Il Codacons contro Fedez per la raccolta fondi Scena Unita, lo sfogo: “Mi sono rotto il ca**o”

Nuovo capitolo della battaglia del Codacons contro Fedez, questa volta per la raccolta fondi a favore dei lavoratori dello spettacolo. Il rapper lo ha reso noto attraverso le storie su Instagram in cui mostra la raccomandata ricevuta questa mattina dall’associazione.

Il Codacons contro Fedez

A questo giro nel mirino del Codacons c’è la raccolta fondi Scena Unita, istituita da Fedez insieme ad altri artisti per raccogliere fondi per i lavoratori dello spettacolo duramente colpiti dalla crisi economica durante il lockdown del 2020. Un brutto risveglio per il marito di Chiara Ferragni, che solamente nelle scorse ore ha esultato per l’assoluzione ottenuta dal tribunale di Livorno dopo la querela della giornalista Chiara Giannini.

A far infuriare Fedez, oltre all’ennesimo attacco del Codacons nei suoi confronti, è il paragone della raccolta fondi Scena Unita con la raccolta a favore di Malika Chalhi, la ragazza cacciata di casa dai genitori per la sua omosessualità e balzata sotto i riflettori della stampa dopo l’acquisto di una Mercedes con i soldi ricevuti dai donatori.

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Fedez si è mostrato infuriato in una serie di video pubblicati su Instagram, straziato dai continui attacchi del Codacons che, nella raccomandata, chiede l’immediato sequestro della raccolta fondi istituita dal rapper nel 2020.

Lo sfogo di Fedez

Fedez si sfoga contro il Codacons nelle storie di Instagram, dove mostra la raccomanda ricevuta questa mattina e commenta la vicenda con parole al vetriolo:

“Riescono a paragonare la nostra raccolta fondi dove abbiamo raccolto più di 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo a quella di Malika, che si è comprata la Mercedes, e richiedono di procedere all’immediato sequestro. Fate schifo! Io sono stufo di essere perseguitato da voi ed è incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi. So quello che fate e so come lo fate”.

Nella seconda parte Fedez risponde al Codacons proprio sul tema delle raccolte fondi, in termini di donazioni ricevute durante il periodo del lockdown dall’associazione:

“Io cerco sempre di fare una risata però si è arrivati ad un punto dove è veramente insostenibile, questa cosa. Io ricordo che il Codacons, durante l’emergenza Covid, durante il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto: ‘Donate per l’emergenza Coronavirus’ quando i soldi andavano direttamente a loro che con l’emergenza sanitaria nulla avevano a che fare. Questi hanno il coraggio di venire a rompere i co***oni ad artisti che hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla alla raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata una Mercedes. Come ca**o è possibile che in questo Paese sia possibile tutto questo? Io ho almeno una trentina di denunce, devo andare in tribunale per 30 volte per questi str***i che intasano i pubblici uffici. Mi sono rotto il ca**o!”.

Dopo l’ennesima mossa del Codacons contro Fedez è arrivata la solidarietà di tante persone, che dimostrano solidarietà al rapper e attaccano duramente l’associazione per l’ennesimo episodio di denuncia. Per il momento il Codacons non ha rilasciato altre dichiarazioni, ma sulla bacheca di Fedez si moltiplicano gli atti di solidarietà.

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