M5S, solo 15 assenti ingiustificati. I deputati restano filo – governativi

M5S, solo 15 assenti ingiustificati. I deputati restano filo – governativi

Tanto rumore per nulla, direbbe William Shakespeare. Il grande disagio e malcontento dei Cinquestelle di cui si parla da intere settimane, alla resa dei conti, si è tradotto in un voto di fiducia unanime nei confronti del tanto vituperato governo Draghi.

Il Dl Aiuti passa senza neanche il voto contrario di un solo deputato pentastellato. L’unico astenuto è Vittorio Sgarbi, mentre gli assenti grillini sono 28. Di questi 13 sono deputati in missione, mentre solo 15 sono gli assenti ingiustificati. Tenuta presente l’alta circolazione del virus è possibile, almeno stando a quanto apprende ilGiornale.it, che qualche deputato pentastellato non abbia partecipato al voto perché positivo al Covid. Dalla riunione congiunta che il leader Giuseppe Conte ha tenuto ieri sera con i gruppi parlamentari sembrava che il malessere nei confronti del governo fosse predominante sia tra i deputati sia tra i senatori eppure, Covid o non Covid, il dissenso vero e proprio si è tradotto in sole 15 assenze ingiustificate. Un numero estremamente residuale e, grosso modo, in linea con il resto delle altre forze parlamentari. Anzi, in alcuni casi, le assenze ingiustificate sono state di molto superiore nelle fila degli altri partiti. Che fine hanno fatto i duri e puri che non vogliono il termovalorizzatore a Roma? E che dire dei grandi sostenitori del Superbonus? Si accontentano di rinviare la discussione su quel tema a un ordine del giorno di cui si discuterà successivamente? Possibile che neanche uno dei 104 deputati presenti abbia avuto un sussulto d’orgoglio di votare contro la fiducia in segno di protesta contro le modifiche al reddito di cittadinanza?

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Sono tutti codardi oppure, cosa assai più probabile, la verità è che quasi nessuno vuol seguire la linea della rottura che vorrebbe imporre Conte? Il gruppo parlamentare M5S di Montecitorio, in effetti, è storicamente più filogovernativo di quello di Palazzo Madama. Come rivelato da ilGiornale.it, nel caso in cui Conte decidesse veramente di abbandonare il governo, vi sarebbero numerosi deputati pronti ad abbandonare lui e la sua nave, il M5S, sempre più allo sbando. Tutto si deciderà la prossima settimana, quando il Dl Aiuti passerà dalla Camera al Senato e lì si vedrà realmente quanto sono i fedelissimi di Conte, disposti a far cadere un governo nel pieno di una situazione internazionale decisamente critica e una pandemia che non sembra volere avere una fine imminente.

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