“Una piccola impresa meridionale”: ‘Spretati, prostitute e cornuti’ santificati da Papaleo stasera in tv

“Ja Mà, vedrai che tutt s’aggiust“, “Ma vafangul!”. Nella Puglia baciata dal sole, e apostrofata dal suo accento genuino e meridionale, un vecchio faro in disuso custodisce segreti inconfessabili. Non una luce nella notte buia, ma un rifugio per anime vaganti e stravaganti. Stasera in tv “Una piccola impresa meridionale“, cazzuola e cemento a ristrutturare le crepe dell’animo.

Don Costantino (Rocco Papaleo), è un ex prete. Colpa dell’amore. “Mi so spretato“, lo dice chiaramente alla madre. Che tra pianti inconsolabili, per coprire la vergogna della sua svestizione, lo confina nel vecchio rudere, il faro di famiglia, nel paese Natale del prelato. La solitudine che porta consiglio dura poco. Quella torretta a confine con il mare, attira altri sventurati: Arturo ‘il cornuto’ (Riccardo Scamarcio), marito della sorella del prete fuggita con l’amante donna, poi l’ex prostituta in pensione Magnolia (Barbora Bobuľová), con le foto degli amanti addormentati per ricordo, nonché una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto. “Sono appena andata in pensione?” – “Di già così giovane, e che lavoro facevi?” – “La prostituta!”.

Un’impresa meridionale, tutta garanzia

Torna la formula del ‘cantagiro’, con il comico e cabarettista Papaleo, anche regista del film, musico per eccellenza. Che anche quando recita, pare accordi un motivo musicale; melenso, litanico e provinciale. Un cordone ombelicale con la sua terra. Un cantastorie, che, come tra cetra e arpe antiche, ti ‘cunta’ la vecchia storia. Le musiche di “Una piccola impresa meridionale” sono dello stesso Papaleo e Rita Marcotulli, già premiata con il David di Donatello, il Nastro D’Argento e il Ciak D’Oro per le colonne sonore di “Basilicata Coast To Coast“. Al concerto si iniscono delle sorprendenti e inedite performance vocali di Riccardo Scamarcio e Barbara Bobulova. Insieme ai più famosi jazzisti italiani che hanno prestato la loro collaborazione, è inserito anche il brano “Dove cadono i fulmini” della cantautrice pugliese Erica Mou.

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Il film del 2013, è ambientato in Puglia ma esclusivamente girato in provincia di Oristano: il faro, è quello di capo San Marco, e la spiaggia è quella di S’Archittu, a Cuglieri. Interamente ispirato al romanzo omonimo scritto da Papaleo. Cos’è?”, domandano a Rocco guardando il piatto. “Pasta con…cose”. I paesaggi incontaminati e la purezza dei personaggi, anch’essi relitti naturali, si abbinano follemente bene.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici!

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