L’inizio non incoraggiante. Nel primo giorno in cui possibile l’adesione all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro del Monte dei Paschi di Siena (molto diluitivo e funzionale al rafforzamento patrimoniale della banca) sono crollati i diritti d’opzione e hanno perso quota le azioni della banca controllata dal ministero del Tesoro al 64,23%. Pioggia di vendite dunque sui diritti di opzione per sottoscrivere l’aumento, il cui prezzo a fine mattinata crollato dell’88% rispetto ai 7,837 euro del valore iniziale , sotto un euro (a 0,915 euro). Nelle prime due ore di negoziazione sono stati trattati 168 mila diritti pari allo 0,16% del capitale pre aumento. Il possesso di tre diritti consente di sottoscrivere 374 nuove azioni al prezzo di 2 euro ciascuna. Quanto alle azioni in Borsa, inizialmente in salita e poi in asta di volatilit, intorno a mezzogiorno cedevano il 2,4% a 2,013 euro. L’aumento stato comunque garantito dallo Stato e dalle banche aderenti al consorzio.
I valori
Le variazioni si riferiscono ai valori rettificati da Borsa Italiana dopo la seduta di venerd: l’ultimo prezzo delle azioni di 9,9 euro segnato sul listino ha portato a indicare il nuovo riferimento delle azioni a 2,063 e quello dei diritti a 7,837 euro. Nella settimana pre aumento il titolo ha perso il 56% circa in Borsa. L’aumento iperdiluitivo perch l’ammontare dell’operazione di 10 volte superiore alla capitalizzazione di Borsa. ancora presto per dire che l’aumento, che si chiuder il 3 novembre, sia un flop. Ma la vendita di massa dei diritti significa con grande probabilit che i vecchi soci sono restii a partecipare alla ricapitalizzazione, che quindi potrebbe finire tutta sulle spalle del Tesoro e delle banche del consorzio che hanno garantito la sottoscrizione dell’inoptato. In un contesto in cui si sta riproponendo il circolo vizioso tra rischio Paese e banche (che hanno molti titoli di Stato in pancia), l’operazione dell’aumento di capitale del Mps non sta debuttando nel periodo di mercato migliore, notano gli analisti.
L’indice patrimoniale
Nella Draft Srep Decision 2022, sottolinea Radiocor, la Bce ha sottolineato che secondo le stime attuali a fine 2024 rimarrebbe una distanza fra il Tier 1 Ratio (il parametro di solidit patrimoniale) del gruppo Mps e quello dei suoi concorrenti, poich sulla base del Piano il Tier 1 ratio di gruppo aumenterebbe fino al 14,2% a fine 2024, posizionandosi comunque per circa 70 punti base al di sotto del livello medio delle banche significative europee e di circa 150 punti al di sotto dell’attuale media delle banche significative italiane. Il persistere di questo divario, nel lungo periodo – ha segnalato Bce – potrebbe rappresentare un possibile ostacolo a future operazioni di fusione con un partner industriale.
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