Jp Morgan, Unicredit e Goldman Sachs- Corriere.it

Jp Morgan, Unicredit e Goldman Sachs- Corriere.it

Ferretti, il gruppo italiano degli yacht di lusso, si avvicina sempre di più al «dual listing», la doppia quotazione che potrebbe arrivare già nel 2023, dopo essere sbarcato a marzo 2022 alla Borsa di Hong Kong. Secondo alcune indiscrezioni e quanto riportato dal Sole 24 Ore, durante un incontro fissato giovedì 13 ottobre la società ha definito le banche intermediarie che in questo collocamento assumeranno il ruolo di coordinamento e consulenza: una italiana, Unicredit, e due americane, Goldman Sachs e Jp Morgan. Il passo successivo è la presentazione di ipotesi di struttura dell’operazione al Cda da parte degli istituti incaricati. Dopodiché, l’ufficialità arriverà proprio con il via libera da parte del Consiglio.

Ritorno a Piazza Affari

L’operazione non è ancora ufficiale, appunto, ma la scelta delle banche dimostra certamente l’intenzione. Durante l’incontro è stato deciso anche il mercato di destinazione, tra la Borsa di Londra e quella di Milano: Piazza Affari sembra essere il listini preferito dagli azionisti di controllo. Così, dopo 20 anni dalla prima volta, Ferretti Group potrebbe tornare a quotarsi in Italia. Un tentativo lo aveva già avanzato nel 2019, ma tre anni fa aveva interrotto l’offerta di collocamento perché gli azionisti non avevano gradito i prezzi espresso dal mercato: la richiesta iniziale partiva da 2,5-3,7 euro per azione, poi tagliata a 2-2,5 euro su proposta delle banche. Il nuovo approdo, invece, dovrebbe essere reso più semplice dalla già avvenuta quotazione ad Hong Kong e servirà a conseguire l’obiettivo di diversificare la platea degli investitori istituzionali, puntando su diverse aree geografiche.

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I numeri del 2022

Ferretti Group punta a questo traguardo per continuare a cavalcare l’onda positiva che emerge anche dalla situazione ordini, nonostante le difficoltà dovute ai continui aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime, come conseguenza della guerra in Ucraina. Il gruppo guidato da Alberto Galassi ha chiuso il primo semestre 2022 con una raccolta degli ordini pari a 641,9 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021 (493,6 milioni). Il portafoglio ordini complessivo, al 30 giugno 2022, ha raggiunto quota 1.218miliardi di euro, con una crescita del 20% rispetto al 31 dicembre 2021 (1.016 miliardi) grazie alla forte acquisizione di ordini nel periodo e un aumento del 49% rispetto allo stesso periodo del 2021. Crescita a doppia cifra di ricavi netti, attestati a 534,9 milioni di euro, ed Ebitda, a 69 milioni.

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