Un Bonus Ristrutturazione 75% nuovo di zecca: 37.500 a chi esegue lavori a casa nel 2022

Un Bonus Ristrutturazione 75% nuovo di zecca: 37.500 a chi esegue lavori a casa nel 2022

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Tra incentivi che vanno e incentivi che vengono, spunta un nuovissimo bonus ristrutturazione 75% in vita solo fino al termine del 2022. Con questo contributo si possono avere fino a 37.500€ per fare i lavori a casa. Vediamo quali interventi edilizi copre.

Tanti sono in Italia gli immobili da ristrutturare e tanti anche i cittadini che vorrebbero un restyling di casa, ma non possono farlo per via del costo enorme dei lavori.

A rendere la situazione ancor più drammatica ci ha pensato poi il governo guidato da Mario Draghi che ha sterminato i bonus casa, ponendo fine al bonus facciate e al Superbonus 110% per le villette.

Per ridurre l’impatto di tali manovre solo ed unicamente per il 2022 la Legga di Bilancio (234/2021) ha introdotto un nuovo bonus ristrutturazione 75% che sarà di fatto l’erede del Superbonus 110% per i mesi che restano.

Si tratta di un particolare tipo di incentivo, archiviato dall’Agenzia delle Entrate come “bonus barriere architettoniche”, che consentirà di fatto di eseguire alcune ristrutturazioni sfruttando uno sconto del 75% e pagando così solo un quarto della somma totale. L’abbattimento delle barriere architettoniche è tra i lavori agevolabili con il Superbonus 110%, che però di fatto per le unifamiliari è terminato e che invece potranno ricorrere a questo nuovo bonus.

Come le altre agevolazioni edilizie principali ammetterà la detrazione Irpef in cinque anni, ma anche le tanto ambite opzioni di sconto in fattura e cessione del credito. Terminato il 2022 l’agevolazione sparirà insieme a molte altre, perciò chi vuole riafare casa dovrebbe affrettarsi.

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Scadenza e importi del nuovo bonus ristrutturazione 75%

Con la Legge di Bilancio di quest’anno è spuntato un nuovo bonus ristrutturazione 75%, che copre però solo i lavori realizzati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022 e che abbiano per finalità superamento o eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.

Perché possa applicarsi l’agevolazione è necessario che le spese per gli interventi edilizi siano documentate e tutte pagate entro l’anno.

A seconda del tipo di edificio ci sarà un massimale di spesa diversa dei costi agevolabili:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari, ma che abbiano accesso autonomo e siano indipendenti. Con un importo massimo applicabile di bonus che si trasforma in 37.500 euro.
  • 40.000 euro per ciascun immobile situato in un edificio composto dalle due a otto unità immobiliari, dove lo sconto massimo applicabile per ciascuno sarà di 30.000 euro;
  • 30.000 euro se ci sono più di otto unità immobiliari, con un importo massimo di contributo assegnabile a ciascuna di 22.500 euro.

I lavori ammessi dal nuovo bonus ristrutturazione: ecco quali sono 

I lavori ammessi sono quelli di superamento e abbattimento delle barriere architettoniche come indicato dal Decreto 236/1989 emanato dal Ministero dei Lavori Pubblici.

Come definizione si considera una “barriera architettonica” tutto ciò che impedisce il libero accesso e la libera fruibilità di un luogo pubblico o privato a persone con capacità motoria o sensoriale ridotta, compresa la mancanza di segnaletica adatta. Sono dunque inclusi nei lavori edilizi ammessi tutti quelli che mirano proprio al superamento di situazioni simili.

Altre spese coperte dal bonus ristrutturazione 75% sono quelle di “building automation”: gli interventi di automazione di edifici e appartamenti, dove sono agevolati anche i costi per smaltimento del vecchio impianto e la bonifica dei materiali.

Le spese sono però detraibili solo se riguardano edifici già esistenti, dove le nuove costruzioni non sono ammesse.

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Ci sono tre possibilità per utilizzare questo incentivo e sono una detrazione di imposta che avverrà in cinque anni, con la sottrazione dalle tasse dell’importo spettante spalmato in cinque quote annue ciascuna dello stesso importo.

Altra possibilità ammessa è la cessione del credito e quindi anche i beneficiari del bonus ristrutturazione 75% potranno avere direttamente lo sconto in fattura e pagare solo un quarto della somma alla ditta che segue l’intervento edilizio.

Bonus ristrutturazione 75% e Superbonus 110% a confronto

Il bonus ristrutturazione 75% seppur non generoso come il Superbonus 110% ha però una serie di vantaggi. Prima di tutto è ancora in vita per gli edifici unifamiliari per i quali l’agevolazione maggiore è sparita il 30 giugno e che sarà attiva fino a fine anno solo per quanti beneficiari hanno già avviato i lavori e rispettano alcuni requisiti come il SAL al 30% entro il 30/9.

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Inoltre, l’abbattimento delle barriere architettoniche è considerato uno dei “lavori trainati” del Superbonus 110%, cioè non si può realizzare da solo per essere agevolato, ma in concomitanza con uno degli “interventi trainanti”, che sono sempre imponenti lavori di riqualificazione energetica. Ancora, perché vi sia questa possibilità deve esserci all’interno dell’edificio che richiede l’agevolazione o un disabile o un over 65.

Requisiti complessi e stringenti che il nuovo bonus ristrutturazione 75% non presenta fatto, non essendo così selettivo nella scelta dei destinatari. Qui fa infatti fede solo il tipo di intervento edilizio che si effettua e non chi richiede il bonus o che esso sia inserito in contesto di ampi lavori edilizi sugli esterni. 

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