La Scuola dei Misteri: Las Cumbres 2, intervista ai protagonisti

La Scuola dei Misteri: Las Cumbres 2, intervista ai protagonisti

Torna La Scuola dei Misteri: Las Cumbres. Dall’1 aprile è disponibile su Prime Video la seconda stagione del revival del cult El Internado: Laguna Negra, soap spagnola a tinte horror che ha conquistato il pubblico iberico a cavallo degli anni Duemila e Dieci.

Una miscela di Élite e Buffy – L’ammazzavampiri, El Internado: Las Cumbres racconta le peripezie di un gruppo di studenti e studentesse che frequentano un istituto privato noto per essere l’unica accademia in grado di riportare sulla retta via la gioventù più problematica. Quello che si nasconde tra i corridoi della scuola è una fitta rete di segreti che ha attraversato i secoli e che minaccia l’incolumità del corpo studentesco.

Tra sacrifici umani, sette misteriche e atmosfere paranormali, Las Cumbres tinge di oscurità le tipiche serie adolescenziali a cui ha abituato la Spagna negli ultimi vent’anni a cominciare da Fisica o Chimica, che con El Internado condivide la medesima casa di produzione Atresmedia.

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Nella seconda stagione, Amaia è diventata la leader del proprio gruppo di compagni di classe,” anticipa la sua interprete Asia Ortega, che aggiunge: “Rispetto alla prima stagione è come se fosse un altro personaggio, è più riflessiva e deve fare i conti con delle misteriosi visioni che la legano al personaggio di Inés”.

Quanto a Paul, il personaggio che ha il volto di Albert Salazar è coinvolto in problemi famigliari. Il ritorno di sua madre Patricia, insieme alle difficoltà della sorella Adele con le droghe lo metteranno a dura prova. “Nonostante tutto questo, Paul continuerà a lottare per ciò che è giusto e sarà la vicinanza di Amaia a fargli vedere le cose da una prospettiva diversa” riflette Salazar.

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E poi c’è Manu, il loro compagno di classe sparito in circostanze misteriose alla fine della scorsa stagione. “Manu è un sopravvissuto,” dice Carlo Alcaide che lo porta in scena, continuando: “Lo vedremo in fuga per riappropriarsi della propria libertà, e tutto si lega ad un mistero molto più grande“.

Las Cumbres abbina metafore dell’orrore alle difficoltà dell’adolescenza. Crescere fa paura? “Più che paura, diventare grandi spesso è sinonimo di non sentirsi capiti e lo dico per esperienza” racconta Albert Salazar. Asia Ortega aggiunge: “A volte lo spauracchio più grande è imparare a vivere con noi stessi”.

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In apertura di post, l’esperienza di intervista Asia Ortega, Albert Salazar e Carlos Alcaide con la seconda stagione de La Scuola dei Misteri: Las Cumbres, dall’1 aprile su Amazon Prime Video.

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