Nel centrodestra c’è anche la blindatura di Schittulli

Nel centrodestra c’è anche la blindatura di Schittulli

PUGLIA – L’incertezza domina, ma alcuni punti sono chiari per le prossime elezioni politiche. È certo, infatti, che il Movimento 5 Stelle prova ad ammaliare i propri elettori, dopo una lunga emorragia, con il ritorno alle origini e al principio dei soli due mandati. Diego De Lorenzis e Giuseppe Brescia saranno fuori, dopo circa 10 anni di Parlamento. Tutti gli esclusi, che un tempo dominavano fra i pentastellati, come i leccesi Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi sono al tramonto (se non ci saranno grandi colpi di scena). La ex ministra potrebbe essere salvata solo se Di Battista dovesse riconquistare i vertici dei pentastellati. Ci sono alcuni transfughi ex grillini che tentano la carta di un altro partito, come Veronica Giannone (oggi forzista) o Soave Alemanno (oggi renziana). “Quello dello stop dopo due mandati è uno dei principi fondanti che si è voluto mantenere” – commenta Leonardo Donno, coordinatore pugliese dei seguaci di Grillo, che sarà tra le prime posizioni pugliesi per tentare la seconda elezione consecutiva. Si sa poco anche sul parlamentare leccese Iunio Valerio Romano: le bocche sono cucite. “I nostri alleati saranno i cittadini” – spiega Donno a proposito di un possibile dialogo con Letta. Ci sono anche i leccesi che hanno seguito Luigi Di Maio, come Daniela Donno, che potrebbe trovare una collocazione nella coalizione “draghiana” a sinistra. 

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È ormai chiaro che il 30% del Movimento 5 Stelle non esiste più: servirà un miracolo a Conte per recuperare i tanti voti persi nei sondaggi, viste le molte incoerenze espresse in questi anni. Ma sicuramente uno dei punti di forza della campagna elettorale pentastellata sarà il reddito di cittadinanza, che ha avuto una funzione salvifica per molte famiglie e che era uno dei pilastri del programma. La destra e buona parte della sinistra (inclusi Renzi e Calenda) vogliono cancellare questo provvedimento di sostegno al reddito per sostenere le imprese e le assunzioni. Intanto c’è chi prova a intercettare il voto di protesta (no green pass, antieuropeisti, transfughi leghisti/pentastellati e altro), come l’ex pentastellato (prima leghista) Gianluigi Paragone, con Italexit, che dovrà raccogliere le firme per gareggiare nella competizione elettorale del 25 settembre 2022. Regna l’incertezza sulle parlamentarie M5S: “Conte, in base allo statuto deciderà il regolamento per le candidature” – chiarisce Donno al telefono.

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I NODI A SINISTRA

Grande incertezza anche a sinistra: lunedì Boccia sarà a Bari per discutere la situazione con Emiliano, che sembra non essere più tanto deciso a candidarsi vista la possibilità di una blindatura per il sindaco Decaro. Intanto, Dario Stefano dialoga direttamente con Letta per cercare la certezza di una buona posizione in lista. In queste ore nel Pd si lavora dietro le quinte: Loredana Capone è in pole position. Poi ci sono i civici, come Sebastiano Leo, pronto a confrontarsi nel collegio di Copertino. Articolo Uno, invece, prepara la candidatura di Ernesto Abaterusso. Resta blindatissima fra i renziani Teresa Bellanova.

Nel centrodestra, in questa battaglia tra volti noti per un posto sicuro, i giochi sembrano già fatti. Fitto avrà grande potere e sarà in partita con i suoi uomini, in primis Gabellone. Roberto Marti avrà il suo posto sicuro nella Lega e De Blasi dovrà mettersi in fila dietro a Sasso (che si candida a Lecce), come già anticipato. Ma nel centrodestra salentino spunta anche un volto noto in quota di Noi con l’Italia, candidato in Puglia, si tratta dell’oncologo Schittulli. Tra i movimenti civici, il Movimento regione Salento rivendica uno spazio, visti i risultati ottenuti in questi anni. “Riteniamo di avere le carte in regola per poter rappresentare il nostro territorio a Roma – spiega il consigliere regionale Paolo Pagloaro – Attendiamo che qualche partito del centrodestra si faccia avanti per valorizzare un movimento in continua crescita, che si batte da anni per il Salento”. C’è poco spazio, dopo la sforbiciata parlamentare, ma molte ambizioni. 

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