perché la app divide i big- Corriere.it

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guerra tra Spotify e Apple per il mercato degli audiolibri. Nei giorni scorsi il colosso svedese di musica in streaming ha accusato Cupertino di attuare comportamenti anticoncorrenziali. Il recente lancio degli audiolibri da parte di Spotify negli Stati Uniti l’esempio perfetto di quanto Apple sia disposta a spingersi oltre per svantaggiare i concorrenti. Il flusso di acquisto degli audiolibri che le regole di Apple ci costringono a fornire ai consumatori oggi troppo complicato e confuso – confuso perch le regole vengono modificate arbitrariamente, rendendole impossibili da interpretare – ha affermato l’azienda co-fondata da Daniel Ek in una nota -. In definitiva, siamo costretti a far lavorare gli utenti ancora pi duramente per ascoltare un audiolibro. Questo non danneggia solo i consumatori, ma, questa volta, anche gli autori e gli editori che ora si trovano nel mirino di Apple. Crediamo che ci sia un enorme potenziale per far crescere il mercato degli audiolibri e per far ascoltare pi autori a nuovi ascoltatori, ma il flusso di acquisti a cui siamo stati costretti limita questa crescita.

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Le accuse di Spotify

L’obiettivo di Spotify ampliare l’esperienza di ascolto degli utenti, puntando su podcast e audiolibri oltre che sulla musica. In un primo momento il colosso di Cupertino aveva approvato la nuova funzionalit nell’app di Spotify ma poi ha fatto marcia indietro, sostenendo che violerebbe le regole dell’App Store. Secondo la societ fondata da Steve Jobs l’azienda svedese di streaming audio reindirizzerebbe gli utenti interessati ad acquistare audiolibri al di fuori dell’App Store. Apple evidenzia anche che il successo di Spotify anche frutto della distribuzione che il colosso americano fornisce su miliardi di iPhone e iPad.

La replica di Apple

L’App Store stato progettato per essere una grande opportunit di business per gli sviluppatori e supportiamo pienamente le iniziative per introdurre nuove funzionalit nelle app, in quanto queste forniscono un valore duraturo per gli utenti – ha dichiarato l’azienda di Cupertino in una nota – . Non abbiamo problemi con le app di riproduzione che aggiungono contenuti come audiolibri, sebbene reindirizzino gli utenti ad altri siti web per la registrazione a servizi o con opzioni di acquisto alternative. L’app Spotify stata rifiutata per non aver seguito le linee guida relative all’inclusione di comunicazioni esplicite in-app in merito agli acquisti esterni all’app stessa. Abbiamo fornito loro indicazioni chiare su come risolvere il problema e approvato la loro app dopo aver apportato modifiche. L’app ora conforme ai nostri standard.

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La precedente denuncia all’Antitrust Ue

La disputa tra le due aziende va avanti da anni, nel 2019 il leader mondiale dello streaming musicale aveva presentato una denuncia all’Antitrust Ue contro il gigante californiano per abuso di posizione dominante. Nello specifico la societ svedese accusava il gigante tech di ostacolare i servizi concorrenti per tutelare la propria offerta, in particolare Apple Music. Nel 2021 la Commissione europea ha concluso che l’azienda di Cupertino sta violando le regole Ue sulla concorrenza, abusando del proprio potere di mercato. Ma non si ancora arrivati a una sentenza definitiva. Quasi quattro anni. quanto tempo passato da quando Spotify ha presentato una denuncia contro Apple alla Commissione europea e stiamo ancora aspettando una decisione, ha sottolineato in proposito il fondatore di Spotify.

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