Mattarella scioglie le Camere: ‘Era l’ultima scelta, elezioni entro 70 giorni. Molti adempimenti, pensare al Paese’

Mattarella scioglie le Camere: ‘Era l’ultima scelta, elezioni entro 70 giorni. Molti adempimenti, pensare al Paese’

«Grazie per questo…Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato». Mario Draghi sorride sobrio e commosso, mentre metà emiciclo a Montecitorio lo applaude (immobili 5S, Lega e FI) prima che annunci che sta per salire al Quirinale per rimettere il mandato nelle mani di Mattarella. Le dimissioni il premier le aveva già comunicate ai suoi ministri prima che fosse lasciata cadere la sua richiesta di un nuovo patto per ripristinare l’unità nazionale. La risposta di Conte, Salvini e Berlusconi è stata un no rotondo. E il Capo dello Stato Sergio Mattarella si appresta ora a sciogliere le Camere, dopo aver convocato nel pomeriggio al Quirinale la Presidente del Senato Casellati e il Presidente della Camera Fico, in base all’articolo 88 della Costituzione che regola lo scioglimento del Parlamento. 

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Un comunicato del Quirinale, letto dal Segretario generale Ugo Zampetti nella ufficialità di un video, spiega che Mattarella ha preso atto delle dimissioni del premier e del governo, che restano in carica per il «disbrigo degli affari correnti». Roberto Fico legge nell’Aula di Montecitorio la lettera di dimissioni del premier, che stamattina ha visto i Presidenti delle due Camere. Cresce intanto l’attesa per le parole del Capo dello Stato che – decisa la data delle elezioni – certo spronerà le forze politiche a rispettare il percorso di riforme che blinda il cammino del Pnrr. Intanto i partiti sono a soqquadro. Dopo la Gemini, anche Renato Brunetta dice addio a Forza Italia: «Non sono io che la tradisco, ma è Fi ad aver tradito sè stessa».

 

Crisi di governo, la diretta

Ore 18.30 – Nel corso del Consiglio dei ministri, è stato comunicato ai ministri che si andrà a votare il 25 settembre.Lo riferiscono i ministri presenti alla riunione.

Ore 17. 54 – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando dal Quirinale, ha chiarito che «la situazione politica ha condotto alla decisione di sciogliere le Camere: la discussione, il voto e le modalità con cui è stato espresso ieri hanno reso evidente il venire meno del sostegno del Parlamento al governo e l’assenza di prospettive di dare vita a nuova maggioranza, rendendo obbligatorio lo scioglimento delle Camere».

Ore 17.32 – il premier Mario Draghi è giunto al Quirinale per controfirmare, come prevede la prassi costituzionale , il decreto di scioglimento delle Camere che sarà firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. 

Ore 16.17 – «Beppe è sereno». Così fonti del Movimento che hanno contatti con il garante 5s riferiscono dello stato d’animo del fondatore del Movimento rispetto alla scelta del M5s di non partecipare al voto di fiducia. Per Grillo quella presa da Conte sarebbe una scelta necessaria per tenere unito il gruppo parlamentare. D’altronde, si sottolinea, le proposte del Movimento come reddito di cittadinanza e bonus 110 erano state attaccate da Draghi. 

Ore 15.52 – «C’è disappunto non preoccupazione per le urne in autunno: un certo numero di scuole fermeranno infatti le lezioni appena avviate e questo è un problema che solleviamo da non so quanti anni. Quindi chiediamo al Ministero dell’Interno di individuare» per le elezioni politiche «seggi non scolastici». Lo dice all’ANSA Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. «Basta seggi nelle scuole – sottolinea – che fanno perdere giorni di lezione dell’anno scolastico appena iniziato, lezioni che poi non verranno recuperate».

Ore 15.45 – «Spero ci siano le elezioni il prima possibile, spero che vinceremo e continueremo con il programma di Draghi». Lo ha detto il segretario del Pd, intervistato da Bloomberg Tv. «Il voto sarà a fine settembre o nei primi giorni di ottobre, per la prima volta in autunno. Ma siamo pronti», ha aggiunto Letta. «Devo essere molto chiaro – ha spiegato ancora -, l’Italia è un grande Paese, una grande economia, un grande popolo, assolutamente democratico: andremo al voto in autunno anziché a marzo, non cambia così tanto. Ma complica le cose perché quello che Draghi doveva fare era molto importante per il rilancio del Paese in autunno. Sono sicuro che la campagna elettorale porterà gli elettori a capire chi è responsabile e chi no».

 

 

Ore 15.17 – «Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi. Proporrò a tutti partiti in campagna elettorale di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l’Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino». Lo ha detto il segretario del Pd, intervistato da Bloomberg.

Ore 15.05 – «La crisi di governo è stata innescata da Conte e dal M5s e questo è un fatto grave ma conoscendo quel movimento, non mi sorprende. Mai avrei potuto immaginare che Forza Italia e la Lega si mettessero sullo stesso livello di Conte e del M5s nel determinare in questo frangente la caduta del governo Draghi». L’ha detto Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali ospite di Skytg24.

Ore 14.46 –  «In Regione Lazio non c’è una crisi politica, la maggioranza c’è e l’esperienza prosegue». Lo precisano fonti della Regione. Inoltre viene escluso un possibile election day con le politiche perchè se Nicola Zingaretti dovesse candidarsi alle politiche la norma gli consente comunque di ricoprire la carica di presidente di Regione perchè non incompatibile con una candidatura.

Ore 14.30 – «La destra ha fatto una scelta incomprensibile che fa a pugni anche con l’elettorato di centrodestra. Io ho ricevuto molti messaggi e mail da imprenditori e professionisti che non capiscono questa scelta in cui ha prevalso il calcolo e la corsa alle elezioni. Sappiamo che l’incipit per la Meloni è il ritorno al voto. Spiace constatare che anche FI e Lega hanno preferito seguire l’input della Meloni piuttosto che mettere al centro l’interesse del Paese». Così Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali, ospite di Skytg24 commentando la mancata fiducia votata da Forza Italia da cui si è dimessa.

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Ore 14.24 – Domani in aula alle 9:30 è prevista la discussione generale sul conto consuntivo della Camera per il 2021 e del progetto di bilancio per il 2022. Il termine per la presentazione degli odg è fissato alle ore 16 di domani. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo che si è riunita a Montecitorio.

Ore 14.20 – «Per me il campo largo nel Lazio non è in discussione poi se il Pd cambierà idea ci spiegherà il perchè e vedremo. Ma per ora resta l’alleanza». Così all’ANSA Roberta Lombardi assessore alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio e responsabile per gli Enti Locali del Movimento 5 Stelle.

 

 

Ore 13.53 – Il DDL Concorrenza andrà in Aula alla Camera lunedì prossimo. Da testo verrà tolto l’art.10, sui tassisti, che viene soppresso in commissione. Lo apprende l’ANSA dalla conferenza dei capigruppo della Camera i cui lavori sono in corso.

Ore 13.28 – «Sinceramente grato a Mario Draghi per l’incrollabile sostegno all’Ucraina nel combattere contro l’aggressione russa e difendere i comuni valori europei, la democrazia e la libertà». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Continueremo a lavorare per sviluppare la cooperazione tra Ucraina e Italia, sono convinto che il sostegno attivo dell’Italia al popolo ucraino continuerà», aggiunge Zelensky.

Ore 13.12 – Il governo Draghi «aveva una chiara collocazione internazionale, collocava l’Italia con i suoi alleati storici. E non è un caso che sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Vladimir Putin. Questo è solo il primo atto che vede uniti Conte e Salvini nel cercare di portare l’Italia fuori dalle alleanze storiche e di destabilizzarla dal punto di vista economico». Lo ha detto Luigi Di Maio parlando ai cronisti. «C’è bisogno di raccogliere l’agenda riformatrice di Draghi e portarla avanti», ha proseguito.

Ore 12.39 – «Discuteremo e decideremo della conformazione della nostra proposta, sul nostro progetto e programma, sulle modalità con cui affronteremo il voto, partendo dal fatto che abbiamo questa legge elettorale. Compagni di strada e modalità con cui questo avverrà verrà deciso insieme, collegialmente. È evidente che il voto di ieri impatta molto fortemente». Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, intervenendo alla riunione della segreteria, in corso al Nazareno a Roma.

 

 

Ore 12.30 –  A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti di governo, è il 18 settembre la data sulla quale si sta ragionando in queste ore per il ritorno alle urne. Una data che da alcuni viene data ormai per certa e che dovrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore, dopo gli incontri del Capo dello Stato Sergio Mattarella con i presidenti delle Camere. Se infatti il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, decidesse di procedere oggi stesso allo scioglimento delle Camere, a quel punto diventerebbe impossibile votare il 2 ottobre, in quanto si andrebbe oltre i 70 giorni dallo scioglimento del Parlamento, previsti dall’articolo 61 della Costituzione, entro i quali debbono svolgersi le elezioni. Sarebbe invece possibile votare domenica 25 settembre, rispetto alla quale va sciolto il nodo legato alla vigilia del Capodanno ebraico. Se arrivasse il via libera, che viene considerato possibile, si sistemerebbero tutte le tessere del puzzle, perchè a quel punto verrebbero rispettati anche i 60 giorni prima della data delle elezioni, richiesti per la comunicazione dell’elenco provvisorio degli italiani all’estero aventi diritto al voto dal ministero dell’Interno a quello degli Esteri. Difficile ipotizzare un voto trascorsi soltanto 45 giorni dalla fissazione della data delle elezioni: significherebbe andare alle urne l’11 settembre. Quanto alla prima riunione del Parlamento, che in base al’articolo 61 della Costituzione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni, possibile il 7 ottobre in caso di voto il 18 settembre, una settimana dopo, il 14, in caso di urne il 25 settembre.

Ore 12.24 – La Russia non sosterrà alcun partito nelle elezioni in Italia, come invece fanno Usa e Paesi Ue dichiarandosi a favore di una o l’altra forza politica in occasione di consultazioni in altri Stati. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. «Questo – ha aggiunto – non riguarda solo Washington nei confronti dei Paesi della Nato. Ricordatevi come i Paesi dell’Ue avevano dichiarato che per loro era vantaggiosa la candidatura di Hillary Clinton a presidente negli Usa». «Per noi in Italia è vantaggioso sviluppare la cooperazione. Ma chi, come e quando arriva al potere in Italia, è affare degli italiani».

Ore 12.05 – Il presidente della Camera Roberto Fico ha dato lettura nell’Aula della Camera della lettera con cui Mario Draghi gli ha comunicato le sue dimissioni presentata da presidente del Consiglio.

Ore 11.59 – La conferenza dei Capigruppo della Camera è convocata alle 13. Si apprende a Montecitorio.

Ore 11.45 –  Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, verrà convocato nel tardo pomeriggio per adottare il provvedimento che definisce il perimetro per il disbrigo degli affari correnti.

 

 

Ore 11.40 – Il presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, non interverrà in Aula alla Camera, dove era atteso alle 12. Sarà il presidente della Camera, Roberto Fico, a leggere ai deputati, alla ripresa dell’Aula, una comunicazione del premier. Lo si apprende da fonti di governo.

Ore 11.35 – Chiudere comunque l’iter parlamentare del disegno di legge sulla concorrenza, una delle riforme legate al Pnrr: a questo, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, è in corso un confronto tra i gruppi della oramai ex maggioranza in queste ore. Una delle ipotesi, su cui ci sarebbe già una intesa di massima, sarebbe quella di stralciare gli elementi ancora divisi, in particolare le misure sui taxi.

Ore 11.34 – «Cosa c’entra la Russia?». Questa la prima reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ad una domanda sulle dimissioni del governo Draghi. «Non solo commentatori e blogger, ma anche responsabili politici italiani collegano i cambiamenti politici interni alla Russia e alla politica estera. Questo mi meraviglia, questo ci ha scioccato», ha aggiunto la portavoce.

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Ore 11.31 – «Indegno il comportamento dei 5 Stelle: Draghi, il governo e l’Italia sono vittime di irresponsabili e hanno pagato le beghe tra M5S e Pd». Lo afferma il senatore della Lega, Roberto Calderoli.

Ore 11.23 –  Il presidente del Consiglio Mario Draghi è appena rientrato a Palazzo Chigi dopo l’incontro con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Draghi dovrebbe ora vedere il presidente della Camera Roberto Fico.

Ore 11.20 –  «Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave. I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale». È quanto afferma Renato Brunetta in uno dei passaggi nella nota nella quale afferma di lasciare Forza Italia.

 

 

Ore 10.48 – L’articolo 88 della Costituzione citato nel comunicato del Quirinale recita: »Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse«. L’incontro con Casellati e Fico ha dunque come oggetto la valutazione sullo scioglimento delle Assemblee parlamentari.

Ore 10.46 – «Ieri eravamo orientati a dare almeno un appoggio esterno e ci aspettavamo di ricevere considerazione, dialettica politica e rispetto per il Parlamento», ha detto, secondo quanto apprende l’Adnkronos, il leader M5S Giuseppe Conte nel corso dell’assemblea dei deputati grillini, ripercorrendo le fasi della convulsa giornata di ieri al Senato.

Ore 10.43 –  A quanto si apprende da ambienti parlamentari il presidente del Senato Elisabetta Casellati salirà al Quirinale alle 16.30. Alle 17 toccherà invece al presidente della Camera Roberto Fico.

Ore 10.35 – Il presidente del consiglio Mario Draghi, dopo essere stato al Quirinale per comunicare le dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sta incontrando a Montecitorio il presidente della Camera Roberto Fico. In precedenza, il premier dimissionario aveva incontrato a palazzo Giustiniani la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Ore 10.34 – La deputata Soave Alemanno lascia il M5s. La deputata pugliese, che in questi giorni ha criticato la scelta del partito di non sostenere il governo Draghi, ha annunciato l’addio su Facebook, dicendosi «amareggiata» e spiegando che «quella scritta nell’ultimo periodo è una brutta pagina che non avrei voluto leggere».

Ore 10.32 –  Il presidente del Consiglio Mario Draghi è appena rientrato a Palazzo Chigi dopo l’incontro con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Draghi dovrebbe ora vedere il presidente della Camera Roberto Fico.

Ore 10.30 – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere, ai sensi dell’art. 88 della Costituzione. È quanto scritto in una nota diffusa dal Colle.

Ore 10.15 – È terminato dopo venti minuti a Palazzo Madama il colloquio di Mario Draghi con il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, alla quale il premier ha comunicato di aver rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Capo dello Stato.

Ore 10.19 – «Le responsabilità dei partiti che non hanno votato la fiducia ieri sono di tutti, non mi si venga a fare classifiche di responsabilità, gli italiani non lo capirebbero». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nell’assemblea congiunta dei gruppi Pd, in corso alla Camera.

 

 

Ore 10.15 – «Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri professor Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto, il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti». È quanto dichiara in un video dal Quirinale il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti.

Ore 10.09 – MATTARELLA PRENDE ATTO DIMISSIONI DRAGHI, ESECUTIVO IN CARICA PER AFFARI CORRENTI

Ore 10.04 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi sì è recato a palazzo Giustinani per incontrare il presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Ore 10.00 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lasciato il Quirinale, dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per comunicargli le sue decisioni dopo quanto accaduto ieri al Senato.

 

 

Ore 9.59 – «Non c’è nessun volto del centrodestra, si vedrà quando si andrà a votare. Il centrodestra avrà un programma politico ed economico, fondamentale la scelta Europeista e Atlantista, il nostro principale interlocutore sono gli Stati Uniti»: lo dice Antonio Tajani a Rtl 102.5 questa mattina durante la trasmissione «Non stop news». «Berlusconi è sempre stato sempre molto preciso su questo, FI è un partito liberale», aggiunge.

Ore 9.37 – Sta per iniziare alla Camera l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd, convocata dal segretario Enrico Letta.

Ore 9.34 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi è al Quirinale per un colloquio con il presidente Sergio Mattarella.

 

 

Ore 9.32 – Mario Draghi tornerà alla Camera alle 12, alla ripresa dei lavori in Aula. Lo indicano fonti di Governo. Le stesse fonti precisano che non ci sarà una riunione del Consiglio dei ministri oggi, ipotesi che circolava nelle scorse ore: Draghi infatti ha già presentato formalmente le dimissioni in Consiglio dei ministri la scorsa settimana, per cui non è necessario un nuovo passaggio

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Ore 9.29 – Alle 13 a Montecitorio si riuniscono i gruppi parlamentari di Italia viva con Matteo Renzi. Lo rende noto Iv.

Ore 9.26 – Oggi non si terrà, come ipotizzato nelle ultime ore, un Consiglio dei ministri. Secondo quanto spiegano fonti di governo, Mario Draghi aveva già annunciato le dimissioni ai ministri la scorsa settimana, poi respinte da Sergio Mattarella. Non ci sarà quindi un nuovo passaggio in Cdm poiché formalmente l«intenzione di dimettersi era già stata comunicata.

Ore 9.22 – GOVERNO: CRIPPA, ALLE 10 ASSEMBLEA M5S CAMERA

Ore 9.20 –  Dopo aver fatto il suo brevissimo annuncio, Draghi ha salutato con la mano i deputati. Aveva quasi preso la via della porta quando il presidente della Camera Roberto Fico gli ha chiesto di quanto tempo avesse bisogno per la sospensione. Inizialmente smarrito Draghi ha detto «fino a mezzogiorno». E qui un nuovo applauso

Ore 9.19 –  Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è giunto al Quirinale «per comunicare» le sue «determinazioni» al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il voto del Senato di ieri.

 

 

Ore 9.16 – «Innanzitutto grazie, grazie. Grazie per questo» applauso «naturalmente, certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, a volte. Grazie per questo e per tutto il lavoro fatti in questi mesi». Così il premier Mario Draghi in Aula alla Camera, dove è stato accolto da un lunghissimo applauso e dalla standing ovation dei membri del suo governo e di gran parte dei deputati presenti nell’emiciclo.

Ore 9.15 – FICO SOSPENDE SEDUTA CAMERA FINO ALLE 12: ATTENDIAMO COLLOQUIO MATTARELLA-DRAGHI

Ore 9.09 –  «Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni». Lo dice il premier Mario Draghi intervenendo alla Camera.

Ore 9.08 – DRAGHI: VADO AL QUIRINALE PER COMUNICARE LE MIE DETERMINAZIONI

Ore 9.05 – Mario Draghi entra nell’Aula della Camera e viene accolto da una lunga standing ovation del centrosinistra e del governo. Immobili il centrodestra e i M5S.

Ore 9.03 – «Noi abbiamo detto: andiamo avanti con Mario Draghi presidente del Consiglio ma senza il Movimento 5 Stelle, che stava combinando una serie di guasti. Non abbiamo chiesto noi a Draghi di dimettersi, è stata una sua scelta». Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, ai microfoni di Rtl 102.5.

Ore 9.00 – «La Gelmini da 25 anni sta in Forza Italia, è una delle più fedeli di Berlusconi, se oggi sbatte la porta e se ne va dà il senso di quello che è successo». Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Rtl 102.5. «Forza Italia ha scelto di stare con Salvini, si è consegnata a Salvini». «La colpa» di staccare la spina al governo «è di Conte, che ha trovato un inaspettato alleato, Salvini, che ha colto la palla al balzo per mandare il Paese a votare. In questo momento di difficoltà per il Paese, avrei preferito continuare ad esser guidato da un premier autorevole».

Ore 8.39 – «Proviamo ad astrarci dal risultato della bagarre di ieri e riflettiamo sulla qualità del dibattito parlamentare delle ultime settimane. Nel mondo ci sono cambiamenti climatici spaventosi, differenze sociali che si allargano, una pandemia che ci ha messo in ginocchio, guerre che ci coinvolgono direttamente e di cosa si dibatte in Parlamento? Di concessioni balneari? Di taxi, con i partiti che si dividono per calcolo elettorale?». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la crisi di governo sulle sue pagine social.

 

 

Ore 8.30 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è appena arrivato a Palazzo Chigi. Alle 9 il premier è atteso alla Camera per le comunicazioni, a seguire – dopo un probabile Cdm lampo – dovrebbe recarsi al Quirinale per le dimissioni. Nella sede del governo è arrivato da pochi minuti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli.

Ore 7.00 – Piazza Affari sconta i timori sulla permanenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi e le preoccupazioni degli investitori per una eventuale fine anticipata della legislatura. L’indice Ftse Mib, che ha toccato un -2,1%, ha terminato le contrattazioni in calo dell’1,6% facendo di Milano la peggiore tra le Borse europee. Lo spread Btp-Bund si è fermato a 212 punti base. Il rendimento dei Btp, il peggiore tra i titoli dell’Eurozona, sale di 6 punti, al 3,37%. Cedono il 4,1% i future su Milano. Attesa per la decisione di oggi della Bce: prende quota l’ipotesi di un rialzo di 50 punti base, il doppio di quanto annunciato. 

 

 

 

 

 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2022, 18:37

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