La certificazione Emas la paga lo Stato

La certificazione Emas la paga lo Stato

Ministero della Transizione ecologica

Certificazione Emas a carico del ministero della Transizione ecologica (MiTe). Con un contributo fino a 15.000 euro il dicastero guidato da Roberto Cingolani agevola le imprese che effettuano operazioni di trattamento dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) e che intendono introdurre volontariamente il sistema di ecogestione e audit (Emas) per la valutazione e il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali. È quanto prevede il decreto MiTe 15 giugno 2022 (pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 180 del 3 agosto 2022). L’obiettivo del provvedimento è garantire il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali, stabilire misure atte ad incentivare le imprese che effettuano operazioni di trattamento dei Raee ed avviare i procedimenti preordinati al rilascio della certificazione Emas.

L’intervento di sostegno è conseguente al decreto ministeriale 464/2021 recante l’atto di indirizzo sulle priorità politiche per l’anno 2022 e il triennio 2022-2024, aggiornato in coerenza con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Per accedere al contributo i soggetti beneficiari dovranno presentare domanda al Mise esclusivamente tramite la procedura informatica (ciascun soggetto può presentare una sola domanda di ammissione all’agevolazione).

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Termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento da pubblicarsi sul sito del Mite in cui sarà reso disponibile lo schema di riferimento per la presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni e l’ulteriore documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività istruttoria.

Obiettivi della misura. Le disposizioni del presente decreto perseguono la finalità di cui all’art. 18, comma 7, del d.lgs. 49/2014, definendo le misure per incentivare l’introduzione volontaria, nelle imprese che effettuano le operazioni di trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), dei sistemi certificati di gestione ambientale disciplinati dal regolamento Ce n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas).

Soggetti beneficiari. Gli incentivi sono concedibili a favore delle imprese che effettuano operazioni di trattamento di Raee autorizzate (ai sensi del dlgs n. 52/2006).

Il possesso dell’autorizzazione garantisce l’utilizzo delle migliori tecniche di trattamento adeguato, di recupero e di riciclaggio disponibili nonché l’osservanza dei requisiti previsti per il trattamento adeguato e per il conseguimento degli obiettivi di riciclaggio e recupero.

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Le imprese beneficiarie, alla data di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) risultano costituite, iscritte al registro delle imprese e all’assicurazione generale obbligatoria;

b) non sono destinatarie di sanzioni interdittive e non sussistono nei loro confronti le cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 del d.lgs. 159/2011;

c) non si trovino in stato di liquidazione.

Contributo. L’agevolazione prevista dal decreto è concessa in forma di contributo, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili pari a euro 500 mila annui. Le imprese che effettuano il trattamento di Raee che intendono accedere al contributo devono certificare l’avvio della procedura per l’ottenimento della registrazione Emas nonché produrre la relativa documentazione.

Nel caso in cui l’importo complessivo delle agevolazioni concedibili ai soggetti richiedenti sia superiore all’ammontare della dotazione finanziaria, il Mite procederà al riparto delle risorse disponibili in proporzione all’importo dell’agevolazione spettante a ciascun soggetto istante.

Tutti i soggetti beneficiari concorreranno al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda. Sono escluse dall’attribuzione dei contributi le imprese che abbiano già ottenuto la certificazione Emas o abbiano concluso il procedimento per l’ottenimento della registrazione Emas al momento di presentazione dell’istanza.

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Bruno Pagamici

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