Oggi le parlamentarie dei Cinque Stelle. Il Pd: ‘Più soldi agli insegnanti’

Oggi le parlamentarie dei Cinque Stelle. Il Pd: ‘Più soldi agli insegnanti’

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 E’ la settimana decisiva per il deposito delle liste per la competizione elettorale delle Politiche del 25 settembre, i simboli sono stati depositati e sono ben 101.

Pochi giorni di campagna elettorale, la prima che viene affrontata in estate e che si rivolge ad un elettorato già stanco da pandemia, guerra e di sacrifici economici.

I cittadini mostrano un totale disinteresse e anche una grande delusione, e saranno proprio gli elettori che non si recheranno alle urne a stabilire il risultato di questa competizione.

Ad oggi il centrodestra è la coalizione più avanti con Fratelli d’Italia che oscilla tra il 23 e il 24%, con una Lega che perdee consenso e Forza Italia che cresce perché, come sempre, a trainare l’elettorato azzurro è Silvio Berlusconi.

Il secondo partito è il Partito Democratico che oscilla tra il 21 e il 22%, una fetta di questo elettorato guarda al Movimento Cinque Stelle e possibilmente lo voterà anche. La scelta di Enrico Letta di mettere su una coalizione con al suo interno Fratoianni, che di certo non è stato un estimatore del Governo Draghi, ha messo in discussione anche l’elettorato che potrebbe spostarsi altrove.
A rischiare la sua centralità politica è proprio Matteo Salvini, che si presenta con il simbolo della Lega alle nazionali e con il simbolo di Prima l’Italia per le regionali in Sicilia, tanto quanto basta per smarrire ancora di più l’elettorato.

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 Salvini sa che ha perso smalto e voti, sa che le sue liste dovranno essere più competitive di sempre, ai dirigenti che speravano nel grande salto è stato chiesto un passo indietro, o meglio una collocazione utile a non essere eletti, in lista anche i governatori che battano bandiera: si giocano tutto, anche la leadership futura del partito.
Giuseppe Conte dovrà mettere le pezze dopo l’emorragia subita, il cavallo di battaglia è proprio il reddito di cittadinanza, che sia Giorgia Meloni che Matteo Renzi vogliono abolire, e che Conte vuole addirittura rafforzare come misura di sostegno alla povertà. La differenza tra i due leader, Letta e Conte, è che il primo non è comunicativo e nemmeno empatico, il secondo invece si. E le componenti caratteriali sono importanti in competizione elettorale.
Dovrebbero farsi largo, in tutto questo balletto di nomi e percentuali, anche i programmi, che i leader di partito fanno fatica a spiegare perchè l’elettore è completamente disinteressato e quindi sarà più una partita di consenso sul partito e su chi lo rappresenta.

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Oggi le parlamentarie dei Cinque Stelle.
Il Movimento 5 stelle ha pubblicato domenica sul proprio sito la lista dei 2000 candidati che correranno alle Parlamentarie di oggi, 16 Agosto. Come annunciato, anche il leader pentastellato Giuseppe Conte ha inviato la propria autocandidatura per il collegio della Camera Lazio 1. C’è polemica perché comunque Conte ha voluto 18 posti sicuri per dei suoi fedelissimi, o esponenti della società civile, tra cui, ad esempio, l’ex procuratore nazionale antimafia, Cafiero de Raho. 

Le manovre di Di Maio.
In cerca disperata di voti, Di Maio si sta alleando con chiunque abbia un certo giro di consensi,anche una bocciofila, se gli capita. L’ultima alleanza in ordine di tempo è con i socialdemocratici Psdi, che è una delle tre formazioni che oggi si dicono in Italia eredi del glorioso partito socialdemocratico. 

 Pd: «Stipendi più giusti, a partire da quelli degli insegnanti»
«Il nostro programma è chiaro: tagliare tasse su lavoro e pensioni e avere stipendi più giusti, a partire da quelli degli insegnanti italiani che devono essere pagati come i colleghi europei. Noi vogliamo un’Italia più moderna, più giusta e più verde»: sono le parole della capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

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I sondaggi: il centrodestra stacca il centrosinistra di almeno 15 punti
Secondo le rilevazioni di Demopolis, FdI si attesta al 24,3% e stacca Pd che si attesta al 22,8%. Il sondaggio di Youtrend per Skytg24 vede FdI primo partito con il 24,2% davanti al Pd con il 22,3%.Il divario tra le due maggiori coalizioni è di almeno 15 punti (quasi 18 secondo le stime di Emg). Il Terzo polo si attesta al 7%, ma ha un «potenziale del 15%». La Lega stabilizza i propri consensi intorno al 13-14%.

Ingroia.
Antonio Ingroia sarò capolista alla Camera, per Italia Sovrana, nel collegio della Sicilia occidentale,  e candidato pure all’uninominale sempre nel collegio della provincia di Trapani. Il partito di Ingroia candida anche Gina Lollobrigida. Si, proprio lei. 95 anni. 

 

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