall’Ucraina, Macron ha detto di aver sentito dire che «l’obiettivo di questa guerra è schiacciare la Russia. Ed è qui che dico che vi sbagliate. Se si fa così, non si otterrà mai una pace negoziata». Macron ha aggiunto che nemmeno Zelensky ha l’obiettivo di schiacciare la Russia. «Il presidente Zelensky difende la sua terra. E noi vogliamo aiutarlo a farlo. A volte abbiamo vinto la guerra e perso la pace».

Ore 11.06 – L’Onu lancia l’allarme sulla situazione umanitaria nella parte orientale dell’Ucraina: «La situazione umanitaria in tutta l’Ucraina, in particolare nel Donbass, è estremamente allarmante e continua a deteriorarsi rapidamente», ha affermato in una nota l’Ocha, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite. La situazione è «particolarmente preoccupante» a Severodonetsk e dintorni, ultima sacca della resistenza ucraina nella regione di Luhansk, quasi interamente sotto il controllo russo. È «ridotto» l’accesso all’acqua potabile, al cibo, alle forniture elettriche, sottolinea l’agenzia, risultato in particolare «di combattimenti che continuano ad intensificarsi», «pesando fortemente sulla popolazione civile».

Ore 11.03 – Il Dipartimento di Sicurezza Interna della Polizia Nazionale dell’Ucraina ha trovato armi e munizioni nascoste dai russi sul territorio della regione di Kiev, vicino Vorzel. Parte dell’arsenale, danneggiato o compromesso, è stato distrutto, mentre le munizioni e le armi adatte sono state consegnate dalla polizia all’esercito ucraino.

 

 

Ore 11.01 –  La Marina ucraina annuncia di aver colpito un rimorchiatore russo con a bordo un sistema missilistico antiaereo diretto all’isola dei Serpenti nel Mar Nero, Lo riporta Ukrainska Pravda affermando che il rimorchiatore della flotta ‘Vasily Bekh’ è stato colpito con a bordo munizioni, armi e personale della flotta e anche un sistema missilistico antiaereo.

Ore 10.58 – Per Emmanuel Macron «la Moldavia può diventare candidata all’Ue». Parlando con Bfmtv di ritorno da Kiev, il presidente francese ha parlato di un paese perturbato dal conflitto russo-ucraino e destabilizzato a sua volta al suo interno dal separatismo.

Ore 10.43 – Ammonterebbero a 33.150 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 33.150 uomini, 1456 carri armati, 3563 mezzi corazzati, 734 sistemi d’artiglieria, 233 lanciarazzi multipli, 97 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 215 aerei, 180 elicotteri, 2496 autoveicoli, 13 unità navali e 593 droni.

Ore 10.20 – È impossibile e pericoloso per i civili lasciare l’impianto chimico Azot di Severodonetsk a causa dei «continui bombardamenti e combattimenti». Lo ribadisce anche oggi il governatore di Lugansk, Sergey Gaidai, su Telegram sostenendo che «ci sono 568 persone nel rifugio, tra cui 38 bambini». «L’uscita dall’impianto è possibile solo con un cessate il fuoco completo».

Ore 9.46 – Stamani a Bruxelles il collegio dei commissari darà il proprio parere sulle domande di adesione all’Ue presentate dall’Ucraina, dalla Georgia e dalla Moldavia. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen terrà una conferenza stampa con il commissario all’Allargamento Oliver Varhelyi alla fine dell’incontro. È molto probabile che per Kiev arrivi un via libera di massima per lo status di Paese candidato all’adesione, ma con una serie di condizioni.

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Ore 9.45 – «A Mariupol ogni giorno ci sono 10-15 persone che presentano sintomi di colera o dissenteria. Mancano i reagenti per il test, che sono stati portati via. Mancano gli antibiotici. la gente viene semplicemente mandata a casa. Gli occupanti limitano i contatti fra persone negli ospedali. inoltre c’è carenza di insulina. Mentre negli ospedali, nell’ultima settimana, è aumentato il numero delle amputazioni degli arti nei malati di diabete». Lo ha scritto su Telegram, citando fonti russe, Petr Andriushenko, consigliere del sindaco di Mariupol.

Ore 9.43 – Heeson Kim, la moglie di Grady Kurpasi, il terzo combattente volontario americano scomparso in Ucraina, ha confermato alla Cnn l’identità del marito. Di Kurpasi non si hanno notizie dal 23 aprile, ha detto un amico, George Heath, all’emittente americana. È stato nei Marine per vent’anni e aveva deciso di andare volontario in Ucraina. 

Ore 9.27 – La marina ucraina ha colpito il rimorchiatore russo «Vasily Bekh» mentre trasportava munizioni, armi e personale della flotta del Mar Nero. Lo rende noto su Facebook il servizio stampa delle forze navali delle forze armate ucraine, precisando che il bersaglio è stato centrato mentre si dirigeva verso l’Isola dei Serpenti.

Ore 9.18 –  Navi battenti bandiera russa stanno trasportando grano dall’Ucraina alla Siria. Lo testimonierebbero le immagini satellitari della società Maxar, in particolare alcune foto di maggio di due navi da carico russe nel porto di Sebastopoli e cariche di grano. Pochi giorni dopo, come si vede in altre foto, le stesse navi avrebbero attraccato in Siria.

Ore 9.07 – A fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni pari a circa 63 mln di metri cubi, Gazprom ha comunicato che fornirà solo il 50% di quanto richiesto (con quantità effettive consegnate pressoché invariate rispetto ieri). Lo comunica Eni. Ieri a fronte delle richieste effettuate dalla compagni italiana Gazprom aveva comunicato che avrebbe consegnato solo il 65% delle forniture.

 

 

Ore 9.03 – «Nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno continuato a tentare di riguadagnare slancio sull’asse di Popasna, a partire da dove cercano di muovere per circondare la sacca di Severdonetsk da sud». È quanto si legge nell’ultimo rapporto dell’intelligence britannica sul conflitto diffuso dal ministero della Difesa di Londra.

Ore 8.55 –  Almeno 10 case private sono state danneggiate e una scuola e un condominio sono stati distrutti nella regione di Kharkiv. Lo afferma il governatore, Oleh Synyehubov su Telegram descrivendo gli attacchi come «crimini di guerra degli occupanti russi». «I combattimenti continuano sulla linea di contatto. Nella direzione di Kharkiv, il nemico ha cercato di condurre una perlustrazione combattendo nell’area di Kochubeyevka, ma ha subito perdite e si è ritirato. Nella zona di Izium, gli occupanti stanno cercando di continuare l’offensiva in direzione di Slavyansk. I nostri difensori respingono tutti gli attacchi del nemico», scrive il governatore su Telegram. Le affermazioni non posso essere verificate in modo indipendente.

Ore 8.17 – È salito a 322 il numero dei bambini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina mentre i feriti sono oltre 581. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram, specificando che il bilancio fornito non è definitivo. «Alla data del 17 giugno 2022, oltre 900 bambini in Ucraina sono stati colpiti dall’aggressione armata russa. Secondo le ultime informazioni, un totale di 322 bambini è rimasto ucciso e oltre 581 sono rimasti feriti», afferma il rapporto. La maggior parte delle vittime è stata registrata nella regione di Donetsk (301), Kharkiv (170), Kiev (116), Chernihiv (68), Luhansk (54), Kherson (52), Mykolaiv (48), Zaporizhia (30), e Sumy (17).

Ore 7.38 – La Russia ha «già strategicamente perso» la sua guerra in Ucraina, subendo pesanti perdite e rafforzando la Nato, e «non prenderà mai il controllo» del Paese. È quanto afferma Tony Radakin, capo di stato maggiore della Difesa del Regno Unito in un’intervista all’agenzia di stampa Press Association. «Il presidente Putin ha utilizzato il 25% della potenza del suo esercito per raccogliere piccole conquiste territoriali», sostiene l’ammiraglio. «Qualsiasi affermazione che questo sia un successo per la Russia non ha senso. La Russia sta perdendo», ha detto.

 

 

Ore 7.23 – Il Dipartimento di Stato americano sta lavorando per trovare conferme sulla veridicità della foto diffusa ieri su Telegram da un blogger russo, Timofey Vasilyev, a riprova dell’avvenuta cattura da parte delle forze russe a nord di Kharkiv la scorsa settimana di due combattenti americani. A dichiararlo alla Cnn è stata la madre di uno dei due, Bunny Druecke. Nell’immagine divulgata i due sono nel retro di un camion militare russo: si tratta di Alexander John-Robert Drueke, 39 anni, di Tuscaloosa, Alabama, e Andy Tai Ngoc Huynh, 27 anni, di Hartselle, Alabama. La foto mostra i due uomini che guardano la telecamera, le mani dietro la schiena. «Hanno detto che c’è una fotografia che sta circolando sui media russi. E stanno lavorando a fondo per verificarlo», ha detto Bunny Drueke. «Siamo molto fiduciosi».

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Ore 6.44 – La Cina ha lanciato ufficialmente la sua terza portaerei alla quale è stato dato il nome di Fujian, la provincia che è di fronte all’isola di Taiwan. Lo ha riferito il network statale Cctv, ricordando che la nuova unità della marina si aggiunge alla Liaoning (la prima realizzata su uno scafo comprato dall’ Ucraina dopo la dissoluzione dell’Urss) e la Shandong, la prima sviluppata tutta in Cina. Il lancio della Fujian è avvenuto con un ritardo di settimane sulla tempistica originaria per l’ondata di Covid-19 che ha colpito Shanghai, portando al lockdown e al blocco delle attività, inclusi i cantieri navali dove è in costruzione.

Ore 2.06 Un terzo americano, il veterano dei Marine Grady Kurpasi, è sparito in Ucraina.

Lo affermano funzionari dell’amministrazione Usa citati da Cnn. L’ultima volta che si sono avute sue notizie è stato fra il 23 e 24 aprile. Kurpasi ha servito 20 anni nei Marine e aveva deciso di andare volontario in Ucraina.

 

 

Ore 02:01 – Prima foto dei 2 americani catturati, hanno mani legate

Spunta la prima foto dei due americani catturati in Ucraina. Lo scatto, trasmesso da Cnn, mostra i due con apparentemente le mani legate dietro al schiena. Un terzo americano, il veterano dei Marine Grady Kurpasi, è sparito anch’egli in Ucraina. Lo affermano funzionari dell’amministrazione Usa citati da Cnn. L’ultima volta che si sono avute sue notizie è stato fra il 23 e 24 aprile. Kurpasi ha servito venti anni nei Marine e aveva deciso di andare volontario in Ucraina. desc img I combattenti americani Alexander John-Robert Drueke e Andy Tai Ngoc Huynh a bordo di un camion russo con le mani legate («The V» Telegram/CNN)

 

Ore 01:26 – Zelensky a militari: «Verificare eventualità attacco da Bielorussia»

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha incaricato le forze armate di verificare «la prontezza» alla difesa in quattro regioni dell’ovest dell’Ucraina in caso di invasione dal territorio della Bielorussia. Lo ha spiegato il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa di Kiev, Oleksiy Danilov. Lo riporta «Unian». «La questione della Bielorussia è stata discussa e sono stati valutati tutti i nostri corpi coinvolti, cosa sta succedendo lì, qual è lo stato dell’esercito bielorusso e quante truppe russe sono presenti», ha detto.

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Ore 01:13 – Per Londra, Russia ha strategicamente perso la guerra

La Russia ha già «strategicamente perso» la sua guerra con l’Ucraina, subendo pesanti perdite e rafforzando la Nato, ha affermato il capo di stato maggiore della difesa del Regno Unito in un’intervista pubblicata venerdì. «Questo è un terribile errore della Russia. La Russia non prenderà mai il controllo dell’Ucraina», ha affermato Tony Radakin, l’ufficiale militare di grado più alto del Paese, aggiungendo che emergerebbe un «potere più ridotto». «La Russia ha già perso strategicamente. La Nato è più forte, Finlandia e Svezia stanno cercando di unirsi», ha detto all’agenzia di stampa britannica della Press Association. Radakin ha detto che il presidente russo Vladimir Putin potrebbe ottenere «successi tattici» nelle settimane a venire, ma ha sacrificato un quarto della potenza dell’esercito del suo Paese per guadagni «piccoli» e sta finendo le truppe e i missili ad alta tecnologia. «La macchina russa si sta allontanando e guadagna un paio di — due, tre, cinque — chilometri ogni giorno», ha detto l’ammiraglio. «E la Russia ha delle vulnerabilità perché sta finendo le persone, sta finendo i missili ad alta tecnologia». Il presidente Putin ha utilizzato circa il 25 per cento del potere del suo esercito per guadagnare una piccola quantità di territorio e 50.000 persone morte o ferite. «La Russia sta fallendo». Radakin ha reso omaggio al «coraggioso» popolo ucraino e ha promesso che il Regno Unito avrebbe sostenuto Kiev «a lungo raggio» con più armi. «Abbiamo fornito armi anticarro, ci sono altri elementi che stiamo fornendo e che continueranno», ha detto.

 

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