Riciclaggio: 1,3 milioni di italiani segnalati per operazioni sospette

Riciclaggio: 1,3 milioni di italiani segnalati per operazioni sospette

Nel corso del 2021 sono 1,3 milioni gli italiani segnalati all’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia per operazioni sospette. Ammontano a 139.524 le segnalazioni analizzate per sospetto riciclaggio, autoriciclaggio o finanziamento del terrorismo.

Dati allarmanti contenuti nel rapporto annuale dell’Uif e presentati dal suo direttore Claudio Clemente al governatore della Banca d’Italia e al ministro dell’economia e delle finanze.

Attività Uif non lascia spazio a operazioni sospette e truffe

Il numero delle segnalazioni sospette è cresciuto del 170% nel 2021, interessando 1,3 milioni di italiani maggiorenni, si legge nel rapporto. Un numero impressionante che rappresenta il 3% della popolazione sopra i 18 anni.

La maggior parte delle operazioni sospette riguarda casi di riciclaggio di denaro, truffe finanziarie, evasione fiscale, frodi sui fondi del Pnrr, aiuti Covid e altri illeciti per un importo totale di 83,7 miliardi di euro.

Il direttore della Uif, Claudio Clemente, ha raccontato i traguardi raggiunti dalla sua unità dal 2007 ad oggi, mostrando l’incremento del numero e della qualità dei dati raccolti, confermati dalla valutazione positiva del Gafi (Gruppo d’azione finanziaria Internazionale, organismo intergovernativo che ha per scopo l’elaborazione e lo sviluppo di strategie di lotta al riciclaggio dei capitali di origine illecita).

L’operato della Uif dimostra che il modello amministrativo di prevenzione italiana è riconosciuto tra i più avanzati ed efficaci al mondo.

La creazione di una Autorità Antiriciclaggio europea (AMLA) a partire dal 1° gennaio 2023 rafforzerà ulteriormente la capacità di esplorazione delle operazioni sospette accentrando le competenze a livello europeo e rendendo più efficaci e uniformi le segnalazioni di operazioni sospette cross-border.

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Le operazioni sospettate di riciclaggio

Tra le fattispecie ricorrenti analizzate dalla Uif troviamo le truffe nei confronti della Pubblica amministrazione per l’appropriazione di finanziamenti garantiti dallo Stato nel periodo emergenziale Covid e quelle relative ad altre forme di agevolazione finanziaria, tra cui il ricevimento illecito del Reddito di cittadinanza e l’utilizzo anomalo della cessione dei crediti di imposta per interventi edilizi. Nel 21,4% dei casi la segnalazione è risultata riconducibile alla criminalità organizzata, nel 66,2% dei casi è stata confermata la matrice mafiosa.

Quasi il 17% degli illeciti ha riguardato frodi fiscali: di cui il 25% è stato rilevato nelle fatturazioni.

E sono aumentate sensibilmente anche le segnalazioni legate alle criptovalute (3.500 segnalazioni sospette). Un ambito su cui è necessario dedicare «particolare attenzione», come sottolineato da Clemente. Proprio con riferimento a questo settore, nel corso dell’anno l’Unità ha iniziato ad acquisire nuovi strumenti per analizzare ed esplorare le operazioni sospette collaborando con il neo istituito registro degli operatori in valute virtuali dell’Oam. Inoltre la diminuzione della soglia segnaletica delle operazioni con l’estero, passata da 15.000 a 5.000 euro e l’introduzione di nuovi operatori segnalanti, tra cui i prestatori di servizi di pagamento, contribuiranno ad incrementare i flussi di segnalazione nel prossimo futuro.

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Riciclaggio di denaro in Lombardia

Si concentrano nel Nord Ovest le anomalie nei flussi in uscita (soprattutto in Liguria e Lombardia, dove Sondrio ha la più elevata quota di segnalazioni) e in Sicilia:


Segnalazioni ricevute per regione

Segnalazioni ricevute per regione
Fonte- Rapporto Uif 2021

Il ministro Franco ha commentato il rapporto esaltando il ruolo della Uif nella prevenzione di fenomeni illeciti e alla capacità di realizzare

«uno degli insegnamenti più importanti di Giovanni Falcone, che ricordo a 30 anni scomparsa. Falcone diceva che le tracce dei movimenti di denaro connesse all’attività criminali lasciano dietro di sé rappresenta il vero tallone di Achille dell’organizzazione mafiosa. L’analisi finanziaria di queste tracce è lo strumento che maggiormente consente agli inquirenti di costruire un reticolo di prove obiettive, documentali univoche. In questi 15 anni lo sviluppo della Uif è stato imponente»

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