Tutti gli interventi contro i rincari energetici del 2022

Tutti gli interventi contro i rincari energetici del 2022

Con l’intervento addizionale di 17 miliardi del decreto “Aiuti-bis” appena approvato, nel 2022 il governo ha adottato misure di sostegno all’economia per complessivi 52 miliardi. Di queste misure, la maggior parte è volto a mitigare gli effetti negativi su famiglie e imprese dei rincari energetici. In questa nota riepiloghiamo tali interventi e i relativi costi

Nel corso del 2022 il governo ha adottato varie misure di sostegno all’economia, in particolare per mitigare gli effetti negativi dei rincari energetici. Le misure adottate nei primi sette mesi valgono 35 miliardi (di cui 29 miliardi per misure legate ai rincari energetici). Il governo ha ora approvato il decreto “Aiuti-bis”, per altri 17 miliardi: il decreto, oltre a prorogare le misure di contenimento della spesa per elettricità, gas, e carburanti sostenuta da famiglie e imprese, adotta altre misure, tra cui il taglio dei contributi previdenziali di 2 punti percentuali da luglio sino a fine anno (per i redditi sino a 35.000 euro) e l’anticipo nel quarto trimestre di 2 punti percentuali della rivalutazione delle pensioni relativa al 2022 (per le pensioni entro i 2.692 euro mensili).[1]Complessivamente, gli interventi ammontano a 52 miliardi. La composizione di questi interventi (Fig. 1) è discussa nel seguito.

Contenimento della spesa per l’elettricità

  • Annullamento, per l’intero 2022, degli oneri generali di sistema che gravano sulla spesa finale per l’elettricità a carico di utenze domestiche e non (9 miliardi);
  • Riconoscimento di crediti di imposta a parziale compensazione della maggior spesa per l’energia elettrica sostenuta dalle imprese energivore (ossia a forte consumo di energia elettrica) nei primi tre trimestri del 2022 (2,5 miliardi) e dalle imprese non energivore nel secondo e terzo trimestre (2,1 miliardi).
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Contenimento della spesa per il gas

  • Riduzione degli oneri generali di sistema che gravano sulla spesa finale per il gas, per l’intero 2022 (3,1 miliardi);
  • Riduzione dell’IVA sul gas metano, per usi civili e industriali, dal 10 al 5 per cento, per l’intero anno (2,5 miliardi);
  • Crediti di imposta a parziale compensazione della maggior spesa per il gas sostenuta da imprese gasivore (ossia a forte consumo di gas) nei primi tre trimestri del 2022 (2,5 miliardi) e da imprese non gasivore nel secondo e terzo trimestre (0,6 miliardi).

Misure di contrasto alla povertà energetica

  • Rafforzamento ed estensione della platea di beneficiari dei bonus sociali volti a ridurre la spesa per l’energia elettrica e per il gas delle famiglie in condizioni di disagio economico o fisico. Secondo le relazioni tecniche dei provvedimenti, 3 milioni di famiglie avrebbero beneficiato del bonus elettrico e 2 milioni del bonus gas. Con la proroga al quarto trimestre adottata dal decreto “Aiuti-bis”, il costo della misura dovrebbe essere intorno ai 2 miliardi.

Contenimento della spesa per i carburanti

  • Riduzione temporanea delle accise e dell’IVA sui carburanti (4 miliardi): inizialmente disposta per un mese (dal 22 marzo al 21 aprile), è stata prorogata da vari provvedimenti sino al 20 settembre;
  • Crediti di imposta a parziale compensazione della maggiore spesa sostenuta dal settore dell’autotrasporto per l’acquisto di carburanti e additivi (0,5 miliardi); credito di imposta per il 20 per cento della spesa per carburante sostenuta dalle imprese del settore agricolo e della pesca (0,4 miliardi);
  • Buoni per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, per persone fisiche con un reddito fino a 35 mila euro (0,2 miliardi).
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Indennità “anti-inflazione”

Riconoscimento di un’indennità una tantum di 200 euro a lavoratori dipendenti, pensionati e altri soggetti (es. lavoratori domestici, percettori del Reddito di Cittadinanza, NASPI, DIS-COLL), con reddito inferiore a 35.000 euro, per sostenere il loro potere d’acquisto (6,3 miliardi). Sono stati stanziati anche 0,6 miliardi per lavoratori autonomi e liberi professionisti, ma devono essere ancora stabiliti l’importo dell’indennità e i criteri di accesso.

Ulteriori misure a sostegno delle imprese

  • Misure per incentivare gli investimenti nel campo energetico e la riconversione industriale delle imprese (1,1 miliardi), tra cui: un credito di imposta a favore delle imprese che effettuano investimenti al Sud per migliorare l’efficienza energetica e per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili; l’istituzione di un fondo per la riconversione verde delle raffinerie; l’istituzione di un fondo per la ricerca e sviluppo nel settore dell’automotive e di un fondo per la ricerca e sviluppo della tecnologia dei microprocessori e per gli investimenti in applicazioni industriali di tecnologie innovative;
  • Misure a sostegno della liquidità delle imprese (0,4 miliardi), in particolare tramite il rifinanziamento del Fondo di garanzia PMI.
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[1] Viene anche anticipato il conguaglio sulla rivalutazione delle pensioni relativa al 2021 (0,2 punti percentuali).

[2] Per le misure dei primi sette mesi del 2022, vedi il dossier del Parlamento: “Effetti finanziari delle misure adottate nel 2022 contro il “caro energia” (1° gennaio – 29 luglio 2022)

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