Imu 2022: il 16 giugno è fissata la scadenza della prima rata dell’imposta sulla casa. Un appuntamento per il quale appare utile riepilogare le esenzioni previste.
Con il venire meno dell’emergenza epidemiologica sono cambiate anche le esenzioni, in particolare sono ridotte. Occorre quindi ridefinire il quadro delle esenzioni dal pagamento dell’imposta sugli immobili e le varie agevolazioni fruibili.
Avere un quadro chiaro di chi paga e quali sono le misure emergenziali adottate è quindi fondamentale.
Imu 2022: Esenzione per anziani ospitati in strutture
Anche per l’anno 2022 è prevista l’esenzione Imu per gli anziani ospitati in strutture. Per ottenere l’esenzione, devono verificarsi determinate condizioni, in particolare che l’anziano proprietario dell’immobile, si trovi ricoverato in modo permanente o in lunga degenza presso una casa di riposo. Inoltre è condizione imprescindibile che l’immobile non sia stato concesso in locazione a terzi soggetti. In questo secondo caso l’immobile sarebbe produttivo di reddito e quindi non esente da Imu.
A questo proposito, bisogna comunque prestare attenzione: l’esenzione per gli anziani non è automatica, ma si tratta di una possibilità offerta ai Comuni. Spetta quindi a questi, con proprio regolamento, applicare o meno tale esenzione Imu 2022. La delibera deve essere presente sul sito del proprio Comune.
Tale esenzione viene estesa anche ai proprietari di immobili disabili che sono ricoverati in reparti di lunga degenza, oppure in modo permanente presso un centro di cura.
Le persone disabili che vogliono richiedere questa esenzione devono dimostrare che la loro residenza non si trova nell’immobile per il quale viene richiesta l’esenzione Imu. Anche in questo caso, l’immobile non deve risultare in locazione a terzi.
Imu 2022, esenzione Covid totale per gli immobili D3 e credito di imposta immobili D/2
Per i titolari di partita Iva sono in pratica venute meno tutte le agevolazioni previste nel periodo della pandemia e, di conseguenza, si ritorna al regime ordinario. Continua a essere in vigore l’esonero totale dal versamento Imu per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3, destinati a spettacoli cinematografici, teatri, sale per concerti e spettacoli. L’esenzione Covid spetta però solo se il proprietario dell’immobile è il gestore dell’attività ivi esercitata.
Per il 2022 è previsto un regime di favore per gli imprenditori che operano nel settore del turismo. Lo stesso consiste in un credito di imposta pari al 50% di quanto versato nel 2021 per la seconda rata dell’Imu. Questa misura è compresa nel decreto Ucraina (decreto 21 del 21 marzo 2022, articolo 22). I possibili beneficiari sono agriturismi, imprese che svolgono attività ricettive all’aperto, centri termali, parchi tematici, acquatici e faunistici. Vi rientrano inoltre le attività impegnate in ambito fieristico e congressuale.
Il beneficio può essere richiesto per gli immobili ricadenti nella categoria D/2, inoltre gestore dell’attività e proprietario dell’immobile devono coincidere.
Attenzione: non bastano questi requisiti, è necessario anche che il potenziale beneficiario dimostri di aver subito nel secondo trimestre 2021 una perdita economica di almeno il 50% rispetto al fatturato dello stesso periodo del 2019, cioè prima della crisi pandemica. L’importo non concorre alla determinazione del reddito imponibile, ma deve rispettare i limiti previsti dal Quadro Temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia.
Di conseguenza è previsto che gli importi siano comunicati nell’auto-dichiarazione aiuti di Stato.
Imu 2022, nella finanziaria previste misure sperimentali
La legge finanziaria 2022 prevede un bonus in via sperimentale per gli anni 2022 e 2023 in favore di coloro che decidono di trasferire la propria attività in comuni delle aree interne, con meno di 500 abitanti e a rischio spopolamento.
Il contributo viene riconosciuto non solo a chi trasferisce un’attività già esistente in questi comuni, ma anche in favore degli imprenditori che decidono di stabilire in essi una nuova attività o proseguirvi l’esercizio già in essere. Il fondo messo a disposizione è di 10 milioni di euro.
Imu 2022, esenzione per pensionati esteri
Nell’anno 2021 era vigente un’esenzione parziale dell’imposta dovuta dai pensionati residenti all’estero.
L’agevolazione prevedeva la riduzione a metà dell’importo dovuto, misura che si applicava ai soggetti non residenti, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale:
- sull’unica unità immobiliare posseduta in Italia;
- non locata o data in comodato d’uso.
Per l’anno 2022 questa esenzione parziale è stata potenziata attraverso la legge di Bilancio 2022, infatti la base imponibile dell’imposta è stata ridotta al 37,5% questo vuol dire che vi è un’esenzione pari al 62,5%. Affinché si possa beneficiare di tale regime agevolativo è necessario che l’immobile non sia locato o concesso in comodato d’uso.
Rispetto agli anni precedenti inoltre è caduto il requisito della residenza e iscrizione all’Aire.
Esenzione eventi sismici
L’esenzione Imu è stata estesa ai territori interessati da eventi sismici; si tratta di un’ulteriore estensione rispetto a quelle già praticate negli anni precedenti e contenuta nella legge di conversione del decreto Sostegni Ter.
L’esonero è valido fino alla ricostruzione o dichiarazione di agibilità dei fabbricati situati in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. La legge di conversione del decreto Sostegni Ter rinnova la sospensione del pagamenti Imu anche per i territori colpiti dagli eventi sismici degli anni 2016 e 2017.
In particolare, non si paga né l’acconto, né il saldo in scadenza il 16 dicembre 2022:
- nei comuni di Lombardia e Veneto interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012;
- nei comuni dell’Emilia-Romagna interessati dalla proroga dello stato d’emergenza, fino alla definitiva ricostruzione e agibilità;
- nel caso dei fabbricati distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero situati in zone del Centro Italia colpite dagli eventi verificatisi dal 24 agosto 2016. L’esonero spetta fino alla ricostruzione o agibilità, e in ogni caso fino a fine anno.
Imu 2022, cade l’esenzione totale per il blocco degli sfratti
Il 2021 è stato uno degli anni più difficili per molte famiglie e per agevolarle sono state previste diverse misure, tra queste il blocco degli sfratti. Legata a questa misura vi era l’esenzione dal pagamento dell’Imu per i proprietari degli immobili oggetto di tale blocco, introdotta in sede di conversione del decreto Sostegni bis n. 73/2021.
Nel dettaglio, erano esonerati dal pagamento dell’Imu i proprietari di immobili abitativi in caso di convalida di sfratto per morosità dopo il 28 febbraio 2020 e in relazione a esecuzioni sospese:
- fino al 30 settembre 2021 per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2021;
- fino al 31 dicembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dal 1° ottobre 2020 al 30 giugno 2021.
L’esonero Imu sugli immobili interessati dal blocco degli sfratti, introdotto dopo la scadenza del 16 giugno 2021, si affiancava alla possibilità di fare domanda di rimborso della prima rata versata.
Nell’anno 2022 non si è provveduto al blocco degli sfratti, le procedure previste per morosità sono quindi riprese e viene meno l’esenzione Imu, anche se i proprietari non sono riusciti a liberare l’immobile.
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