la nave in porto per 3 anni- Corriere.it

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«Alle 14 si è conclusa la conferenza dei servizi sul rigassificatore con parere con prescrizioni quindi con esito positivo rispetto alla sua collocazione. La nave resterà» nel porto di Piombino «tre anni ed entro 45 giorni Snam dovrà indicare dove montare la piattaforma offshore dove la nave fornirà servizio nei 22 anni successivi». Lo ha comunicato il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, al termine della riunione della conferenza dei servizi, che si è tenuta a Firenze, indetta proprio per decidere se dare o meno il via libera al rigassificatore di Snam. Ha aggiunto che l’ok della conferenza «è il risultato del lavoro di 35 enti che sono stati coinvolti e 87 osservazioni che sono state trasmesse anche da altri enti. Ritengo che sia stato un lavoro molto approfondito, la mole di materiale è consistente ed ha visto osservazioni, deduzioni, contro deduzioni, e infine la riunione di oggi ha tirato le somme».

La Conferenza dei Servizi ha appena espresso parere favorevole al rilascio dell?autorizzazione per il #rigassificatore di Piombino.

— Eugenio Giani (@EugenioGiani) October 21, 2022

Le divergenze

Il presidente toscano ha aggiunto: «Lunedì (24 ottobre, ndr) in giunta approveremo il memorandum per Piombino e martedì firmerò l’autorizzazione». Il sindaco della città livornese, Francesco Ferrari, ha replicato affermando che «faremo ricorso al Tar contro l’autorizzazione, è stata viziata fin dall’inizio. Il commissario straordinario ha assunto questo incarico in maniera sbagliata con l’obiettivo di autorizzare l’opera — ha ribadito —, in realtà lui doveva assumere il ruolo per verificare se quest’opera potesse essere autorizzata, ed i nostri pareri, comprese le integrazioni che abbiamo depositato ieri, confermano inequivocabilmente che quell’opera è dannosa e non poteva essere autorizzata. Ecco perché andremo a fare ricorso all’autorità giudiziaria». Tra le varie divergenze ha, poi, portato alla luce proprio il rapporto che la giunta discuterà la prossima settimana: «Noi riteniamo che quel memorandum non ricalchi a pieno le vere esigente del nostro territorio — ha detto —, perché fa un elenco di cose, alcune delle quali sono già finanziate. Responsabilmente, andremo a redigere un documento con l’elenco delle cose che veramente Piombino richiede, ma faremo ricorso al Tar. Ci sono gli estremi, i nostri consulenti che ci hanno aiutato in questo percorso durato mesi ci confermano che i rilievi tecnici che abbiamo sollevato nella Conferenza dei servizi sono rilievi fondamentali, forti su cui poggerà il nostro ricorso».

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Le manifestazioni

Le parole del sindaco Ferrari soprattutto ai manifestanti che per l’occasione si sono radunati fuori da palazzo Strozzi Sacrati, sede dell’incontro a Firenze. Si tratta per lo più di cittadini dei comitati di Piombino, circa 3 mila persone, che fin dalla mattina presto si sono ritrovati in piazza Duomo intonando il coro «Se la nave arriverà, fermeremo la città». Molti degli striscioni che hanno con loro chiedono di bloccare l’intervento per il rigassificatore e difendere il mare. Una volta comunicata la decisione presa nel corso della riunione, i manifestanti dei comitati contrari al progetto hanno iniziato a urlare “venduti” e “buffoni” rivolgendosi alle finestre della presidenza della Giunta della Toscana dove si è svolto l’incontro. Francesca Marino, portavoce del Comitato Liberi insieme per la salute, ha spiegato che «noi speriamo fino all’ultimo, siamo qui per far cambiare idea a Giani, non vogliamo assolutamente che venga messo questo rigassificatore nel nostro porto, speriamo che non si metta questa firma».

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Il braccio di ferro

Insomma, il braccio di ferro sulla questione prosegue. Giani ha, inoltre, ribadito che «le prescrizioni non cambiano il cronoprogramma e riguardano sicurezza, ambiente e prevenzione dei rischi. Sono sereno, ci sono 60 milioni di italiani che hanno bisogno di energia e non posso accettare il “non nel mio giardino”. Ci sono tutti gli elementi per dare l’autorizzazione e il porto di Piombino è una indicazione di buon senso. Mi prendo le mie responsabilità, ma vorrei che l’amministrazione di Piombino non si ritirasse sull’Aventino e cogliesse il rigassificatore come opportunità». Nei prossimi 45 giorni, inoltre, si prevede che nell’autorizzazione venga indicata anche la localizzazione off shore esatta: «Snam sta cercando in tutta Italia», ha aggiunto Giani.

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