Riscaldamento e nuove regole, chi farà i controlli in condomini e aziende?- Corriere.it

Riscaldamento e nuove regole, chi farà i controlli in condomini e aziende?- Corriere.it

Il decreto firmato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, definisce le regole sul riscaldamento da applicare durante la prossima stagione invernale, come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale: abbassamento di un grado della temperatura negli ambienti riscaldati e riduzione dei tempi di accensione dei termosifoni, un’ora in meno al giorno e 15 giorni in meno sull’intera stagione. Rimane, per, da chiarire la questione su come verranno effettuati i controlli e da quale autorit.

I controlli

Nel testo del provvedimento precisa che a essere incaricata di supervisionare l’autorit competente secondo le modalit previste da altri decreti, nello specifico la legge n. 192 del 19 agosto 2005 e il dpr n. 74 del 2013. Le normative citate prevedono che i controlli vengano effettuati privilegiando accordi tra gli enti locali o anche attraverso altri organismi pubblici o privati di cui sia garantita la qualificazione e l’indipendenza oppure dalle autorit definite dalla corrispondente legge regionale o delle province autonome. Ci significa che sar competenza degli enti locali a verificare il rispetto delle regole, nell’ambito delle ispezioni sugli impianti termici. Con ogni probabilit si affideranno agli incaricati per il rilascio dell’attestato di certificazione energetica e delle raccomandazioni per il miglioramento della prestazione energetica dell’edificio.

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Il riscaldamento privato

difficile immaginare che tali controlli siano ben distribuiti su tutto il territorio. Di certo non riguardano le abitazioni private e chi ha un riscaldamento autonomo. Il ministro Cingolani ha spiegato pi volte che sarebbe molto difficile entrare nelle caldaie e nelle docce dei cittadini e che, quando parla di verifiche ed eventuali sanzioni da imporre, bisognerebbe avere anche gli strumenti per farlo in maniera capillare. In pratica, sul lato del consumo privato il governo non pu far altro che affidarsi alla responsabilit di ciascun cittadino.

Il vademecum di Enea

Per agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, prevista la pubblicazione da parte di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, un vademecum con le indicazioni utili a impostare la temperatura del riscaldamento in modo che rispetti il nuovo regolamento imposto dal decreto, comprese le indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle valvole termostatiche e su modalit e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria negli ambienti climatizzati. Nei condomini che possiedono un impianto centralizzato o che sono dotati di impianti autonomi, l’amministratore provveder a rendere disponibile ai condomini il vademecum entro 10 giorni dalla sua pubblicazione.

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Le regole

Il periodo di funzionamento degli impianti di riscaldamento sar ridotto di un’ora al giorno e la stagione invernale 2022-2023 accorciata di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 quella di fine esercizio. I valori di temperatura dell’ambiente riscaldato dovranno essere ridotti di un grado centigrado. Per mantenere una temperatura media considerata idonea in base alle registrazioni annuali, il Paese diviso in sei aree climatiche:
– zona A: costituita dal Sud Italia e dalle isole, ore 5 giornaliere con i caloriferi accesi dal 8 dicembre al 7 marzo;
– zona B: dove si trovano le grandi citt come Agrigento, Reggio Calabria, Messina o Trapani, ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
– zona C: Napoli, Imperia e Cagliari, ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
– zona D: Roma, Firenze, Foggia, Ancona e Oristano, ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
– zona E: Milano, Torino, Bologna e L’Aquila, re 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
– zona F: arco alpino, con citt come Belluno, Trento e Cuneo, nessuna limitazione.

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