Tonno in scatola, inflazione e rincari mettono in crisi l’intero comparto- Corriere.it

Tonno in scatola, inflazione e rincari mettono in crisi l’intero comparto- Corriere.it

Inflazione e rincari energetici stanno mettendo in crisi un comparto strategico per l’alimentare, quello del tonno in scatola e delle conserve ittiche con una produzione nazionale nel 2021 di 83.861 tonnellate (+4,35% sul 2020) e un valore di mercato di circa 1,38 miliardi di euro. L’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare, Ancit, segnala in una nota che i costi dell’attività produttiva hanno raggiunto livelli intollerabili, soprattutto per i rincari energetici (circa + 300% nell’ultimo anno), che si riversano a cascata su tutte le materie prime utilizzate a partire dal pesce all’olio e altri materiali di imballaggio (packaging) che negli ultimi dodici mesi sono cresciuti a livelli superiori al 50%.

Gli effetti dell’apprezzamento del dollaro

«Continuare in questa direzione, – sottolinea il presidente Ancit, Simone Legnani – porterà a una crisi irreversibile. Il nostro comparto ricopre un ruolo sociale garantendo alimenti di qualità, a prezzi accessibili, e non richiede l’utilizzo di energia per la conservazione, né di gas per la cottura ma la situazione è ormai al limite. Serve il sostegno della classe politica e una collaborazione più trasparente lungo tutta la filiera». Inoltre, il continuo apprezzamento del dollaro Usa nei confronti dell’euro, che ha perso da fine 2021 circa il 18 % del suo valore. Questo ha generato un ulteriore impatto sui costi della materia prima tonno (acquistata principalmente in dollari) che altre filiere «euro based» non hanno. «Un intervento importante – conclude Ancit – sarebbe la modifica dei massimali negli aiuti di stato che oggi penalizzano le aziende di trasformazione di prodotti ittici equiparandole alla pesca, e la possibilità di avere sulle conserve ittiche una temporanea sospensione di Iva».

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Il tonno e gli italiani

L’associazione dei conservieri Ancit ricorda che il tonno in scatola è tra gli alimenti preferiti dagli italiani: nel complesso oltre 1 italiano su 3 (36%) lo mangia circa 2-3 volte a settimana (Fonte: Doxa 2021), con un consumo pro capite di 2,67 kg annui, per un totale di 158.589 tonnellate di tonno in scatola consumate dagli italiani nel 2021 (Dati Ancit su basi Istat). Dati che confermano l’Italia come uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di questo alimento e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna. La produzione nazionale di tonno in scatola nel 2021 si è attestata su 83.861 tonnellate (+4,35% sul 2020), superando addirittura l’eccezionalità di un anno come quello del 2020, che lo ha visto piazzarsi tra gli alimenti preferiti dagli italiani in lockdown.

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