Se anche le agenzie per il lavoro non trovano personale: ‘Colloqui deserti all’ordine del giorno’

Se anche le agenzie per il lavoro non trovano personale: ‘Colloqui deserti all’ordine del giorno’

“È vero, assolutamente verissimo: non si trovano lavoratori. Siamo disperati. Non solo nell’ambito della gastronomia: non si trovano addetti al confezionamento, non si trovano operai, non si trova nulla. Zero, niente”. Con queste parole Francesco Gentile dell’agenzia Lavoroint risponde alla domanda sulla veridicità di quanto sostenuto dai datori di lavoro intervistati la scorsa settimana. In quell’occasione il dito veniva puntato sui sussidi e sulle tasse, individuati come i principali nemici al lavoro salariato. Continua così l’indagine di BolognaToday sul mondo del lavoro per capire se e come mai anche all’ombra delle Due Torri si fatica a trovare pesonale.

Francesco di Lavoroint , che fa questo mestiere da più di venti anni, su questi temi non è così netto, ma individua i problemi più grandi nella mancanza di volontà da parte dei lavoratori.

“È chiaro che ci sono persone che fanno il loro calcolo tra contratti e disoccupazione. C’è magari chi dice ‘ho la disoccupazione, per ora me la tengo e poi vedo’. Per quanto riguarda il discorso salario: io sono convinto che i salari non siano alti, ma questo è dovuto alla contrattazione collettiva. Il livello di inquadramento è quello per un cameriere, per un’azienda di artigianato, e purtroppo gli stipendi sono quelli. Lì bisogna intervenire con la contrattazione collettiva o con il salario minimo. Nel settore dei servizi, poi, si sa bene come funziona: quello della ristorazione o degli alberghi credo che il problema siano i turni, il lavoro serale o nel weekend. Mi è capitato anche personalmente di sentirmi dire ‘non voglio lavorare perché voglio il fine settimana libero. Su questo non ci sono dubbi. Così come in questo periodo, quando chiamiamo qualche lavoratore, mi sento dire ‘guarda preferisco andare in vacanza adesso, se ne riparla a settembre’. Noi siamo specializzati nell’ambito sociosanitario ed educativo: anche lì, in questo periodo, c’è una forte possibilità per le sostituzioni ferie. Il lavoro può avere inizialmente carattere temporaneo, ma se la risorsa è valida poi la struttura non se la fa sfuggire e magari a settembre la riconferma. Ma anche qui faccio fatica (a trovare personale, ndr) perché le persone preferiscono andare in ferie. Noi ti diamo una possibilità: ti fai conoscere, fai un po’ di curriculum, la disoccupazione la sospendi ed eventualmente la riprendi dopo. Io sto dicendo le cose come stanno. Un’altra cosa che ho notato ultimamente è che molto spesso fissiamo dei colloqui ma le persone non si presentano. Ci bidonano continuamente e poi non rispondono più al telefono. Io non so cosa sta succedendo, ma è una situazione veramente difficile. È difficile anche per le strutture e per le aziende. Da parte nostra e delle aziende c’è molta demotivazione e molto fastidio. Io lavoro in questo settore da vent’anni e una cosa così non mi era mai capitata. Non c’è più il senso del lavoro e non c’è serietà”. 

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Francesco Gentile Lavoroint-2

Voglia di (ri)prendersi il proprio tempo e tasse ‘castra-stipendi’. Così i lavoratori non si trovano più

Sussidi generosi o stipendi troppo bassi?

“Non c’è più il poveretto che viene e mi dice ‘io devo mangiare’ – continua Francesco – quindi significa che adesso un modo per tirare avanti ce l’hanno. Ma ci sono anche persone che hanno qualche tipo di tutela economica in qualche modo. Ai miei tempi, quando dovevo mantenermi gli studi, lavoravo dalle 20 alle 24 in un supermercato per pagarmi l’università. A me sembra che le persone semplicemente non siano interessate. Non so a cosa sia dovuto, non riesco a capire cosa stia succedendo. Sicuramente in molti non hanno più necessità. Io ho messo un annuncio come perito aziendale: c’è un’azienda che pagherebbe il tirocinio 700€ per un certo periodo di tempo, ma l’obiettivo è l’assunzione. In pratica vogliono formare neodiplomati e poi assumerli. Oh, mi avesse risposto una persona. Non si è presentato nessuno. Zero. Zero. La cosa mi lascia perplesso. Non è che non ci siano neodiplomati: neodiplomati di sono. Io però voglio capire cosa stanno facendo, dove sono. O tutti lavorano su internet, guadagnano lì e giustamente preferiscono quello, però faccio fatica a crede che sia così. La fortuna, in questo momento, sono gli extracomunitari che non si tirano mai indietro. Per fortuna che ci sono loro”.

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“Io capisco che se il sussidio è pari o di poco inferiore ad un lavoro part-time una persona può preferire non lavorare. Noi, per esempio, offriamo dei part-time modulabili e integrabili tra loro. Però si fa comunque fatica, il lavoratore preferisce avere tempo libero. Sul Reddito di Cittadinanza: secondo ma in parte ha inciso, ma bisogna capire a quali persone va. Magari qualcuno non può lavorare ed è giusto che prenda un sussidio. Bisognerebbe come si fa in Germania: io ti garantisco un reddito – conclude Francesco – ma se tu rifiuti il lavoro alla seconda o alla terza volta il reddito te lo revoco”.

Andrea Tonin Randstad-2

Lavoro, Bologna meglio rispetto al resto d’Italia: “Ma facciamo comunque fatica”

Un ulteriore parere ce lo fornisce Andrea Tonin, Area Manager dell’agenzia Randstad, una delle realtà più importanti al mondo per quanto riguarda il collocamento del personale: “Confermiamo che la scarcity è il tema principale che riscontriamo in ogni incontro con i nostri clienti, su tutti i profili. Se ieri ci si limitava all’operaio specializzato come “chimera”, oggi per qualsiasi tipo di mansione, anche generica, c’è carenza di personale.Sul perché possiamo fare le nostre ipotesi. Questa situazione potrebbe essere generata da più fattori, in parte dall’elemento demografico, in parte dall’atteggiamento delle persone che dopo due anni di pandemia hanno rivisto le proprie priorità, in parte potrebbe essere dovuto a un’economia effervescente che nell’ultimo anno e mezzo ha ripreso ad un ritmo fin troppo veloce”.

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E se i lavoratori lamentano poche tutele? “Per quanto riguarda il nostro punto di vista, le agenzie per il lavoro hanno una funzione primaria nel tutelare i lavoratori rispettando la contrattazione nazionale e promuovendo attività di tipo formativo e assistenziale”. 
Andrea, infine, conclude con una breve panoramica sulla situazione del territorio bolognese: “Bologna, che vive una condizione favorevole rispetto al resto di Italia, come rileva anche l’Istat, che registra un tasso di disoccupazione più basso della media nazionale. Dal lato nostro confermiamo la sensazione di avere un mercato che fatica a trovare profili proprio perché il tasso di occupazione è alto”.

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