Mancano solo poche ore, importante bonus in scadenza: come inoltrare le domande per il rimborso

Mancano solo poche ore, importante bonus in scadenza: come inoltrare le domande per il rimborso

La data è stata fissata nel 30 giugno, ultimo giorno utile per inoltrare le domande di rimborso in merito alle spese sostenute nel 2021. Ecco i dettagli di un importante bonus non molto conosciuto

I dettagli sono riportati nell’apposito decreto ministeriale n. 395 del 27/09/2021, nel quale sono riportati tutti i possibili interventi che danno diritto all’agevolazione. Si tratta del bonus idrico, una forma di risparmio forse non molto conosciuta ma di grande importanza, specialmente in tempi come questi caratterizzati da inflazione galoppante e costi della vita quotidiana molto elevati.

come presentare domanda
Risparmio possibile fino a 1000 euro ma richieste entro il 30 giugno (Fonte Pixabay)

Voluta dal ministero della Trandizione ecologica, l’agevolazione è pensata per sostenere una ricca serie di interventi di efficientamento dei consumi idrici e il rimborso prevede fino a 1000 euro in merito alle spese effettuate durante il 2021. A condizione che le domande di rimborso di tali spese vengano inoltrate, come riportato sul sito del Bonus idrico, entro le 23.59 del 30 giugno 2022.

Bonus idrico, quali spese sono coperte e rimborsate

Ma cosa prevede il bonus? È rivolto a coloro (persone fisiche residenti in Italia) che sostituiscono i sanitari in ceramica installandone di nuovi a scarico ridotto, oppure che acquistino, sempre in sostituzione, rubinetteria e colonne doccia dotati di flusso d’acqua limitato. L’incentivo, fino a 1000 euro, riguarda la spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021.

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Per la precisione il bonus riguarda: “Fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico”, comprese anche le opere murarie, le opere idrauliche e lo smontaggio dei precedenti sistemi. E “la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto” ma anche di “soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto”. Anche in questo caso opere idrauliche, murarie e di smontaggio sono comprese.

Come richiedere l’agevolazione

Occorre avere compiuto 18 anni e aver residenza in Italia per beneficiare dell’incentivo. Inoltre bisogna essere titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Per la presentazione della domanda è sufficiente accedere al sito web bonusidricomite usando lo Spid o la carta d’identità elettronica, registrandosi e chiedendo il rimborso.

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Le informazioni da fornire sono: Nome, cognome, codice fiscale del beneficiario; importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso; quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione; per ogni bene sostituito andranno indicate le specifiche tecniche compresa la specifica della portata massima d’acqua. Occorre fornire identificativo catastale dell’immobile e la conferma di non aver usufruito, per le stesse spese, di altre agevolazioni fiscali. Andranno infine allegate in copia le fattura o la documentazione commerciale prima di completare la procedura, per la quale vi sono 30 minuti di tempo. Una volta completata ci saranno altre tre ore di tempo per eventuali rettifiche o correzioni.

Bonus da richiedere
Lo si può richiedere solo rispettando determinati requisiti (Fonte Pixabay)

Le spese che non rientrano nell’agevolazione

Attenzione però: non tutte le spese rientrano nel bonus, a cominciare da quelle riguardanti il piatto doccia proseguendo con box doccia con colonna integrata, sedile wc, copri vaso e bidet. Sostituendo soltanto il vaso in ceramica senza che avvenga la sostituzione della cassetta di scarico non si avrà diritto al bonus dato che la norma prevede che l’intervento riguardi sia il vaso che il sistema di scarico.

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Altre spese non incluse sono quelle per i lavandini, l’installazione di autoclave e serbatoio di accumulo, e tutte le opere edili e di finitura riguardanti la sostituzione, con un piatto doccia, della vasca esistente.

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